admin
Webmaster
    

Regione: Italy
Prov.: Pisa
Città: Capannoli
24851 Messaggi |
Inserito il - 12/07/2004 : 10:55:21
|
The body electric...
di: Alessio Mannucci - Ecplanet.net
Utilizzare il corpo umano per trasmettere informazioni elettriche: Bill Gates brevetta THE BODY ELECTRIC...
Exquisite senses, life-lit eyes, pluck, volition, Flakes of breast-muscle, pliant back-bone and neck, flesh not flabby, good-sized arms and legs, And wonders within there yet.
I SING the Body Electric; The armies of those I love engirth me, and I engirth them; They will not let me off till I go with them, respond to them, And discorrupt them, and charge them full with the charge of the Soul.
(Walt Whitman, Leaves of Grass, 1900)
La Microsoft di Bill Gates ha brevettato il corpo umano, un “apparato per trasmettere corrente elettrica e dati”, come si legge nella licenza numero 6.754.472 concessa il 22 giugno scorso dal Patent and Trademark Office americano, disponibile su Internet all'indirizzo http://patft.uspto.gov/
Sfruttare la conducibilità elettrica del corpo umano per fare delle nostre membra un mezzo attraverso cui trasmettere dati. Lo scopo è di trasformare il corpo umano in una sorta di bus di comunicazione a cui collegare, attraverso degli elettrodi, uno o più dispositivi che possono attingere ad un'unica fonte di alimentazione, come una batteria.
Ecco come funzionerebbe il modello cyborg “Personal Area Network” di proprietà Microsoft: indosserà un microfono sul polso destro, come fosse un orologio; su quello sinistro un micro-display; all'orecchio un auricolare, sull'avambraccio calzerà una mini-tastiera. Successivamente potrà digitare (o scrivere con una penna ottica) direttamente sulla pelle. Dalla cintura spunteranno un palmare e un cercapersone o il telefonino. Nelle scarpe nasconderà l'alimentatore generale.
Integrazione totale. Qui starebbe la novità. Riuscire a sfruttare le proprietà bioelettriche del corpo umano mediante un sistema computerizzato indossabile, senza fili. Niente onde radio o raggi infrarossi, facilmente disturbabili e intercettabili dai pirati informatici.
Già sono allo studio tutta una serie di “update”: occhiali-video di nuova generazione, uno speciale orecchino per tenere sotto controllo battiti cardiaci e funzionalità organiche; magari collegato direttamente ad un pronto soccorso.
E perché non anche una bella interfaccia neuro-informatica?
L'idea di Microsoft appare interessante come evoluzione del concetto di “wearable computer” (computer indossabile).
Ma non è una novità.
La stessa tecnologia era stata sperimentata con successo e brevettata dall'IBM nel 1996.
La stessa idea era poi stata avanzata circa due anni fa anche dal colosso wireless giapponese NTT DoCoMo che aveva immaginato uno scenario in cui le persone possono autenticarsi e accedere, ad esempio, all'area protetta di un edificio semplicemente toccando una speciale porta o pannello.
Nella visione della DoCoMo, il corpo umano può trasformarsi in un dispositivo di comunicazione a banda larga in cui far passare informazioni associate a impulsi elettrici a velocità notevolissime.
In questo quadro, evidentemente, si potrebbero utilizzare device mobili da tenere a contatto del corpo o comunque in collegamento con il corpo e capaci di “dialogare” con strumenti analoghi a disposizione di altre persone. In un caso del genere si potrebbero far passare informazioni da un device all'altro con una stretta di mano, nel giro di pochi istanti.
Sarebbe per esempio possibile toccare la porta di un edificio “intelligente” per venire riconosciuti, autenticati e autorizzati ad entrare al suo interno. Allo stesso modo si potrebbe accedere a computer e altri device in ambienti ad alta sicurezza, laddove l'identificazione personale è necessaria per l'accesso, oppure essere riconosciuti in un negozio o presso un fornitore alimentare e via dicendo.
La DoCoMo sottolineava anche che al momento si tratta di una tecnologia ancora da sperimentare e che non si può sapere quando e se verrà realizzata effettivamente.
E comunque, siamo alle solite: una innovazione tecnologica pensata solo per scopi commerciali e industriali; presentata come l'ennesima conquista per la libertà individuale (dei “cyborghesi”), in realtà un modo per limitarla, rendendo gli individui succubi della tecnologia sviluppata dalle grandi corporations. Certo, si può dire di tutto della Microsoft, tranne che sia poco intraprendente. Solo nel 2003, il colosso mondiale del software ha depositato oltre 2.000 brevetti. Hanno provato a brevettare anche la tecnica del doppio clic del mouse per lanciare diverse funzioni di programma.
Figuriamoci un pò...
Alessio Mannucci E-mail: hugofolk@ecplanet.com
|
|