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 Latte "blu", al via sequestri a tappeto
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Inserito il - 26/11/2005 : 12:28:24  Mostra Profilo  Rispondi Quotando
Latte "blu", al via sequestri a tappeto


25.11.2005

Latte "blu", al via sequestri a tappeto anche dei prodotti Milupa

di red

La vicenda del latte “blu”è sempre più complicata. Giovedì sono iniziati nuovi sequestri a tappeto disposti dalla procura di Ascoli Piceno anche per i latti Milupa Aptamil 2, Aptamil soia e il latte di proseguimento Babymil su tutto il territorio nazionale. I latti sequestrati, si specifica, sono “corpi di reato” e vengono tolti dal mercato dunque non per una loro conclamata tossicità perché contaminati dal fissante per inchiostro Itx. Perché questa tossicità ancora non è stata appurata. Comunque spariranno dai banconi di negozi e supermercati.

Quanto alla tossicità o meno, a Rosolini, in provincia di Siracusa, nonostante le rassicurazioni delle case produttrici, un neonato di sette mesi che aveva bevuto «Aptamil 2» ha accusato una tossicosi alimentare. I carabinieri di Rosolini hanno sequestrato tutte le confezioni in vendita nei negozi del centro siciliano e disposto accertamenti presso i Nas di Ragusa.

Ed è anche partita la prima richiesta di risarcimento danni. Viene da una coppia di Civitavecchia, i genitori di una bimba di 18 mesi, alimentata con latte per l'infanzia Nestlè sequestrato nei giorni scorsi: il latte Nidina 2 e Mio, entrambi prodotti dalla Nestlè. La coppia ha chiesto alla multinazionale svizzera 2.500 euro di risarcimento, per il momento per la paura subìta, avendo fatto ingerire alla bimba dosi regolari di questi latti. Di questa prima causa, ne dà notizia il Codacons.

Un’altra associazione di consumatori, l’Aduc, chiede nel frattempo che siano estesi i controlli su tutti i prodotti alimentari contenuti in confezione TetraPak, quelle con l’inchiosto “poco simpatico” se non dannoso alla salute, oltre al ritiro del latte della Nestlè e Milupa su tutto il territorio nazionale. La Federfarma per altro rassicura le famiglie italiane. L’associazione datoriale dei farmacvisti italiani ha provveduto, «ancor prima di aver ricevuto comunicazioni ufficiali da parte delle due aziende coinvolte», ad allertare tutte le farmacie italiane di essere pronte a bloccare la vendita dei latti risultati contaminati dall’Isopropyl Thioxanthone, il fissatore di inchiostro dell'imballaggio individuato da un giovane padre marchigiano laureando in chimica.

Quanto alle accuse sul ritardato avvio dei sequestri – da settembre il caso è scoppiato solo a metà novembre -, il ministro della Salute Francesco Storace ha detto oggi di aver ricevuto un lettera di «scuse senza riserve» da parte del numero uno di Nestlé Peter Brabeck Letmathe. Brabeck in una intervista aveva denunciato un accordo col dicastero italiano per lo smaltimento delle scorte di latte contaminato dal fissante per inchiostro. Ora nella lettera il presidente riconosce «l'errore di memoria per cui ho dichiarato che i contatti tra Nestlè e la Agenzia Regionale per la Protezione Ambientale risalivano a luglio-agosto piuttosto che a settembre». Dice che anche la Commissione europea aveva sostanzialmente avvallato la vendita dei prodotti perché gli studi dimostravano che l’Itx non era dannoso alla salute. E si dice scioccato dalla notizia del sequestro, disposto dall procura di Ascoli e effettuato il 9 novembre scorso, di 30 milioni di litri di latte quando« sul mercato italiano Nestlè non ne vende più di 12,5 milioni di litri l'anno».

Storace, difeso a spada tratta da tutta la coalizione di centrodestra, non si sente ancora soddisfatto dalla «letterina di scuse» e si dichiara determinato a portare Brabeck lo stesso «in tribunale».

A proposito dell’esistenza o meno del patto per smaltire le scorte di latte “blu”, il responsabile per l'Italia della Comunicazione della holding del latte, Alessandro Magnoni nega l’esistenza di un simile accordo tra ministero e azienda elvetica. Si ricorda però di «un paio di segnalazioni a settembre nelle Marche su prodotti che abbiamo provveduto immeditamente a ritirare». «Poi –continua Magnoni - il 15 settembre abbiamo diramato un comunicato ai nostri clienti, ovvero farmacie e punti vendita, avvertendoli di ritirare dagli scaffali il latte perché lo avremmo sostituito».

Sta di fatto che anche su questa questione dell’esistenza o meno di un patto a danno degli ignari acquirenti indaga sempre il procuratore di Ascoli Franco Ponticelli. E ad Ascoli gli agenti del corpo forestale hanno già ascoltato, giovedì mattina, alcuni dirigenti del ministero della Salute. I quali dirigenti hanno negato l’esistenza di alcun patto teso a ridurre i danni per l’azienda produttrice.

Da parte sua , poi, il ministro Storace cerca di rassicurare i consumatori passati e presenti di latti “blu” dicendo che, confortanto da pareri degli scienziati, si sente di affermare che «non c'è tossicità» nel latte all’Itx , anche se i sequestri giudiziari sono giusti «perchè è giusto che non si rischi e occorre fare chiarezza».

http://www.unita.it/index.asp?SEZIONE_COD=HP&TOPIC_TIPO=&TOPIC_ID=45959


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UN BIMBO DI SETTE MESI IN SICILIA BEVE LATTE E SI SENTE MALE

ANSA 25/11/2005 20:45

ROSOLINI (SIRACUSA) - I carabinieri hanno sequestrato ieri tutte le confezioni della marca "Milupa" in vendita in due negozi di Rosolini, nel siracusano, dopo che un neonato di sette mesi aveva avuto una tossicosi alimentare. Il bimbo si era sentito male dopo aver bevuto il latte del tipo "Aptamil 2", in brick da mezzo litro, acquistato in una sanitaria. Tutte le confezioni contenevano il latte in grumi. Sono in corso indagini più approfondite da parte dei carabinieri e del Nas di Ragusa, per analizzare il latte degli otto brick sequestrati.

STORACE: HO AVUTO LE SCUSE DA BRABECK DELLA NESTLE'
''Ho ricevuto una lettera del presidente della Nestle', Peter Brabeck, che chiede 'scusa senza riserve per l' enorme danno provocato con le false affermazioni dei giorni scorsi'', afferma il ministro Storace in una nota, aggiungendo tuttavia che ''in tribunale ne dovra' rispondere comunque: il capo di una multinazionale non puo' permettersi di infangare impunemente le istituzioni italiane''.

ANCORA SEQUESTRI, ORA TOCCA ALLA MILUPA
Un'altra tessera si è aggiunta oggi al mosaico-inchiesta della Procura della Repubblica di Ascoli Piceno sul latte per l'infanzia contaminato da Itx: alcuni dirigenti del ministero della Salute sono stati sentiti dagli investigatori del Corpo Forestale dello Stato su delega del pm Franco Ponticelli, mentre si profila un altro filone, relativo all'allerta interna, e parte una nuova tornata di sequestri, questa volta di prodotti Milupa.

Le audizioni dei dirigenti si sono svolte in una sede del ministero: l'obiettivo, quello di approfondire le dichiarazioni del presidente della Nestlé Brabeck - che oggi ha però fatto marcia indietro e chiesto scusa a Storace - sul presunto accordo tra lo stesso ministero e la multinazionale svizzera per lo smaltimento dei lotti di latte contaminato. Ma agli inquirenti interessa chiarire anche se vi siano stati eventuali ritardi nel ritiro dei prodotti dal mercato.

Un nuovo filone d'indagine potrebbe invece riguardare le Regioni. Si starebbe infatti cercando di appurare se la Lombardia abbia, o meno, trasmesso alle altre Regioni l'allerta ricevuta l'8 settembre 2005 dal Ministero della Salute, che il giorno prima l'aveva inviata a Bruxelles, vedendosela accogliere a scopo precauzionale. Il Ministero aveva così interessato la Regione Lombardia, in quando la sede della Nestlé Italia è a Milano. Gli investigatori della Forestale presumono che la Regione abbia effettivamente comunicato l'allerta - a tutt'oggi però, fanno sapere le stesse fonti, "non c'é evidenza" - e in questo caso c'é da capire perché le altre Regioni non abbiano recepito l'allerta attivandosi di conseguenza.

Nei giorni scorsi, invece, Ponticelli aveva ascoltato i responsabili dei servizi igiene degli alimenti delle zone 13 e 12 dell'Azienda sanitaria unica regionale delle Marche, Vincenzo Calvaresi e Luigi Persiani, i due funzionari che avrebbero ritardato la comunicazione alla magistratura della positività del latte. Solo il 2 novembre, infatti, la zona 13 di Ascoli, che conosceva l'esito delle analisi già il 30 agosto, invia un'informativa alla procura. Stessa cosa, ma con tempi diversi, avviene all'Asur 12 di San Benedetto del Tronto: i risultati della positività arrivano il 17 ottobre e la comunicazione alla procura viene fatta il 7 novembre, in contemporanea con i primi sequestri.

Sequestri che vengono eseguiti appunto solo il 9 novembre, e limitatamente alla provincia di Ascoli, sulla base dell'esito di altre analisi, richieste dal Corpo forestale dello Stato che si era autonomamente attivato il 26 ottobre avviando 16 campionamenti su prodotti per l'infanzia di vari marchi. E' questo, stando a quanto si è potuto apprendere finora, l'input che è servito al pm per far partire l'inchiesta, visto che fino a quel momento sul suo tavolo non era arrivata alcuna informativa.

Stamane, intanto, Ponticelli ha firmato il decreto di sequestro, su tutto il territorio nazionale, dei prodotti Milupa Aptamil 2, con scadenza 10 dicembre 2005; Aptamil Soia 2, con scadenza 25 marzo 2006; Babymil, con scadenza 28 febbraio 2006, e Aptamil 1, con scadenza 30 giugno 2006, che presentavano concentrazioni di Itx da un minimo di 125 a un massino di 165 microgrammi/litro. Picchi di 370 mcr/litro sono stati evidenziati dalle analisi dell'Arpam nel Latte Mio della Nestlé nel campione con scadenza marzo 2006. La concentrazione risulta più alta dove maggiore è l'utilizzo del colore giallo nella stampa degli imballaggi.

http://www.ansa.it/main/notizie/fdg/200511252045221505/200511252045221505.html

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