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 Una maglietta rossa per la Birmania
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Inserito il - 27/09/2007 : 20:45:42  Mostra Profilo  Rispondi Quotando
Una maglietta rossa per la Birmania

"In tutto il mondo, venerdì 28"

Nastri rossi, gialli e ocra stamane alla stazione Leopolda di Firenze
Sit-in di Amnesty International domani e sabato a Roma e Milano



ROMA - Una maglietta o un nastro rosso in sostegno della Birmania. E' la parola d'ordine che corre sui blog e sui cellulari, una catena di sms per un gesto di solidarietà a favore dei monaci buddisti e del popolo birmano.

Questo è l'invito che sta circolando in queste ore via sms: "In support of our incredibly brave friends in Burma: may all people around the world wear a red shirt on Friday, September 28. Please forward!" (a sostegno dei nostri amici incredibilmente coraggiosi in Birmania: venerdì 28 settembre indossiamo tutti quanti, in tutto il mondo, una maglietta rossa).

Un testo analogo in lingua italiana circola anche nei blog: "Venerdì 28 settembre indossiamo una maglia rossa. Chiunque legga questo messaggio lo trasmetta a quante più persone sensibili a questo gravissimo problema gli sarà possibile. GRAZIE DI CUORE".

Mentre gli studenti delle scuole superiori fiorentine che stamattina hanno partecipato all'iniziativa "La stazione delle idee" alla stazione Leopolda di Firenze hanno adottato un nastro rosso, ocra, giallo o rosa come segno di solidarietà per la Birmania. Un nastro verrà consegnato questo pomeriggio dagli studenti anche al ministro della Pubblica Istruzione Giuseppe Fioroni, che interverrà alla manifestazione.

La sezione italiana di Amnesty International, con l'obiettivo di mobilitare opinione pubblica e governi, ha indetto due sit-in a Roma e a Milano e ha lanciato un appello on line in favore di un gruppo di parlamentari, monaci e artisti arrestati nelle ultime ore a Yangon, a Mandalay e in altri centri del paese.

I sit-in - si legge in una nota dell'organizzazione - si svolgeranno domani a Roma (dalle 17.30 di fronte all'ambasciata del Myanmar, in via della Camilluccia 551) e sabato a Milano (dalle 16.30 in piazza della Scala).

(27 settembre 2007)

http://www.repubblica.it/2007/09/sezioni/esteri/birmania/birmania/birmania.html

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Inserito il - 27/09/2007 : 20:50:00  Mostra Profilo  Rispondi Quotando
27-SET-07 18:10
MYANMAR: SMS FA IL GIRO DEL MONDO, 'DOMANI TUTTI IN T-SHIRT ROSSA'

Roma, 27 set. (Adnkronos) - Una maglietta rossa da indossare domani per testimoniare solidarieta' ''ai coraggiosi amici'' della Birmania. E' l'invito che sta girando in queste ore freneticamente sui cellulari di tutto il mondo, Italia compresa. "In support of our incredibly brave friends in Burma: may all people around the world wear a red shirt on Friday, September 28. Please forward!" (''A sostegno dei nostri amici incredibilmente coraggiosi in Birmania: venerdi' 28 settembre indossiamo tutti quanti, in tutto il mondo, una maglietta rossa. Fai girare il messaggio''), e' il testo dell'sms che ricalca un analogo messaggio che si puo' leggere anche su molti blog in internet.
(Rre/Ct/Adnkronos)
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Inserito il - 27/09/2007 : 20:50:41  Mostra Profilo  Rispondi Quotando
Myanmar, solidali in maglia rossa
Iniziativa per venerdì 28 settembre
Su Internet e sui cellulari di tutto il mondo sta circolando l'invito a indossare, venerdì, una maglietta rossa, in segno di solidarietà con i birmani: "A sostegno dei nostri amici incredibilmente coraggiosi in Birmania: venerdì 28 settembre indossiamo tutti, in tutto il mondo, una maglietta rossa". Due sit-in, uno a Roma e uno a Milano, sono inoltre stati organizzati da Amnesty International.

Amnesty ha anche lanciato un appello online in favore di un gruppo di parlamentari, monaci e artisti arrestati nella ex Birmania per "mobilitare opinione pubblica e governi della comunitàinternazionale per fermare la violenta repressione delle manifestazioni in corso a Myanmar".

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Inserito il - 28/09/2007 : 11:31:28  Mostra Profilo  Rispondi Quotando
BIRMANIA: MAGLIETTA ROSSA COME I MONACI, SMS FA GIRO DEL MONDO

(AGI) - Roma, 27 set. - Una maglietta rossa in segno di solidarieta' con i monaci buddisti vittime delle repressione della giunta militare birmana. L'invito sta facendo il giro del mondo, nei blog, sui siti e sui telefonini, via sms. "In sostegno dei nostri amici della Birmania, incredibilmente coraggiosi: venerdi' 28 settembre tutti al mondo indossino una maglietta rossa. Per favore gira", recita il testo in inglese che si trova ovunque sulla rete.
In Italia sono diversi i messaggi inseriti nei blog, ma il contenuto dell'appello e' lo stesso: "Rosso per la Birmania: domani mettiamo la maglia rossa, e' impossibile in questi giorni non sentirsi monaci birmani", e' uno dei tanti che si legge su Internet.
Il rosso e' il colore delle veste dei monaci e in particolare del 'sanghati' che contraddistingue i buddisti birmani. (AGI)
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Inserito il - 28/09/2007 : 11:49:44  Mostra Profilo  Rispondi Quotando
Web oscurato in Birmania, blog in rosso

Un responsabile delle telecomunicazioni del regime parla di guasto: «Internet non funziona per un cavo sottomarino danneggiato»

http://www.corriere.it/



Blogosfere tinto di rosso

Mentre in Birmania Internet viene oscurato dal regime, nel resto del mondo siti e blog si tingono di rosso in segno di solidarietà al popolo birmano.
I militari cercano con ogni mezzo di impedire che le notizie su quanto sta accadendo escano dal Paese: all'avvio delle proteste hanno iniziato a negare ai giornalisti stranieri il visto d'ingresso, a interrompere i collegamenti dei cellulari dei maggiori attivisti democratici e a oscurare molti blog dove i cittadini rivelavano al mondo quello che stava succedendo (alcuni hanno anche usato biglietti elettronici di auguri e il sito di socializzazione Facebook per raccontare quanto stava accadendo).

WEB BLOCCATO - Ora però la morsa della censura è diventata ancora più stretta: mentre è in corso la caccia ai giornalisti stranieri, collegarsi a Internet è diventato impossibile anche per quei giovani smanettoni che fino a ieri riuscivano a «bucare» la pesante cortina stesa dai militari attorno al Paese: giovani universitari, per lo più residenti a Rangoon, erano finora riusciti a inserire decine di foto e video sui blog documentando passo passo la silenziosa protesta dei monaci buddisti e il crescente appoggio popolare. Ma il flusso delle immagini di quanto sta succedendo in Birmania si è interrotto. Tutti gli internet cafè sono stati chiusi e nessuno risponde ai telefoni degli uffici del principale provider di internet per spiegare come mai non è possibile aver accesso al Web. Che l'accesso alla Rete sia bloccato è stato ammesso anche da un responsabile delle telecomunicazioni, che però ha attribuito il problema a «un cavo sottomarino danneggiato». «Internet non funziona a causa di un cavo sottomarino danneggiato », ha riferito all'AFP un responsabile dell'impresa di Stato, Myanmar Post and Telecoms.

BLOG IN ROSSO - Intanto nel resto del mondo siti e blog si tingono di rosso, il colore delle veste dei monaci e in particolare del «sanghati» che contraddistingue i buddisti birmani. Anche Blogosfere, il più grande network italiano di blog professionali d'informazione con oltre 1.800mila lettori ogni mese, è sceso in campo a favore della libertà della Birmania invitando tutti i blogger italiani ad aderire alla campagna «Free Burma» e a manifestare contro gli avvenimenti di questi giorni. E anche contro il fatto che dopo due giorni di repressione da parte dei militari delle manifestazioni di protesta, sia venuto a mancare il principale canale di diffusione di informazioni e foto da parte della dissidenza birmana su quanto sta accadendo nel paese.

(a.mu.)
28 settembre 2007

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Inserito il - 28/09/2007 : 12:09:46  Mostra Profilo  Rispondi Quotando
PETIZIONE PER LA BIRMANIA

Per favore, copia e incolla questo messaggio
e mandalo a tutti i tuoi amici!
Fallo per il popolo della Birmania!
Un APPELLO al Consiglio di Sicurezza delle
Nazioni Unite è stato messo online qui:

http://new.petitiononline.com/9848/petition-sign.html

DEDICA 30 SECONDI del tuo tempo per aiutarci
e firma la petizione!
Diffondi questo appello!
GRAZIE per il tuo aiuto.

Firma la petizione e non scordare di giungere sino alla schermata con
scritto: "Approve signature" ("Approva la firma"!!)

Se hai possibilità di mettere in rete quest'appello... fai ciò che puoi...!

Per chi volesse inviare un proprio pensiero su quello che stà succedendo

Ambasciata e Consolato del Myanmar a Roma
Via della Camilluccia 551
00135 ROMA
tel. 06-36.30.37.53 - 36.30.40.56
fax 06-36.29.85.66
E-mail meroma@tiscali.it

grazie
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Inserito il - 30/09/2007 : 13:51:07  Mostra Profilo  Rispondi Quotando
Birmania - Una lettera di Ajahn Sumedho

La newletter del monastero buddista Santacittarama, di Frasso Sabino (Rieti) http://santacittarama.altervista.org/index.htm contiene, oggi, la lettera - che vi riproduco - di Ajahn Sumedho*, riferita al caso Myanmar.

(Guido) da lista_sadhana

----------------------

(* Sono più di trent'anni che Ajahn Sumedho rappresenta concretamente la via del Buddha. Da giovane si è laureato all'Università di Berkley in California, ha esercitato la professione medica nella Marina e ha insegnato nei 'Peace Corps'. Per dieci anni ha studiato accanto al famoso maestro Ajahn Chah, e da lui fu posto a capo di un monastero internazionale in Thailandia. Nel 1984 diventa presidente della Buddhist Society. Ora vive in Inghilterra, a capo di una comunità spirituale di monaci e monache)

-----------------------


UNA LETTERA DA AJAHN SUMEDHO

Esprimo con la presente una dichiarazione di sostegno e comunione con gli sforzi eroici dei monaci, delle monache, degli studenti, delle studentesse e di tutti i laici e le laiche birmane che stanno protestando pacificamente contro l'ingiustizia e l'oppressione dell'attuale governo del Myanmar.

È causa di grande confusione e pena vedere come un governo che proclama di rispettare la religione buddhista reagisce a una protesta pacifica in un modo così violento e brutale. Ho sempre nutrito ampio rispetto per il Sangha birmano. Chiedo al presente governo di prestare ascolto al Sangha e di sforzarsi di cercare una strada di riconciliazione che sia in accordo con il Dhamma, per il benessere e la felicità di tutti.

Invio ogni mia benedizione ai protestanti pacifici e la mia compassione al Governo del Myanmar, che ha deviato così distante dalla saggezza e dalla compassione del Signore Buddha.

Vostro nel Dhamma,

Venerabile Ajahn Sumedho

29 settembre 2007

Il messaggio originale, in inglese, si trova a. http://www.forestsangha.org/burma.htm


°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°


C'e' un'altra petizione online indirizzata al presidente cinese Hu Jintao e al Consiglio di Sicurezza dell'Onu:
http://www.avaaz.org/en/stand_with_burma/


Many thanks! Vielen dank! Hvala lepa! Muchas grazias! Grazie mille! Kop kun mahk!



Santacittarama
Monastero Buddhista
02030 Frasso Sabino (RI) Italy

Tel: (+39) 0765 872 186 (7:30-10:30, tutti i giorni eccetto lunedì - not Mondays)

Fax: (+39) 06 233 238 629

sangha@santacittarama.org

www.santacittarama.org
www.forestsangha.org (portal to wider community of monasteries)
www .dhammatalks.org.uk (audio files)



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Inserito il - 06/10/2007 : 12:13:44  Mostra Profilo  Rispondi Quotando
Il giorno della Birmania

di Rudi Bressa


Un fiocco o una maglietta rossa per offrire la propria solidarietà alla
popolazione dell'ex Birmania, oggi Myanmar.

Libertà di parola, di pensiero, di espressione.

Noi le diamo per scontate, per acquisite, ma al popolo birmano non è
concesso, ormai soggetto, da più di 40 anni, ad una logorante dittatura.

Quello che sta succedendo in questi giorni, anche se in un lontano paese, è
sulla bocca di tutta l'opinione pubblica, grazie anche al potere della rete.

Sono giorni che, per le strade delle maggiori città dell'ex Birmania, dalla
capitale Yangon, alla seconda città più grande, Mandalay, così come a
Meiktila, a Pakokku e a Mogok, centinaia di monaci, votati per scelta di
vita alla non violenza, manifestano pacificamente contro la dittatura
militare.

E da un po' di giorni si è unita pure la gente comune.

Ma le manifestazioni erano iniziate già quest'estate, quando l'ultimo
aumento dei costi dovuti all'inflazione, ha tolto le forze alla popolazione.

Ad aver reagito per primi, sono inizialmente stati gli abitanti di alcuni
villaggi, all'annuncio dell'ennesimo, brusco aumento del prezzo del
carburante (raddoppiata la benzina, quintuplicato il gas naturale).

Il biglietto del bus che li trasportava al lavoro è triplicato e andare in
fabbrica è diventato un lusso. La corrente elettrica manca un giorno sì e
uno no.

Pensando che uno stipendio medio non arriva a 20 euro al mese, si capisce
come la popolazione sia allo stremo.

La repressione in questi ultimi giorni ha raggiunto livelli drammatici,
nonostante la censura e il blocco dell'informazione non faccia conoscere
effettivamente quante persone siano state arrestate, ferite o uccise.

La mobilitazione è mondiale e, dall'Onu ad Amnesty International, si stanno
organizzando sit-in, presidi e veglie in favore della comunità buddista e
della popolazione birmana.


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