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Inserito il - 06/09/2010 : 10:10:30
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Vogliono brevettare tutto, anche gli animali
02 settembre 2010
CONTINUANO LE RICHIESTE DI BREVETTI MA SI TRATTA DEL MAIALE, DEI BROCCOLI, DEL NORMALE SISTEMA DI COLTIVARE E RACCOGLIERE LE CAROTE COSI COME I CONTADINI FANNO DA SEMPRE. ALLORA, SE MANGIO QUELLA PANCETTA, DIVENTO ANCH'IO PROPRIETA MONSANTO? si chiede un blogger americano.
La Monsanto non vuole brevettare solo il mangime, ma anche il maiale che l'ha mangiato.
La battaglia decisiva in corso è quella del broccolo. La corte d'appello dell'ufficio europeo dei brevetti dovrà decidere, in via definitiva, se revocare o confermare il brevetto che lo stesso ufficio ha già concesso ad una società inglese. Ma il problema è che QUI DI GENETICAMENTE MODIFICATO NON C'E NULLA: I BROCCOLI SONO NORMALISSIMI BROCCOLI.
Il metodo brevettato prevede solo l'incrocio fra broccoli domestici e broccoli selvatici e l'individuazione - attraverso screening genetico - di quelle piante che, dopo l'incrocio, risultano avere una elevata presenza di determinati elementi.
Ruth Tippe di No patents on seeds tiene uno schedario delle richieste presentate all'ufficio europeo dei brevetti di Monsanto. Ce ne sono attualmente 500 pendenti che riguardano in realtà metodi di allevamento e coltivazione assolutamente convenzionali.
In una richiesta presentata da Seminis (una controllata Monsanto) si sollecita il brevetto di metodi di produzione delle carote fra cui:
a) coltivare la pianta fino a maturazione, b) raccogliere le carote dalla pianta.
Secondo i registri di Ruth Tippe questo assalto all'agricoltura tradizionale ha subito una brusca accelerazione negli ultimi anni. Fino al 2005, solo il 5% delle richieste di brevetto nel campo della coltivazione, riguarda metodi convenzionali, di uso normale delle campagne.
PURTROPPO NELLE DIRETTIVE EUROPEE, con una serie di colpi di mano, le multinazionali hanno ottenuto che il brevetto su un processo di produzione di piante o animali si estenda automaticamente anche alle piante e agli animali ottenuti con quel processo e alla loro discendenza.
Fonte: nobiotech-it
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