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Inserito il - 28/09/2003 : 11:06:08
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L'AMMINISTRATORE DELEGATO DI TISCALI SU INTERNET BROADBAND
Soru: nella banda larga c'è rischio di ritorno al monopolio
In Italia manca una vera interconnnessione con prezzi orientati ai costi
http://www.lastampa.it/redazione/news_high_tech/archivio/0309/ngtiscali2.asp
27 settembre 2003
BRUXELLES. «Gli operatori storici oggi hanno riguadagnato posizioni di quasi monopolio nel settore di Internet a banda larga (broadband), non perchè siano diventati improvvisamente più bravi di prima, ma perchè hanno abusato di una posizione dominante per oltre tre anni»: lo ha detto oggi a Bruxelles l'amministratore delegato di Tiscali, Renato Soru. Il numero uno di Tiscali ha partecipato ad una conferenza dedicata al tema della concorrenza nell'Internet a banda larga in Europa, organizzata congiuntamente da Tiscali e dall' Associazione europea delle telecomunicazioni competitive.
Rispondendo alle domande della stampa, Soru ha osservato: «Bisogna che questo tipo di abuso venga fermato definitivamente, in modo che noi possiamo competere e riguadagnare il terreno perduto. Le aperture dei recenti mesi ci danno uno spiraglio grazie al quale siamo tornati a competere e stiamo riguadagnando quote di mercato almeno sui nuovi clienti, ma ci vorrà tempo per riguadagnare le quote di mercato che abbiamo sul dial-up». «Se questa liberalizzazione effettiva non dovesse arrivare subito - ha avvertito- si andrà definitivamente verso mercati nazionali e non competitivi».
Ad un cronista che gli ha chiesto se il sul suo prossimo impegno sulla scena politica italiana sia destinato anche a rafforzare la battaglia per la concorrenza nelle Tlc, Soru ha risposto: «sono l'amministratore delegato di Tiscali e naturalmente sono qui per Tiscali, per difendere quello che io e i miei colleghi, circa 3.500 persone in Europa, abbiamo fatto in questi anni, abbiamo fatto moltissimo perchè abbiamo accettato la sfida della liberalizzazione del settore delle telecomunicazioni, con una regolamentazione chiara che era quella del 1998 abbiamo cominciato a competere e abbiamo fatto bene per il beneficio della società e dei consumatori e per la crescita di Internet in Europa. Vogliamo che quella promessa di un mercato regolamentato e competitivo venga garantita dalle autorità regolamentari».
«In Italia abbiamo una disputa aperta con Telecom Italia sul broadband, che viene discussa e che credo si avvii a soluzione - ha detto Soru rifendosi al mercato nazionale - l'autorità ha dato un segnale di grande attenzione negli ultimi giorni, limitando la possibilità che Telecom Italia esca con delle offerte a tempo senza canone, senza che ci fosse la possibilità per gli altri operatori per poter replicare a quella offerta». «Quello che ancora manca in Italia - ha concluso - è una vera interconnessione per la banda larga, con prezzi orientati ai costi, ma vedo che l'Autorità nelle ultime settimane sta dando un segnale di maggiore attenzione». Per Soru «le regole che già esistono a livello europeo sono sufficienti, non ne servono di nuove, ma quelle attuali devono essere applicate subito perchè il tempo è contro di noi».
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