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Inserito il - 25/03/2011 : 11:17:31
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Ogni anno in Italia 10mila nuovi malati di parkinson
24 marzo 2011
Sono 200mila i malati di Parkinson in Italia ai quali, ogni anno, si aggiungono tra gli 8 e i 12mila nuovi casi.
La malattia si manifesta generalmente intorno ai sessant'anni, anche se può colpire anche prima dei quaranta e, raramente, prima dei venti. Caratterizzato dalla degenerazione e dalla morte dei neuroni produttori di dopamina, i disturbi del Parkinson diventano evidenti quando il patrimonio neuronale scende al di sotto del 30%, causando tremore, instabilità, rigidità e perdita di equilibrio.
“Il Parkinson - ha affermato il ministro della Salute, Ferruccio Fazio, intervenendo a un convegno su questa patologia in corso a Roma - è un paradigma di come dovrebbero essere trattate alcune malattie sul territorio. Cioè con valutazione multidimensionale, diagnosi con metodologie complesse e sofisticate, terapie. Il Parkinson infatti - ha aggiunto - al contrario di altre malattie neurologiche, ha terapie chirurgiche, stimolazione profonda, cellule staminali, terapie mediche e riabilitazione. Offre quindi l'opportunità di articolare i percorsi diagnostico terapeutici garantendo così la continuità assistenziale”.
Il ministro ha ricordato che il Parkinson, insieme ad altre malattie neurologiche invalidanti, ha trovato un'attenzione particolare all'interno del Piano sanitario nazionale 2011-2013 nel quale è stata sottolineata “l'importanza di un percorso riabilitativo-assistenziale che si articoli soprattutto sul territorio, quindi anche - ha concluso - in condizioni di assistenza domiciliare integrata”.
“l rischio di sviluppare la malattia di Parkinson aumenta con l'età - ha ricordato Cesare Cursi, presidente dell'Osservatorio sanità e salute e promotore del convegno - e di conseguenza l'impatto finanziario sulla salute peggiora con l'invecchiamento della popolazione.
La ricerca scientifica - ha proseguito - ha prodotto importanti risultati che consentono oggi di gestire e controllare meglio l'evolvere di questa patologia che deve essere diagnosticata precocemente al fine di iniziare al più presto il trattamento. Il convegno di oggi - ha spiegato Cursi - ha proprio l'obiettivo di individuare le soluzioni farmacologiche, terapeutiche e assistenziali, prima di tutto sul territorio, più efficaci”.
Fonte: salute.agi.it
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