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 Eric Kandel: tra biologia e psicanalisi
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Inserito il - 13/10/2009 : 09:47:48  Mostra Profilo  Rispondi Quotando
Eric Kandel: tra biologia e psicanalisi

da lescienze.espresso.repubblica.it

Premiato per le ricerche iniziate quarant'anni fa che hanno svelato i meccanismi fondamentali della memoria, Kandel, psichiatra convertitosi alle neuroscienze, svolge ancora studi all'avanguardia nella sua disciplina. Di David Dobbs La lumaca di mare Aplysia californica ricorda vagamente una melanzana. È di grosse dimensioni (una trentina di centimetri di lunghezza per tre chili di peso), e ha un colore violaceo, che dipende dalla dieta ricca di alghe. Se infastidite uno di questi molluschi, emetterà «un fluido rosso porpora che - osservò Charles Darwin - colora l'acqua in un raggio di quasi mezzo metro». Difficile definirla un gioiello dei mari.
Eppure, quando cinquant'anni fa il neuroscienziato Eric R. Kandel guardò questa specie di lumaca vide la semplicità formale di una gemma, e su di essa fondò le neuroscienze moderne. Grazie all'Aplysia, Kandel scoprì che il nostro apprendimento avviene non già modificando i neuroni, bensì rinforzando le sinapsi - ovvero le connessioni fra i neuroni - oppure costruendone di nuove. La scoperta era rivoluzionaria, ma Kandel andò oltre, arrivando a chiarire i più intricati meccanismi di questo processo vitale. Per esempio il fatto che il rimodellamento delle sinapsi dipende da variazioni dell'espressione genica. I geni infatti, oltre a stabilire il colore dei nostri capelli, modificano incessantemente il nostro cervello in risposta alle esperienze.

Queste scoperte, che nel 2000 gli sono valse il premio Nobel per la fisiologia o la medicina, condiviso con Arvid Carlsson dell'Università di Goteborg e con Paul Greengard della Rockefeller University, sono l'ossatura della concezione connessionista delle neuroscienze. Vale a dire, il cervello sarebbe un organo estremamente plastico, definito dalla trama di connessioni fra i neuroni e fra le regioni del cervello.
Se la sua carriera ha contribuito a definire i fondamenti delle neuroscienze del XX secolo (e del XXI) , la sua vita riflette alcuni grandi sommovimenti del Novecento. Psichiatra prima che neuroscienziato, Kandel si rivolse a questa nuova disciplina alla ricerca di spiegazioni fisiche del comportamento umano. Fu così che, in fuga dal nazismo e da quello sconquasso generale che fu la seconda guerra mondiale, giunse negli Stati Uniti, la sua nuova patria. Il potere dei ricordi di quegli anni fu all'origine della sua fascinazione per la memoria. Kandel era convinto che decifrare la costruzione dei ricordi sarebbe stata la chiave per capire la nostra essenza.

«Siamo ciò che siamo in virtù di ciò che abbiamo imparato e che ricordiamo», osserva. Un'affermazione di cui ha dimostrato non solo la verità, ma anche i meccanismi.
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