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Inserito il - 10/10/2003 : 11:35:02
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La fibromialgia
a cura di Enrico Loi per Ecplanet
una patologia dolorosa e invalidante, ma poco conosciuta e diagnosticata con difficoltà.
La fibromialgia è una malattia relativamente nuova, meglio inquadrata negli anni '90. La FMS (sindrome fibromialgica) è prevalentemente donna al 90% dei casi e colpisce la fascia di età dai 25 ai 55 anni. Può essere primaria o secondaria o meglio collaterale ad altre forme patologiche per lo più reumatiche.
È dolorosa, diffusa, magari con un esordio localizzato tipo sindrome miofasciale localizzata, fastidiosa, deprimente. Il dolore può essere pari all'artrite reumatoide o anche superiore. Spesso l'ambiente tende a considerare il malato di FMS un "Finto malato", invece non è cosi. La malattia è riconosciuta ufficialmente dalla Organizzazione mondiale della sanità. Tuttavia non deve spaventare, in quanto è benigna, ma sicuramente è altamente disabilitante specie se non trattata o supportata. È difficile da curare e non c'è una eziologia certa, ma di sicuro è implicato il sistema neurogeno centrale e neurovegetativo. Per questo il paziente avverte un dolore diffuso, bruciore, entensopatie, oppure disturbi addominali, colon irritabile, disbiosi, cefalee, affaticabilità, stanchezza, tensioni nei muscoli eccessivi (spalle-collo-coscie-sterno-costocondralgie-muscoli della braccia). Il sonno non è riposante in quanto manca la IV fase REM del sonno profondo.
Si può confondere con la sindrome di stanchezza cronica seria e inabilitante in cui è coinvolto il sistema immunitario. La fibromialgia è conosciuta più all'estero che in Italia, anche se si cominicia a diffondere un informazione più corretta. Il paziente medio impiega circa 7 anni per arrivare a una diagnosi. Spesso il paziente deluso si sente "bollato" come depresso e di conseguenza si sente più abbattuto e peggiora la sua condizione. Dai medici di base e spesso anche da alcuni reumatologi viene sottovalutata, sbagliando, dal momento che si stima che tale patologia coinvolga in Italia 1.200.000 persone.
Spesso la questione è fonte di incomprensioni, anche nell'ambito lavorativo: per chi ne soffre è importante avere un lavoro vario, prevalentemente non notturno ma pomeridiano, senza sforzi eccessivi e stress forti psico-fisici. È una malattia cronica recidivante, che va trattata con una terapia multidisclipinare di supporto, di gruppi di auto-aiuto, di stile di vita, di riposo, di riordino del sonno, di costante esercizio fisico (soprattutto il nuoto) di allontanamento dallo stress, e con alcuni farmaci o supplementi vitaminici, antidepressivi a basse dosi. Nella sostanza una migliore conoscenza di tale patologia e diagnosi e supporto non può che migliorare la qualità di vita di tali "invisibili pazienti" e stimolare la ricerca nel campo della neuroscienza.
Autore: Ivano Vailati Fonte: Lisdha
per approfondire:
www.fibromyalgia.it del Dott. Ghini
www.fibromialgia.info del Dott.Weiss
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