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 Tenzin Khenrab Rinpoche, un giovane Lama a Milano
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Inserito il - 03/09/2010 : 11:11:20  Mostra Profilo  Rispondi Quotando
Tenzin Khenrab Rinpoche, un giovane Lama a Milano

di Silvia Passini

°°°

Nei giorni dei festeggiamenti del Vesak abbiamo incontrato il Ven.
Maestro Tenzin Khenrab Rinpoche. Ci ha accolto nel centro Ghe Pel
Ling, di cui è diventato recentemente guida spirituale e, bevendo una
tazza di tè, ci ha raccontato la sua esperienza di reincarnazione del
XIII Thamtog.


Che cos’è il Vesak, come si festeggia

La festa del Vesak è una festa buddhista, sicuramente molto importante
per i praticanti. La festa Vesak è un periodo nel quale Buddha ha
compiuto tre azioni: il concepimento, l’illuminazione, la morte.
Durante questo periodo i buddhisti si dedicano di più alla pratica
spirituale cercando per esempio di praticare di più amore e
compassione, la calma mentale e facendo anche le offerte. Ci si
dedica di più alle pratiche spirituali perché producono maggior
effetto. In questo periodo si cerca di seguire un’alimentazione
prevalentemente di tipo vegetariano per evitare i danni verso gli
animali, gli altri esseri e l’ambiente.

E’ la sua prima partecipazione in qualità di guida spirituale
dell’Istituto e il Vesak di quest'anno sarà a Impatto Zero®. Qual è
l’emozione, quali sono le sue aspettative?

Quest’anno è la prima volta che partecipo alla festa del Vesak qui in
Italia perché sono arrivato di recente (ndr. a febbraio 2010).
Partecipo per la prima volta non solo in qualità di maestro
spirituale, ma anche alla prima a Impatto Zero®. Ne sono veramente
felice! La mia aspettativa è sicuramente positiva e ringrazio per
questo progetto, a cui voglio partecipare non solo durante questa
festa Vesak. Lo porterò avanti per il resto della mia vita in altre
attività.

Lei è molto giovane, ha solo 31 anni ed è stato riconosciuto come
reincarnazione del XIII Thamtog. Come è stato riconosciuto?

Io sono nato nel nord dell’India e all’età di 4 anni e mezzo sono
stato riconosciuto come la reincarnazione del XIII Thamtog. Per il
riconoscimento ci sono dei procedimenti un po’complessi: per prima
cosa bisogna stabilire tramite il calcolo astrologico la direzione in
cui andare a cercare il bambino reincarnato; una volta stabilito il
luogo bisogna raccogliere i nomi di tutti i bambini nati in quel
luogo. Successivamente questi bambini vengono esaminati con attenzione
e vengono fatti scegliere loro degli oggetti che appartengono alla
vita precedente e un maestro autorevole come Sua Santità fa una sua
osservazione con la quale riconosce il bambino reincarnato.

Come ha vissuto da bambino questa identificazione? Come l’ha vissuta
la sua famiglia?

Prima ancora che venisse riconosciuta la reincarnazione - avevo appena
tre anni - quando venivano dei monaci a casa e quando poi ripartivano,
volevo sempre andare con loro in monastero. Quando successivamente
sono stato riconosciuto come reincarnazione, ai miei genitori non
dispiaceva molto perché comunque il proprio bambino riconosciuto come
reincarnazione è una grande speranza affinché possa essere di grande
beneficio in futuro, per cui hanno accettato. Io avevo questo grande
desiderio di andare in monastero, quindi non mi è dispiaciuto di
lasciare il paese e la famiglia. Mi ha accompagnato il mio papà al
monastero e il giorno dopo è partito senza avvisarmi perché
probabilmente pensava che se mi avesse avvisato della sua partenza io
mi sarei dispiaciuto. La mattina successiva, quando mi sono svegliato
e ho chiesto dov’era mio padre, il mio attendente maestro mi ha detto
che era già partito e io mi sono riaddormentato tranquillamente. E’
stato tutto molto naturale.

Ora lei vive a Milano, nell’Istituto Ghe Pel Ling, di cui è guida
spirituale. Come si trova in questa città e con i suoi ritmi?

Sicuramente benché reincarnato, sono sempre un essere umano. E’
normale che se uno si trova in un ambiente confusionario questo
condiziona un po’anche lo stato mentale. Però il centro è situato in
una zona di Milano (ndr. l’Istituto si trova in Via Euclide, 17)
relativamente tranquilla. In più l’attività che io svolgo qui è
principalmente l’insegnamento, la meditazione e gli esercizi che
servono sempre per calmare la mente. Per cui dal punto di vista di un
praticante, dove c’è la confusione ha maggior importanza praticare. Io
da bambino sono cresciuto in monastero, in un ambiente estremamente
tranquillo. Arrivato qui, dove l’ambiente non è perfettamente uguale,
grazie al tipo di conoscenza e grazie all’impegno che metto nel
praticare, l’ambiente, per quanta confusione possa esserci, non mi
condiziona più di tanto.

Sta quindi imparando a conoscere la società e la cultura italiana. A
questo proposito, parlando di cucina italiana, che cosa le piace?
Quali sono i cibi che preferisce?

Il mio piatto preferito sono sicuramente gli spaghetti. Già quando ero
in India nel monastero ho chiesto ad alcuni amici qui in Italia di
portarmi un po’di spaghetti. Arrivando qui ho potuto finalmente
mangiarli nella maniera giusta!

Quali sono le caratteristiche che pensa manchino nella società
occidentale? Cosa suggerisce per raggiungerle?

Ogni popolo sicuramente ha i suoi vizi e le sue virtù. I vizi
dell’Occidente potrebbero essere dovuti all’eccesso di consumo.
L’eccesso di consumo potrebbe essere estremamente dannoso per
l’ambiente. Bisogna fare estremamente attenzione al consumo e al
desiderio, perciò bisogna proteggere la propria mente, bisogna
familiarizzare la contentezza mentale. Esiste una forte relazione tra
lo stato mentale umano, l’azione umana e l’ambiente. L’azione umana
cade sull’ambiente, ma l’azione umana parte dalla mente umana ed è
estremamente importante mantenerla calma. Io invito a proteggere la
propria mente dall’eccessivo desiderio.

Qual è il suo suggerimento per rispettare l’ambiente?

Ci sono due livelli, uno organizzativo, uno individuale. A livello di
organizzazione, cito il vostro esempio, che portate avanti il progetto
Impatto Zero® a cui rinnovo l’invito a proseguire nei suoi intenti.
Però ogni essere a livello individuale deve prendere coscienza, senso
di responsabilità delle proprie azioni e dei propri consumi che
producono effetti sull’ambiente. Ricordo di aver sentito che in
America c’è stata una ricerca sull’atteggiamento umano nei confronti
della natura, delle piante. Hanno coltivato due piante nello stesso
luogo e hanno mostrato differenti atteggiamenti: una pianta è sempre
stata accudita bene, a lei hanno sempre parlato, anche con la voce, in
maniera calma; all’altra pianta invece è sempre stato mostrato odio, è
sempre stata sgridata. Il risultato è che la pianta alla quale è stato
espresso amore cresceva meglio. Questo indica che ogni individuo ha
responsabilità diretta verso l’ambiente e verso la natura, per cui è
molto importante che non solo il livello organizzazione, ma anche il
livello individuale assuma coscienza, senso di responsabilità e
rispetto verso l’ambiente.

Cos’è per lei la felicità? Come si può raggiungere?

La felicità è una semplice sensazione mentale. Quando uno è contento
non desidera più e la mente è felice. La maggior parte delle persone
pensa invece che la felicità è qualcosa che si può ottenere tramite
qualcosa di esterno. Questo non è vero perché i sensi e i piaceri dei
sensi sono momentanei e non durano nel tempo: per questo gli esseri
umani continuano a cercare qualcosa dall’esterno, ma non riescono mai
a realizzare perché non hanno capito che la felicità in realtà è solo
un modo di pensare. Desiderare meno, accontentarsi di più, stare
calmi, questi sono esempi di felicità! La mente senza preoccupazioni è
una mente felice: questo è un esempio di felicità!

A cosa le fanno pensare queste parole?

Saggezza

Non è tanto avere accumulato esperienza, ma per me è capire la verità
ultima delle cose. Gli errori che commettiamo sono dovuti alla
mancanza della comprensione della verità ultima. Sviluppando la
saggezza ci proteggiamo dal commettere tanti errori.

Energia

Ogni cosa ha una propria energia: ogni natura, ogni pianta ha una sua
energia, ogni essere umano ha una sua energia. La parola ‘energia’
indica anche una potenzialità che serve per evolvere. Ogni essere
umano ha nella mente l’energia detta ‘impronta’, noi la chiamiamo
anche Kharma, qualcosa accumulato precedentemente. Questa energia
potrà essere positiva o negativa.

Crescita

Questa parola mi fa subito ricordare due cose: la crescita esteriore,
quindi lo sviluppo materiale e tecnologico e la crescita interiore,
spirituale. Sicuramente tutte e due sono importanti. La crescita
tecnologica nel settore della medicina per curare, la crescita
interiore a livello mentale di ogni individuo con la calma mentale,
buon cuore, amore, compassione, molto importante

Pazienza

E' una qualità molto importante perché aiuta a vivere serenamente,
aiuta la mente a rimanere calma. L’opposto della pazienza è la rabbia,
quell’agitazione che non tollera alcune situazioni. Ma la rabbia
mentale è dovuta alle incomprensioni. Quando si dice di praticare la
pazienza significa avere la comprensione della situazione, della
persona, dell’oggetto che ci fa apparentemente arrabbiare. L’odio e la
rabbia mentale sono la conseguenza di una incomprensione o di una
comprensione errata della situazione. Non è facile praticare la
pazienza. In realtà le situazioni negative sono delle false apparenze,
proiezioni mentali illusorie che non esistono. Bisognerebbe capire
dove stiamo sbagliando. La pazienza è calma mentale.

Amicizia

Ci sono due tipi di amicizia. Possiamo parlare di amicizia virtuosa o
non virtuosa. Noi abbiamo bisogno di quegli amici che quando siamo in
difficoltà e quando stiamo per fare qualcosa di sbagliato ci
proteggono dal commettere qualcosa di non virtuoso e ci indicano la
strada virtuosa.

Cultura

E' collegata alla storia, ma anche abitudini di un popolo. La cultura
legata alla storia di una nazione è da conservare e proteggere.

°°°

Si ringrazia la gentile disponibilità del Sig. Norbu per la traduzione
dal tibetano.




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