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Inserito il - 24/10/2008 : 11:32:40
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ASCESI: fare del corpo "una casa per l'anima"
di Fabio Gabrielli
E' vero asceta colui che sa vivere in armonia la sua duplice dimensione spirituale e corporea, trovando il giusto equilibrio tra la realtà esterna e il suo mondo interiore. Diogene Laerzio - vissuto nel III secolo d. C. e autore di una fondamentale opera storica sui filosofi greci - ci dice che: "Il dio Febo fece nascere per gli uomini due medici: Asclepio per la cura del corpo, Platone per la cura dell'anima."
Se è vero che una importante componente del pensiero greco, soprattutto quella platonica, vede il corpo solo come una sorta di "tomba" per l'anima, nel nostro contesto, invece, il messaggio di Diogene Laerzio ci aiuta ad esplorare con maggiore attenzione il tema dell'ascesi.
Pratica la vera ascesi, colui che sa guardare all'intero della propria persona, come compiuta sintesi di anima e corpo. Esercitare il proprio corpo alla salute, rinunciando al superfluo e a ciò che è nocivo, curare la propria forma esteriore, in armonia con quella interiore, costituisce il monito per chiunque voglia essere vero medico di se stesso.
L'asceta, infatti, si può configurare anche come un medico, capace, grazie ad una serie di abilità, di tecniche, di conoscenze - acquisite con lunghi esercizi - di lottare, talvolta anche con successo, contro gli ostacoli dolorosi dell'esistenza.
Lo stesso cristianesimo, se correttamente interpretato, invita a curare anche il corpo, inteso non più come "tomba", ma come "tempio", "scrigno prezioso" dell'anima.
Rinunciare al corpo, perciò, vuol dire fare esercizio per sopprimere ciò che lo danneggia, lo ferisce, ma anche lo "gratifica" in modo superficiale, qualora si badi solo all'apparenza.
L'asceta sa - grazie ad un raffinato esercizio esistenziale - come il rapporto tra ciò che siamo fuori e ciò che siamo dentro, pur nella finitezza della nostra condizione umana, sia frutto, invece, di una serie feconda di pratiche e abilità, dove mente e corpo sono figure interagenti.
L'ascesi è, in definitiva, un'arte del vivere, dove rinunciare non significa reprimere, curare la salute del corpo non significa badare solo ad avere "forme armoniche" , e dove l'anima si sente veramente "a casa" nel proprio corpo.
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