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Inserito il - 10/05/2005 : 11:25:24
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Elettrosmog. Radio Vaticana: condannati i due responsabili. L'emittente: una sentenza ingiustificata
http://www.rainews24.it/Notizia.asp?NewsID=54280
Roma, 10 maggio 2005
Radio Vaticana ha annunciato che ricorrerà in appello contro la sentenza con la quale Padre Pasquale Borgomeo, direttore generale dell'emittente, e il cardinale Roberto Tucci, presidente del comitato di gestione, sono stati condannati ia dieci giorni di reclusione per aver causato inquinamento elettromagnetico nella zona di Cesano, a nord di Roma. Ora i comitati e le associazioni di zona chiedono la rimozione degli impianti di trasmissione. Il caso scoppia clamoroso nel corso del 2001 quando l'attività del Centro Trasmittente della Radio Vaticana situato a Santa Maria di Galeria, a Nord di Roma, diventa oggetto di vivaci polemiche "a nostro avviso del tutto ingiustificate", scrive la direzione dell'emittente ricordando gli antefatti che hanno condotto alla decisione giudiziaria di oggi. Il contenzioso verteva sull'osservanza delle nuove normative italiane sulle emissioni elettromagnetiche. Inizialmente il caso fu affrontato nel quadro delle trattative fra Italia e Santa Sede attraverso una apposita Commissione bilaterale. Ma alcune associazioni ambientaliste, comitati e persone residenti nella zona, stanchi dei disturbi e delle interferenze denunciate, riuscirono ugualmente a portare la Radio in Tribunale con l'accusa di aver diffuso "radiazioni elettromagnetiche". Il reato contestato ai dirigenti della Radio - tra cui un cardinale - era di "getto pericoloso di cose", in violazione all'art. 674 del Codice Penale. In una prima fase il Giudice dichiarò di non dover procedere per difetto di giurisdizione, in forza del Trattato Lateranense, riconoscendo la Radio Vaticana come Ente Centrale della Chiesa Cattolica. Ma una successiva sentenza della Cassazione, nel 2003, non accoglieva tale interpretazione, e rinviava la causa al Tribunale. Il 23 ottobre 2003 si apriva quindi una nuova fase del processo, durata un anno e mezzo, che dopo numerose udienze è giunta a conclusione con la sentenza di ieri.
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ELETTROSMOG: RADIO VATICANA, CONDANNATI DUE RESPONSABILI
http://194.244.5.199/main/notizie/fdg/200505091725198413/200505091725198413.html ROMA - Dieci giorni di arresto con sospensione condizionale della pena per due responsabili di Radio Vaticana. E' una sentenza storica quella emessa oggi pomeriggio a Roma sul presunto inquinamento elettromagnetico prodotto dall'emittente della Santa Sede il cui segnale e' irradiato da Santa Maria di Galeria, a pochi passi da Cesano (nord della capitale).
Getto pericoloso di cose. Questo il reato, previsto dall'articolo 674 del codice penale e punito con l'arresto fino a un mese o l'ammenda fino a 200 euro, per il quale sono stati ritenuti responsabili padre Pasquale Borgomeo, direttore generale di Radio Vaticana, e, ma limitatamente al 2000, il cardinale Roberto Tucci, presidente del comitato di gestione. Assolto, per non aver commesso il fatto, Costantino Pacifici, uno dei responsabili tecnici dell'emittente.
Una sentenza, quella emessa dal giudice Laura Martoni, che ha fatto esultare alcuni cittadini di Cesano presenti in aula. ''Siamo soddisfatti per questa sentenza. Almeno in questa situazione e' stata fatta giustizia per gli abitanti di Roma Nord'', ha detto Raffaele Capone, presidente del coordinamento del Comitato Roma Nord.
Accolte, anche se solo parzialmente, le richieste dei pm Gianfranco Amendola e Stefano Pesci che avevano sollecitato la condanna dei tre imputati a 15 giorni di arresto con la sospensione condizionale subordinata alla eliminazione della situazione di pericolo e al risarcimento dei danni alle parti lese. Danni che, il giudice Martoni, ha disposto che siano liquidati in sede civile, mentre e' gia' stato accordato alle parti costituite in giudizio il risarcimento delle spese processuali. I difensori degli imputati condannati impugneranno la sentenza.
La Direzione di Radio Vaticana ha espresso ''rincrescimento per il fatto che le sue posizioni non siano state riconosciute valide e accolte dal Tribunale'', nella vicenda legato al presunto inquinamento elettromagnetico. Pur ''apprezzando l'assoluzione di uno degli imputati'', Radio Vaticana ''si riserva di impugnare in sede di appello una sentenza che ritiene chiaramente ingiustificata sia per considerazioni di diritto, sia per motivi di fatto''.
La decisione di oggi e' arrivata a sei anni dall'apertura dell'inchiesta. Citofoni, lampadari e altri elettrodomestici che si trasformavano in duplicatori del segnale di Radio Vaticana, conversazioni telefoniche scandite dalle recite del rosario. Queste le molestie denunciate nel 1999 dai residenti di Cesano alle quali, successivamente, si aggiunsero anche denunce per malattie provocate dal superamento dei limiti di emissione delle onde elettromagnetiche. Citati a giudizio diretto nel luglio 2000, gli imputati ottennero il 19 febbraio 2002 la sospensione del processo per un difetto di giurisdizione legato a questioni di procedibilita' disciplinate dai patti Lateranensi del 1929. Fu la Cassazione a dirimere la matassa giurisdizionale con una sentenza (aprile 2003) che riconosceva la competenza italiana a giudicare i fatti.
Sul presunto inquinamento elettromagnetico a nord della capitale, la procura di Roma ha da tempo aperto un altro fascicolo nel quale, sulla base di altre denunce, si ipotizza il reato di omicidio colposo. Recentemente, lo stesso procuratore aggiunto Amendola ha chiesto dal gip Zaira Secchi di far svolgere, tramite incidente probatorio, una perizia per accertare se sia possibile stabilire l'eventuale sussistenza di nesso causale tra l'emissione di onde elettromagnetiche e l'incremento di tumori e leucemie a Cesano e La Storta, localita' vicine alle aree in cui si trovano, oltre agli impianti di radio Vaticana, un sito radar della Marina.
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