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 La vista dei bimbi italiani
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Inserito il - 01/09/2008 : 10:37:19  Mostra Profilo  Rispondi Quotando
La vista dei bimbi italiani

Data articolo: agosto 2008
Fonte: www.ilmessaggero.it

Problemi di vista per 2,5 milioni di bimbi italiani
Ma il 70% dei genitori snobba la prevenzione

Due milioni e mezzo di bambini soffrono di occhi arrossati, vista affaticata e mal di testa. Eppure il 70% dei genitori “snobba” la prevenzione e non sottopone i propri figli a visite oculistiche regolari. A lanciare l'allarme in vista del ritorno sui banchi è la Commissione Difesa Vista, che invita le famiglie a preoccuparsi per tempo degli occhi dei piccoli: «Così si evitano eventuali difficoltà di apprendimento e la loro interferenza con i risultati scolastici», assicura Francesco Loperfido, responsabile del Servizio di oftalmologia generale all'ospedale San Raffaele di Milano.

«L'apprendimento è facilitato se entrambi gli occhi funzionano al meglio - avverte - Non vederci o vederci male rallenta molto l'attenzione dello studente». Che sforzandosi di leggere si perde molte spiegazioni. Concorda Silvio Maffioletti, docente del Corso di laurea in ottica e optometria all'università degli Studi di Milano Bicocca e consulente Cdv: «La visione è la modalità sensoriale che fornisce la maggior quantità di stimoli al cervello - spiega - e che nel bambino svolge un ruolo primario nel suo sviluppo senso-motorio, nella sua relazione con l'ambiente e nella sua crescita sociale e culturale».

In particolare, «il complesso processo chiamato lettura non può prescindere da una visione integra ed efficiente». Un concetto apparentemente banale che molti genitori dimenticano. Salvo poi arrabbiarsi se i bimbi non portano a casa buoni voti. Insomma, chi vede male studia meno, garantiscono gli esperti. Da qui la necessità di giocare d'anticipo, portando i piccoli dall'oculista e imparando a riconoscere i sintomi 'spià dei problemi più diffusi. La prima regola è «valutare la famigliarità con i disturbi visivi: se un genitore soffre di miopia, ipermetropia e astigmatismo, è probabile che anche i suoi figli ne soffrano», evidenzia Loperfido.

È fondamentale, allora, un'alleanza tra famiglie e autorità scolastiche. Qualche esempio. I bimbi con strabismo o con occhio pigro non devono trovarsi mai in una posizione laterale rispetto al piano della lavagna. Quanto ai miopi, è meglio che non abbiano il banco posizionato troppo lontano dalla lavagna. E ancora, attenzione ai piccoli campanelli d'allarme perché ognuno rivela un disturbo differente. A volte basta osservare il bambino mentre studia: se avvicina troppo la testa al foglio e poi alza lo sguardo per guardare lontano, o strizza gli occhi, probabilmente è miope; mal di testa e bruciore agli occhi potrebbero invece celare un problema di ipermetropia.

Prima dell'appuntamento con la scuola è dunque opportuno verificare la capacità visiva dei figli. «I controlli visivi dei bambini vanno effettuati ogni 6-12 mesi», consiglia Maffioletti. Infine, la scelta dell'occhiale giusto. Bimbi e adolescenti non amano indossare gli occhiali, ma è importante che li portino e che lo facciano in modo corretto. «Gli occhiali devono essere usati rispettando le modalità indicate dall'esperto», prosegue lo specialista. Passando all'estetica, oggi sono disponibili montature trendy e leggere, con un buon rapporto qualità-prezzo importante se si considera che «la durata media degli occhiali dei bambini è di circa due anni». Ma com'è fatto l'occhiale a misura di bimbo ? «È preferibile una forma con ampio spazio nella parte superiore - suggerisce Maffioletti - per favorire l'osservazione verso l'alto che i bambini utilizzano a causa della loro bassa statura». Inoltre «è consigliabile l'uso del nasello a ponte o dei naselli gemellati, per stabilizzare la montatura sul naso del bambino».

Altre caratteristiche chiave sono la scarsa deformabilità, la sicurezza e la resistenza. Le montature promosse dalla Cdv sono in silicone o materiali plastici, oppure in materiali anallergici come titanio e acciaio. Per le lenti, bene quelle in materiali organici (meglio se dotate di un trattamento indurente e antiriflesso), e fornite di protezione contro i raggi Uv.


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