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Google, 100 milioni per far cambiare canale a YouTube
Ecco il perchè della decisione di Google di investire 100 milioni di dollari su YouTube per includere nei contenuti del portale video prodotti professionalmente.
Pubblicato: 08/04/2011 10:55 su bitcity.it
Secondo quanto ha rivelato il Wall Street Journal recentemente, Google avrebbe pianificato di spendere fino a 100 milioni di dollari per introdurre contenuti originali "low-cost" ma di stampo professionale, destinati esclusivamente per il pubblico web di YouTube. L'idea di Google sarebbe quella di cercare di competere con broadcast e TV via cavo. Le entrate principali saranno garantite dalla pubblicità online.
Il giornale statunitense continua affermando che Google sarebbe anche alla ricerca di modi per introdurre contenuti musicali, servizi televisivi e film in streaming. Se queste voci si rivelassero come vere, le modifiche pianificate da Google per YouTube potrebbero rappresentare una tappa fondamentale, e una sorta di rivoluzione, per il celebre portale web, che ha costruito il suo successo come aggregatore di video creati in modo "amatoriale" e caricati dagli utenti. Bisogna però specificare che al momento sulla piattaforma web esiste già un sacco di materiale "professionale", per lo più video musicali o spezzoni di programmi televisivi.
La strategia di Google non è nuova negli annali della storia del web. Ogni anno Microsoft riscopre l'idea che il ricorso a contenuti originali potrebbero aiutare il traffico di MSN, tenendo gli utenti più a lungo sulle pagine del sito Microsoft. Se si esamina la storia di YouTube, si scopre come il portale di videosharing più famoso del web sia stato sottoposto a continue modifiche sia per quanto riguarda i contenuti presenti sul portale sia per quanto riguarda la pubblicità.
Ecco un'istantanea della storia di YouTube:
Ottobre 2006 - Google acquista un sito web di video online in rapida crescita, YouTube, per un prezzo che raggiunge più di 1,7 miliardi di dollari. Google definisce l'affare come "il prossimo passo nell'evoluzione di Internet". Allora, YouTube aveva 67 dipendenti e video visualizzati più di 100 milioni di volte al giorno. Ora, YouTube ha più di 110 milioni di visitatori unici al mese negli Stati Uniti, secondo comScore, ed i suoi video sono visti più di 2 miliardi di volte al giorno.
Estate 2007- Google inizia a introdurre i primi spot su YouTube, cercando di rispondere alle domande su come monetizzare l'acquisto di YouTube. I primi banner sono semitrasparenti e compaiono in basso durante la visione dei video.
2007- A causa della presenza di film pirata e programmi TV su YouTube, Viacom - proprietario degli studi cinematografici Paramount e dei canali MTV e Comedy Central - citò in giudizio YouTube per1 miliardo di dollari. Viacom lo scorso anno ha perso la causa. Il giudice ha affermato che YouTube si dovrà impegnare a rimuovere ogni video su richiesta dei detentori del copyright.
2008- Sebbene l'allora CEO di Google Eric Schmidt avesse affermato di "non essere un grande fan della modalità pubblicitaria pre-roll", cioè quegli spot posti prima dell'inizio dei video, questa modalità di advertising viene introdotta nel portale.
Aprile 2009 - YouTube e l'etichetta musicale Vivendi Universal annunciano uno sforzo per lanciare un nuovo servizio di video musicali. Il suo nome è Vevo, segno palese che YouTube vuole ricucire i rapporti con le aziende di musica, stanche dei contenuti musicali video pubblicati senza permesso sul portale. Vevo è stato il 18° sito più popolare negli Stati Uniti nel mese di febbraio, secondo comScore, con 54 milioni di visitatori unici.
Gennaio 2010 - YouTube ha detto che inizierà a testare un nuovo servizio di film in streaming online, entrando in concorrenza con Netflix e Apple.
Marzo 2011- YouTube si impegna ad acquistare Next New Networks, uno studio indipendente che produce video originali low cost. Si tratta del primo indizio della nuova direzione di Google: non solo i video di altri, ma anche la creazione di propri contenuti.
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