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Inserito il - 28/09/2003 : 12:49:50
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Dopo l'annuncio di Msn, si ribellano i patiti delle chiacchiere online
Il popolo del web: «Non chiudeteci le chat»
Negative anche le reazioni dei principali portali. Lycos Italia: «Una dichiarazione pesante». Yahoo!: «Noi andiamo avanti» 25 settembre 2003 - Corriere.it
Dopo l'annuncio della prossima chiusura (il 14 ottobre) delle chat di Msn, la reazione del popolo del web non si è fatta attendere. «Effettivamente - spiega Stefano Maruzzi, direttore generale di Msn.it - abbiamo registrato il dispiacere dei nostri utenti. Ma anche reazioni più comprensive della nostra posizione». Maruzzi, per tastare il «polso» degli utenti è entrato in una chat il giorno dell'annuncio e si è presentato con nome e cognome. «Devo dire che non mi aspettavo una reazione tanto sanguigna - conferma Maruzzi -. Molti si sono lamentati, qualcuno in maniera più decisa di altri, del fatto che le "loro" chat stavano per chiudere. Altri hanno suggerito possibili alternative, come l'introduzione di una registrazione con codice fiscale o anche un abbonamento. Per il momento ho invitato i partecipanti alla chat a venire nella nostra sede il prossimo 6 ottobre: voglio ascoltare il parere di tutti».
PORTALI - Ma gli utenti delle chat non sono i soli a lamentarsi della decisione di Msn. Tutti i principali portali che rappresentano le grandi communities di Internet hanno fatto sentire la loro voce. «Non possiamo accettare la posizione di Msn - dice per esempio Michele Casucci, amministratore delegato di Lycos Italia (4 milioni di utenti registrati, 145 mila utenti medi in Europa sulle chat, 20 mila in Italia) -. E' una dichiarazione secca, pesante, che tira in ballo l'etica quando probabilmente dietro ci sono solo ragioni di business. Noi - prosegue Casucci - non accettiamo che le chat siano definite "luoghi di perdizione" per definizione incontrollabili. Non è così. Le nostre chat sono sicure e costantemente monitorate. Abbiamo 2 mila moderatori in Europa (50 in Italia) che hanno il compito di identificare e cacciare dalle stanze gli utenti "indisciplinati". Nei casi più gravi non esitiamo ad avvertire le autorità».
CONCORRENZA - Rosella Migliavacca, responsabile delle relazioni esterne di Yahoo! (primo nelle chat secondo Nielsen Net Ratings: 7 milioni 500 pagine viste ad agosto 2003) non è meno decisa. «Non entro nella polemica - spiega - ma noi andiamo avanti per la nostra strada. Tra noi e Msn c'è un rapporto di concorrenza. Quindi è evidente che non può dispiacerci di accogliere nelle nostre stanze i loro utenti. Detto questo, tengo a precisare che noi abbiamo una task force di addetti il cui compito è cercare di migliorare sempre più la sicurezza delle chat. Che sono luoghi controllati, dove i navigatori possono rilassarsi e trascorrere lietamente im proprio tempo». Dada (Clarence e SuperEva), ha manifestato per prima la sua contrarietà alla politica di Msn. L'amministratore delegato Angelo Falchetti: «Non credo che chiudere le chat sia una soluzione - spiega -. Non si deve più comunicare perché è impossibile controllare tutto e tutti? Sento solo puzza di business».
REAZIONI - Viste le reazioni di utentie addetti ai lavori, che cosa farà Msn? C'è spazio per una «retromarcia»? Risponde Stefano Maruzzi: «Credo che sia difficile cambiare idea. Siamo un'organizzazione internazionale, le nostre politiche non possono essere differenti per ogni Paese. Certo io rimango a disposizione di tutti i nostri utenti. Voglio ascolatre il loro parere: per noi conta davvero molto».
Paolo Salom
25 settembre 2003 - Corriere.it
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