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Inserito il - 03/01/2011 : 11:10:07
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Anche i Neanderthal mangiavano verdura
Trovati resti di legumi, semi commestibili e datteri
Una ricerca della Washington University, diretta dalla professoressa Amanda Henry e pubblicata su "Proceedings of the National Academy of Sciences"
da NEWSFOOD.com - 28/12/2010
I Neanderthal non erano dediti al consumo esclusivo di carne, come fino ad oggi ritenuto. Tali ominidi apprezzavano anche le verdure, meglio se cotte, che costituivano risorsa importante della loro alimentazione.
Questa la tesi di una ricerca della Washington University (USA), diretta dalla professoressa Amanda Henry e pubblicata su "Proceedings of the National Academy of Sciences" (PNAS).
La squadra della professoressa Henry ha condotto esami su scheletri di Neanderthal rinvenuti nella Cava di Shanidar, in Iraq, e nella Cava di Spy, in Belgio. L'analisi delle dentatura ha rivelato come i soggetti in vita si fossero nutriti di vegetali, come legumi, semi e datteri da palma, Inoltre, alcune particelle di tali alimenti mostravano evidenti tracce di cottura.
Come anticipato, i risultati della Washington University contrastano con l'opinione diffusa che vede i Neanderthal esseri strettamente carnivori, con una preferenza per la carne di cruda.
In ogni caso, rimane insoluta la questione della loro scomparsa: tra le ipotesi più probabili, l'incapacità di far fronte ai mutamenti climatici ed i contrasti (o l'ibridazione) con l'Homo Sapiens.
FONTE: Amanda G. Henry,Alison S. Brooks, and Dolores R. Pipern "Microfossils in calculus demonstrate consumption of plants and cooked foods in Neanderthal diets", Shanidar III, Iraq; Spy I and II, Belgium) PNAS published ahead of print December 27, 2010, doi:10.1073/pnas.1016868108
Matteo Clerici
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Neanderthal, i nostri avi erano onnivori
Il nostro ‘illustre’ antenato già 400mila anni fa aveva imparato a cuocere i vegetali prima di mangiarli.
Lo proverebbe il ritrovamento di frammenti di verdure cotte tra i denti dei resti di alcuni esemplari esaminati da un team di archeologi della George Washington University.
Lo studio, pubblicato su Proceedings of the National Academy of Sciences (Pnas), dimostrerebbe che l’uomo di Neanderthal cucinava sul fuoco verdure, cereali e carne alla stregua dell’homo sapiens. Tesi, che se fosse pienamente confermata, farebbe crollare la radicata teoria che il nostro ‘avo’ di Neanderthal si sia estinto proprio a causa della sua dieta basata sul consumo di animali, vittime anch’essi della glaciazione.
Dalle analisi sui reperti ritrovati in Iraq e nel nord Europa, infatti, si è constatato come questi ‘primitivi’ facessero un largo consumo di piante, soprattutto di quelle selvatiche, tuberi e radici, mentre dai manufatti non sembrano esserci prove che praticassero anche la macinazioni dei cereali e attività agricole.
Si tratta di un’ipotesi rivoluzionaria, dato che finora da tutti i ritrovamenti emergeva l’identikit di un essere carnivoro, affamato di Mammuth e selvaggina, mentre le analisi chimiche hanno sempre escluso che nella sua dieta i prodotti della terra avesse qualche peso rilevante.
Gli uomini di Neanderthal, ricordiamolo, sono vissuti per circa 170.000 anni in diverse parti d’Europa, Asia centrale e Medio Oriente. Poi, 28.000 anni fa se ne persero completamente le tracce e tra le ipotesi della loro estinzione vi è anche quella secondo la quale sia stato un primordiale morbo della ‘mucca pazza’ dovuto al loro cannibalismo a decretarne la fine.
Questa tesi, recentemente avvalorata da studi resi noti da Medical Hypothesis, sembrava ulteriormente rafforzata dal ritrovamento di cadaveri totalmente spolpati, evidente segno, per gli scienziati, di un probabile cannibalismo diffuso tra la specie.
Quanto scoperto in questi giorni alla George Washington University, invece, evidenzierebbe delle abitudini alimentari molto attente fino ad oggi sconosciute e in perfetta contraddizione con quanto ormai dato per assodato circa le abitudini alimentari dei nostri avi.
Marco Notari da newnotizie.it
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CIBO: COTTURA VERDURE DA MANGIARE RISALE A UOMO NEANDERTHAL (ASCA) - Roma, 28 dic - Non hanno giovato al suo aspetto fisico, ma hanno pesato, e non poco, sulla sua evoluzione.
L'uomo di Neanderthal, da tutti dipinto come progenitore dedito esclusivamente alla caccia e ad abbondanti pasti di carne cruda, prediligeva anche i vegetali, meglio se cotti.
La novita' arriva dai prelievi fatti sulle mandibole di alcuni scheletri, rinvenuti e analizzati dagli esperti della Washington University. Tutte le prove accumulate finora avevano sempre escluso che i vegetali avessero un peso importante nella dieta dell'Homo neanderthalensis, vissuto in periodo compreso tra 200mila e 400mila anni fa. La ricerca, pubblicata su Proceedings of the National Academy of Sciences, ha invece individuato granuli di origine vegetale.
Tra le possibili spiegazioni del declino ed estinzione del ramo di Neanderthal i paleontologi hanno indicato spesso la glaciazione e la sparizione di molte specie animali, insieme ad altre ipotesi, come il genocidio o la lenta ibridazione con l'Homo Sapiens.
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