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Inserito il - 14/03/2006 : 12:14:29
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Antibufala: "truffa" IKEA; Incontro a Roma il 16; Mega-monitor; Torna KamaSutra
by Paolo Attivissimo
__Antibufala: allarme per la truffa all'IKEA___
Pensavo di non dovermene occupare, ma visto il fioccare delle segnalazioni nella mia casella di posta a proposito di un appello per una presunta "truffa" perpetrata presso l'IKEA, mi tocca prendere in considerazione anche questo caso.
Il testo dell'appello è scurrile e non adatto alle anime più sensibili, per cui non lo cito qui per esteso: lo trovate nella versione blog dell'articolo:
http://attivissimo.blogspot.com/2006/03/truffa-alla-ikea.html
In sintesi, un uomo si reca all'Ikea e viene circuito nel parcheggio da due splendide ragazze che lo distraggono con le loro grazie e con un gesto che oserei chiamare lewinskiano per sfilargli poi il portafogli.
"Con questo biasimevole sistema" dice l'appello "mi hanno rubato il portafoglio martedì, mercoledì, due volte giovedì, ancora una volta sabato, poi ieri e, probabilmente, di nuovo stasera."
I frequentatori dell'IKEA non si allarmino: è una bufala. Anzi, più precisamente è umorismo. Come tale non dovrebbe aver bisogno di spiegazioni, ma visto che c'è parecchia gente che ha preso sul serio quest'appello, è meglio spendere qualche parola in proposito.
A parte l'implausibilità generale della vicenda, la frase finale è molto rivelatrice: l'individuo che racconta la "truffa" dice di averla subita ripetutamente e nell'arco di una stessa settimana, come se non imparasse nulla dall'esperienza; anzi, si aspetta (direi quasi con impazienza) un nuovo incontro la sera stessa.
Il raccontino è insomma una parodia del celebre appello-bufala per il profumo al cloroformio
http://www.attivissimo.net/antibufala/cloroformio/cloroformio.htm
e dal punto di vista psicologico gioca bene le proprie carte, facendo leva sulle più diffuse fantasie sessuali (noterete il crescendo di provocazioni nel testo integrale) abbinate all'uso di un nome celeberrimo come IKEA, che consente a chi legge di collocare l'increscioso evento in un luogo familiare e al tempo stesso insospettabile.
L'appello è anche uno scherzo ben riuscito, perché nonostante l'evidente assurdità di quanto afferma, riesce a indurre gli utenti della Rete a inoltrarlo con allarme. Lo scherzo consiste nel vedere quanta gente ci casca: e in questo senso, direi che è riuscito piuttosto bene. L'autore della burla si sta sicuramente sbellicando dalle risate man mano che il suo appello viene inoltrato e diffuso come autentico anche tramite i blog.
Si potrebbe anche pensare a una forma di marketing virale, che induce gli utenti a inoltrare volontariamente un messaggio contenente il nome dell'azienda da promuovere, ma è improbabile che si tratti di una strategia partorita dal gruppo Ikea, la cui immagine è strenuamente improntata alla rassicurazione e alla solidità della famiglia.
A proposito: se vi siete mai chiesti da dove vengono e con quale criterio vengono scelti i nomi dei prodotti dell'Ikea, fonte a volte di umorismo involontario (come nell'immagine del carrello "Fartfull" mostrata nella versione blog di quest'articolo, il cui nome non è lusinghiero se consultate "fart" e "full" in un dizionario d'inglese), c'è un articolo della rivista tedesca Stern che lo spiega:
http://www.stern.de/wirtschaft/unternehmen/index.html? eid=504885&id=506948&nv=ex_rt
I germanorefrattari possono consultare il blog di Tao per una sintesi dell'articolo:
http://tao.splinder.com/1062753228#567516
__Ci vediamo a Roma giovedì 16?__
Giovedì prossimo (16 marzo 2006) sarò a Roma per una registrazione a Rai Explora. Arrivo a Fiumicino alle 8.30, ma la registrazione è a metà pomeriggio, per cui ho la mattinata e il pranzo liberi. Se avete voglia di organizzare qualcosa, anche semplicemente una buona mangiata insieme, sono a vostra disposizione: contattatemi via e-mail o per telefono.
__Il mio monitor è più grande del tuo. Un pochino: Quake a 10240x3072__
Non sono un appassionato di videogiochi, ma potrei fare un'eccezione per un'installazione come quella mostrata in questo articolo nel mio blog:
http://attivissimo.blogspot.com/2006/03/quake-10240x3072.html
Sono ventiquattro monitor LCD coordinati in modo da visualizzare Quake 3 a 10240x3072 pixel. Avete letto bene, non è un errore di battitura.
Non è l'installazione di un maniaco del computer, ma un impianto realizzato a scopo dimostrativo presso la Virginia Polytechnic Institute and State University:
http://www.vt.edu/
Non scandalizzatevi: lo usano anche per altre cose oltre che per giocare. Ne trovate altre foto, compresa la notevole parte "dietro le quinte", presso l'articolo completo che lo riguarda (in inglese):
http://plastk.net/blog/index.php?title=quake_3&more=1&c=1&tb=1&pb=1
Per le malelingue che dicono che chi usa Linux non può videogiocarci, vale la pena di notare che l'impianto mostrato qui sopra è basato su dodici server Linux (due monitor per ciascun server) che usano Distributed Multihead X (DMX) e Chromium.
__Il virus KamaSutra/Nyxem è ancora in giro, stavolta confezionato anche per Mac__
Questo articolo vi arriva grazie alle gentili donazioni di "orlin" e "danicarrer".
Il virus denominato familiarmente Kama Sutra ma noto formalmente con vari nomi (per esempio Nyxem, Mywife e Blackmal), quello che ha causato molto allarme ai primi di febbraio 2006, è ancora in circolazione. Stavolta sembra che circoli in una versione pensata per coinvolgere gli utenti Mac, ma in realtà praticamente inoffensiva per chi usa il sistema operativo Apple.
Da un paio di giorni, infatti, ricevo sulla mia casella Gmail vari messaggi col mittente falsificato (il mittente apparente sarei infatti io!) con titoli inglesi come Fw: Sexy o I:Photo, Fw:SeX.mpg, Funny e simili. L'apparenza è talvolta quella di un messaggio difettoso, che dovrebbe contenere delle foto ma che non viene visualizzato correttamente. Allegato al messaggio c'è un file, il cui nome termina con estensioni come BHX, MIM, UU o HQX, che se inviato all'analisi online di Kaspersky risulta essere il virus Nyxem.e, quello che ha fatto tanto danno al Comune di Milano.
Il virus ha effetto soltanto su Windows, ma queste estensioni sono tipiche dei file compressi usati in ambiente Mac, anche se sono leggibili da molti programmi di scompattamento per Windows e altri sistemi operativi. La cosa curiosa è che non mi risulta che queste estensioni venissero usate da Kama Sutra durante la sua prima ondata.
Un'altra cosa interessante è l'origine del virus: stando agli header del messaggio che trasporta l'infezione, si tratta di un utente Interbusiness italiano.
Received: from pella (host142-202.pool8263.interbusiness.it [82.63.202.142]) by mx.gmail.com with SMTP id e15si1212399qbe.2006.03.12.00.06.38; Sun, 12 Mar 2006 00:06:47 -0800 (PST)
Questo indica che ci sono ancora computer infetti da Kama Sutra che nessuno si prende la briga di pulire, contribuendo a mantenere attivo il rischio d'infezione. Se qualcuno conosce questo "pella" o è in grado di risalire all'ubicazione dell'indirizzo IP indicato negli header, sarebbe carino avvisare l'utente del suo problema. Io ho già avvisato l'Abuse di Interbusiness, ma ho molti dubbi sulla sua efficienza.
Nel frattempo, a proposito di Kama Sutra e Comune di Milano, segnalo la sintesi dell'audizione redatta da Lele Rozza e Valerio Ravaglia di Attivazione.org. Spero di poterne parlare anch'io nei prossimi giorni:
http://www.attivazione.org/wp/?p=110
Dalla sintesi di Lele e Valerio, che contiene molte informazioni tanto utili quando deprimenti, cito in particolare questa frase, che andrebbe messa in cima alla lista delle cose da spiegare a chi non ha ancora capito i vantaggi di sicurezza delle soluzioni alternative a Windows:
"...se in un sistema Windows la probabilità di incorrere in un virus è omologabile a quella che un bimbo milanese in età scolare prenda l’influenza a gennaio - con buona pace del pm10 - la possibilità di incappare in un virus per Linux è omologabile a quella che lo stesso bimbo prenda la lebbra o la peste bubbonica, malattie fortunatamente debellate ormai da anni."
Meditate, gente, meditate.
Ciao da Paolo.
-.-.-.-.-.-.-.-.-.-.-.-.-.-.-.-.-.-.-.-.-.-.-.-.-.-.- (C) 2006 by Paolo Attivissimo (www.attivissimo.net).
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