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Inserito il - 14/09/2005 : 11:43:28
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L’Hard Disk del futuro
a cura del CNR
L'Istituto di struttura della materia del Consiglio nazionale delle ricerche ha coordinato il progetto Hidemar, candidato al prestigioso premio Descartes per il disegno e il prototipo di un disco rigido di densità doppia di quelli attuali. Una vittoria per la ricerca europea, in un settore dominato da americani e giapponesi. La strada degli hard disk del futuro è aperta.
Un disco rigido di nuova generazione, con una densità doppia a quella dei più recenti hard disk. È grazie a questo risultato che il progetto europeo “Self assembled nanoparticles and nanopatterned arrays for high density magnetorecording” (Hidemar), coordinato da Dino Fiorani dell'Istituto di struttura della materia del Cnr, è stato selezionato per il prestigioso premio René Descartes, assegnato ogni anno a progetti di ricerca collaborativa che, in Europa, hanno ottenuto risultati scientifici e tecnologici di eccellenza.
Hidemar, l’unico progetto candidato con coordinamento italiano, ha portato alla progettazione e alla realizzazione a livello prototipale di un disco basato su un mezzo magnetico patterned, costituito cioè da una struttura ordinata e regolare di nanodots magnetici ottenuta mediante tecniche nanolitografiche, alternativa ai mezzi magnetici convenzionali costituiti da film continui. Su un settore di tale disco è stata ottenuta una densità di 208 Gdot/in2 (un Giga equivale a un miliardo), pari a due volte quella dei più avanzati dischi commerciali.
I mezzi magnetici patterned sono considerati la tecnologia dei futuri hard disk, in quanto offrono densità potenziali dell’ordine dei Tbit/in2 (un Tera è pari a mille miliardi), cioè decine di volte più densi degli attuali e con migliori garanzie di conservazione dei dati immagazzinati. Lo sfruttamento tecnologico del know-how del progetto è già operativo in quanto l’industria Unaxis-Balzers, leader nella fabbricazione di apparati di produzione di hard disk, sta introducendo nel disegno dei suoi nuovi macchinari la tecnologia sviluppata all’interno del progetto.
Nonostante le maggiori ditte del settore, americane e giapponesi, stiano investendo da anni notevoli risorse sui dischi magnetici patterned, non sono stati ancora annunciati prototipi di laboratorio con densità così elevate. L’attività svolta da Hidemar ha fornito quindi un contributo scientifico-tecnologico altamente competitivo, risultato significativo di quel coordinamento tra enti di ricerca ed industrie nel campo scientifico e tecnologico che è indispensabile per lo sviluppo competitivo dell’Unione Europea. Il progetto ha coordinato l’attività di sei istituzioni di ricerca (il nostro Ism-Cnr, Cnrs-Francia, Csic-Spagna, Université Pierre et Marie Curie-Francia, Università di Vienna, Ncsr “D”-Grecia) e due industrie (ST-Microelectronics e Unaxis Balzers-Liechtenstein), di sei paesi europei.
I nomi dei cinque progetti vincitori del premio Descartes verranno annunciati ufficialmente a Londra il 2 e 3 dicembre 2005, presso la sede della Royal Society. I finalisti e i vincitori si divideranno un premio finanziario di 1.150.000 Euro.
Scheda
Che cosa: progetto Hidemar candidato al Premio Descartes Chi: Istituto di Struttura della Materia del Cnr Per informazioni: dr. Dino Fiorani, dirigente di ricerca, Ism-Cnr Phone: +39 06-90672553 Mobil: +39 329-4013986 E-mail: dino.fiorani@ism.cnr.it
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