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Inserito il - 13/01/2006 : 14:40:20
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Thunderbird 1.5; Doppia chiocciola in Libero; Doctorow e Sony
by Paolo Attivissimo
__Arriva Thunderbird 1.5, con aggiornamenti automatici e rivelatore di truffe__
http://attivissimo.blogspot.com/2006/01/tbird.html
E' pronta la versione 1.5 di Thunderbird, programma gratuito e libero per la gestione della posta elettronica. Rispetto alle versioni precedenti, questa introduce molte novità di rilievo: segnalo in particolare la notifica della disponibilità di versioni aggiornate del programma, che consente di aggiornare Thunderbird senza reinstallarlo, e un sistema che avvisa l'utente se un e-mail contiene gli ingredienti nascosti tipici delle truffe di tipo phishing.
Thunderbird 1.5 offre anche il controllo ortografico in tempo reale, gestisce meglio l'RSS, consente di cancellare gli allegati dai messaggi, supporta il podcasting e Google Maps, e il filtro antispam, già buono in partenza, è stato potenziato. Le bozze dei messaggi vengono salvate automaticamente, così non si perdono in caso di crash del programma o del sistema operativo. E' decisamente l'alternativa consigliata a chi usa il vulnerabile Microsoft Outlook.
Thunderbird 1.5 è disponibile subito in inglese e in moltissime altre lingue in edizioni per Windows, Mac e Linux. Le edizioni italiane sono scaricabili presso Mozillaitalia.org, dove trovate badilate di consigli e trucchi sull'uso di questo programma e dei suoi fratelli Firefox e Mozilla.
http://www.mozilla.com/thunderbird/
http://www.mozillaitalia.org/archive/index.php#p3
__Utenti di Libero.it, occhio alla doppia chiocciolina__
http://attivissimo.blogspot.com/2006/01/chiocciolibera.html
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E' successo qualcosa di insolito a tutti gli utenti di Libero.it: grosso modo da fine ottobre 2005, nei messaggi che ricevo da loro la chiocciolina nell'indirizzo è raddoppiata, e lo è anche il punto fra "libero" e "it". Capita anche a voi?
Non credo che la cosa causi errori di comunicazione, ma penso sia comunque prudente segnalarla.
Per esempio, il mio programma di posta (Mail 2.0) visualizza l'indirizzo dei mittenti di Libero.it in questo modo:
"pippo@@libero..it"
Se gli chiedo di mostrarmi il formato originale del messaggio, ottengo questo:
Content-Type: text/plain; charset=iso-8859-1 Content-Transfer-Encoding: quoted-printable From: "pippo@libero.it" To: "topone"
Se il nome utente contiene un punto, anche quel punto è prefissato da una barra rovescia:
Content-Type: text/plain; charset=iso-8859-1 Content-Transfer-Encoding: quoted-printable From: "mario.rossi@libero.it" To: "Paolo Attivissimo"
Secondo un test informale fatto con l'aiuto di un lettore (grazie spalvieri), il problema dipende dall'uso del portale di Libero per inviare e-mail: quando lo si usa, l'e-mail in uscita ha questo curioso comportamento. Quando si usa invece un programma di posta sul proprio computer, il comportamento non si manifesta. Forse dipende dal modo in cui Libero definisce automaticamente il nome utente (la parte facoltativa, come in "Cesira Pacchioni <cesira.pacchioni@libero.it>") quando ci si registra su Libero la prima volta.
Il lettore ha aggiornato il proprio nome di mittente sul portale di Libero, e i simboli doppi sono scomparsi. Provate e ditemi cosa succede.
__Cory Doctorow parla del caso Sony XCP__
http://attivissimo.blogspot.com/2006/01/cory-e-sony.html
Questo articolo vi arriva grazie alle gentili donazioni di "yellowskies", "a.cuman" e "natasha61".
Dopo il mio articolo sulla pena lievissima ricevuta da Sony per il disastro dell'anticopia infettante XCP,
http://attivissimo.blogspot.com/2006/01/virusony.html
un lettore, stefano, ha contattato Cory Doctorow, celebre e seguitissimo blogger di BoingBoing
http://www.boingboing.net/
che segue il caso Sony dai suoi inizi, chiedendogli un parere in merito.
Doctorow gli ha mandato una risposta molto articolata, che Stefano ha messo nei commenti al mio articolo nell'originale inglese e riporto qui tradotta con un paio di miei commenti (quelli fra parentesi quadre). Eccola qui: è una traduzione spiccia, se trovate refusi, segnalatemeli.
***** INIZIO TRADUZIONE *******
Ciao Stefano!
Credo tu abbia frainteso la natura di questo accordo stragiudiziale.
Sony ha varie azioni legali pendenti nei suoi confronti (compresa una in Italia!) [Cory si riferisce all'esposto di ALCEI, che però è appunto soltanto un esposto, non una vera causa legale -- Paolo] Ci sono class action avviate da consumatori, azioni legali avviate da singole persone, e azioni legali avviate a livello statale, come quella in Texas, oltre ad azioni legali paragonabili al di fuori degli Stati Uniti (Italia, Irlanda, e tre provincie del Canada).
In realtà l'accordo stragiudiziale che citi è puttiosto buono. E' un accordo derivante da una class action avviata dai consumatori che riguarda i rimedi dovuti da Sony ai propri clienti per aver fornito loro prodotti ingannevoli e difettosi: è tenuta a sostituire tali prodotti con prodotti funzionanti, pagare una multa a ciascun cliente, riparare ogni eventuale danno cagionato (tramite i programmi di disinstallazione) e promettere di non farlo più in futuro.
[Credo sarà difficile che Sony ripari i danni cagionati a chi si è trovato con un bello schermo blu, ha dovuto formattare il PC per poterci lavorare o si è fatto infettare perché Sony ha aperto la falla nel suo computer. Per queste cose non basta certo un programma di disinstallazione. E come farà Sony a pagare la multa a ogni cliente? Come rintraccerà coloro che hanno comperato il CD infetto? Quanti di coloro che sono stati infetti si prenderanno la briga di fare richiesta di risarcimento per sette dollari e cinquanta, ammesso che vengano a sapere di questa possibilità? -- Paolo]
E' un segnale piuttosto forte da inviare a qualsiasi azienda che stia pensando di mettere del DRM [sistemi anticopia] nei propri CD: se inganni i tuoi clienti per indurli ad installare del DRM (e a pensarci bene, come altro puoi convincerli a installare del DRM, nessuno lo desidera fare volontariamente), sarai obbligato dal tribunale ad aiutarli a rimuovere il DRM, a fornire CD senza DRM, e a pagare in totale milioni di dollari di multe.
Ma questo è soltanto l'inizio dei guai di Sony.
Come ho riferito, gli americani che non sono soddisfatti di questo rimedio possono rifiutare l'accordo e avviare una class action separata contro Sony (per esempio, una classe di utenti che hanno perso dati o si sono visti danneggiare il computer da parte del rootkit) [appunto: per chi è stato danneggiato seriamente non c'è ancora alcun indennizzo e questo accordo è inefficace -- Paolo] oppure presentare migliaia di reclami singoli contro Sony. Sono sicuro che ne vedremo molti anche di questi.
Ma aspetta: c'è dell'altro. Questi sono soltanto i risarcimenti civili che spettano ai clienti di Sony. Una volta saldati, restano ulteriori risarcimenti che l'Attorney General (procuratore generale) dello stato chiederà per conto della collettività. Anche questi potrebbero ammontare a milioni di dollari e potrebbero includere ulteriori ingiunzioni a limitare le azioni future di Sony.
Una volta risolti i risarcimenti civili, ci sono le sanzioni *penali*. Anche se la cosa non è ancora stata definita completamente, c'è sicuramente ragione di ritenere che Sony abbia violato il Computer Fraud and Abuse Act, e questo potrebbe portare a ulteriori multe e sanzioni contro Sony.
E tutto questo solo negli Stati Uniti. In Canada, Irlanda e Italia ci sono da considerare class action, cause civili e reclami individuali distinti, e ci sono le sanzioni penali (per esempio sulla base delle leggi sulla tutela dei dati).
In sintesi, il guaio in cui si trova Sony a seguito dell'accordo sulla class action è soltanto l'inizio della punizione che dovrà affrontare per avere distribuito CD anticopia, non la fine.
Spero questo chiarisca le cose!
Cory
***** FINE TRADUZIONE ****
Cory è sicuramente un ottimista, oppure ha una grandissima fiducia nel sistema legale statunitense. Vorrei poter dire di avere altrettanta fiducia, sia verso quello USA (ricorderete quanto furono ridicole e inefficaci le sanzioni contro Microsoft a seguito della causa antitrust), sia verso quello italiano. Ma non voglio fare il pessimista a tutti i costi: aspettiamo, speriamo e vediamo che succede.
Nel frattempo, da parte mia Sony può scordarsi di avermi mai più come cliente.
Ciao da Paolo.
-.-.-.-.-.-.-.-.-.-.-.-.-.-.-.-.-.-.-.-.-.-.-.-.-.-.- (C) 2006 by Paolo Attivissimo (www.attivissimo.net).
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