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 Sicurezza: cambiate la password ai router ADSL!
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Inserito il - 14/02/2006 : 11:16:26  Mostra Profilo  Rispondi Quotando
Sicurezza: cambiate la password ai router ADSL!


by Paolo Attivissimo


Moltissimi utenti ADSL sono esposti alle intrusioni perché non
cambiano le password predefinite dei propri router usati per
condividere l'accesso a Internet. Peggio ancora, molti utenti ADSL
non sanno che il loro router è accessibile e attaccabile dall'esterno
se non viene impostato correttamente. Vi racconto un caso pratico di
quanto è facile un'intrusione di questo tipo e quali danni si possono
causare.

Oggi, durante una ricerca in Google, mi sono imbattuto in un sito
Web, gestito tramite Dyndns.com, che avevo aperto tempo addietro e
che avevo completamente abbandonato. Non ne indico il nome per
ragioni di sicurezza che diverranno chiare tra un attimo. Cliccando
sul link in Google mi sono trovato, al posto del mio sito, una bella
richiesta di nome utente e password per un "Home Gateway". Si vede
che l'indirizzo IP del sito è stato riassegnato a un altro utente.

Riconosco subito la tipica risposta di un router domestico: uno di
quegli apparecchi che si attaccano alla linea ADSL al posto del modem
e permettono di condividere la connessione fra più computer. Sono un
ottimo elemento di difesa, se impostati correttamente, ma spesso
vengono installati lasciando l'impostazione predefinita in fabbrica,
e questo vuol dire che nome utente e password sono spesso quelli
predefiniti. Basta capire marca e modello del router per scoprirle.

Come fare? Semplice: annullo la finestra di richiesta password, come
farebbe qualsiasi bravo cittadino della Rete. E il router mi serve su
un piatto d'argento un indizio prezioso per capire marca e modello:
mi visualizza la schermata di "accesso non consentito", che ha
l'intestazione "Hasbani Web Server Error Report".

Immetto in Google "Hasbani" seguito dalle parole "default password" e
ottengo un elenco di siti che segnalano le password e i nomi utente
predefiniti dei vari modelli di router. Con queste informazioni, mi
bastano un paio di tentativi per confermare che l'utente ignaro ha
lasciato almeno una password predefinita (che è, guarda caso,
"password"). La digito, e ho immediatamente accesso alle impostazioni
del suo router, come vedete nella versione blog di questo articolo.

http://attivissimo.blogspot.com/2006/02/intrusioni-via-router.html

Il logo identifica specificamente il modello: un Conexant. Le altre
pagine della configurazione lo rivelano come un router con porte
Ethernet e USB e mostrano i dati della sua connessione (2 megabit),
indicando che c'è un solo PC collegato, e offrendo anche un bel
pulsante Disconnect.

Sarebbe banale buttargli giù la connessione, magari dopo avergli
cambiato i parametri, così non gli funziona più nulla. Sarebbe
altrettanto banale configurare il Virtual Server per esporre a tutta
Internet le porte del suo PC che probabilmente sono aperte (se usa
Windows, avrà quasi sicuramente la condivisione delle risorse
attiva), così poi posso leggere tutto quello che c'è nel suo computer.

Ovviamente non faccio nulla di tutto questo. Ma non posso lasciare
questo povero malcapitato (un inglese) esposto al primo vandalo che
passa di lì durante una scansione degli indirizzi IP. Il vandalo
potrebbe riprogrammargli il router a suo piacimento e penetrargli nel
PC.

Ma come faccio ad avvisarlo del pericolo? Non so chi sia (anche se so
dal suo indirizzo IP che sta probabilmente a Londra). Per fortuna la
mia innocua e quasi involontaria intrusione trova anche il suo nome
utente, che sulla rete British Telecom coincide con l'indirizzo di e-
mail. Così gli mando un e-mail in cui spiego tutta la faccenda.

Sto aspettando la sua risposta, e nel frattempo mi chiedo quanti
altri utenti di computer sono vulnerabili in questo modo. E voi come
siete messi?

Per verificare se siete accessibili dall'esterno, visitate uno dei
tanti siti che vi indica il vostro indirizzo IP, come WhatismyIP.com,
e poi chiedete a un amico (uno fidato) collegato a Internet di
digitare l'indirizzo IP nel suo browser. Se il vostro amico ottiene
una finestra di dialogo che gli chiede nome utente e password,
chiunque può tentare di indovinare via Internet la vostra password.

Se la finestra di dialogo non compare, non siete esposti a questo
rischio. Se compare, tirate fuori il manuale del router e scoprite
come impostarlo in modo che non risponda alle richieste di contatto
provenienti dall'esterno.

In ogni caso, cambiate la password predefinita del vostro router!


[Nota: a qualcuno potrà sembrare criticabile (o addirittura illegale)
il mio comportamento. Per fare un paragone nel mondo reale, io stavo
passeggiando per strada quando ho visto una casa con la porta
spalancata. Potevo farmi i fatti miei e lasciare la casa alla mercé
dei ladri, oppure fare due passi in ingresso sperando di trovare un
Post-it con su il numero di cellulare del padrone di casa. L'ho
trovato, l'ho chiamato, e me ne sono andato. Voi cosa avreste fatto?]


__Addio zio Owen, i fan di Guerre Stellari ti salutano__

E' morto il 10 febbraio l'attore Phil Brown, noto agli appassionati
di Guerre Stellari come Owen Lars, lo zio che allevò il giovane Luke
Skywalker, nel primo film della saga (oggi noto come Episodio IV). Si
è spento per una polmonite al Motion Picture Hospital di Los Angeles,
all'età di 89 anni. La notizia è di ADN Kronos. La data è indicata da
AICN.

http://www.adnkronos.com/3Level.php?cat=Spettacolo&loid=1.0.308146105

http://www.aintitcool.com/display.cgi?id=22443

La sua biografia cinematografica è nell'Internet Movie Database, e
segnala la sua presenza in altri classici della fantascienza e del
fantasy, come Superman (il primo film, 1978, nei panni di un
senatore), e in uno dei film di Battlestar Galactica (era un membro
del consiglio degli anziani).

http://www.imdb.com/name/nm0114436/

Il suo sito ufficiale è qui:

http://www.philbrown.com/index.htm

Chissà se avrà trovato qualcuno con cui parlare il Bocce.

-.-.-.-.-.-.-.-.-.-.-.-.-.-.-.-.-.-.-.-.-.-.-.-.-.-.-
(C) 2006 by Paolo Attivissimo (www.attivissimo.net).

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