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 Droghe: individuate altre 6 "smart drugs"
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Inserito il - 23/07/2010 : 09:34:13  Mostra Profilo  Rispondi Quotando
Droghe: individuate altre 6 "smart drugs" che viaggiano su Internet

Droga: individuate altre 6 "smart drugs"

Dovrebbero migliorare le prestazioni sessuali. L'Istituto superiore di sanità: "Sono bufale pericolose".

Smart drugs

ROMA – Cresce il mercato delle droghe “furbe” e dei loro effetti. Sei nuove “smart drugs” sono state, infatti, individuate e identificate dall’Osservatorio fumo, alcol e droga dell'Istituto superiore di sanità che, in collaborazione con il ministero della Gioventù, ha pubblicato la seconda edizione del volume su queste sostanze. Le ultime droghe “furbe” ritrovate sono di origine vegetale e dovrebbero avere un presunto effetto afrodisiaco, ma non c'è alcuna prova clinica che avvalori l'ipotesi.

FACILI DA REPERIRE. Simona Pichini, dell'Osservatorio fumo, alcol e droga dell'ISS, ha affermato che si tratta di sostanze “facili da reperire perché si possono acquistare sul web. Ma sono bufale e anche pericolose". Le cosiddette "smart drugs" sono prodotti di origine vegetale come foglie, semi, fiori e una bustina costa 25 euro per tre o quattro assunzioni”. I consumatori non sono solo giovani in cerca di sballo, ma anche adulti di 40-50 anni, con la voglia di provare un viagra naturale.

ASPETTO E TIPI DIFFERENTI. Le sei droghe identificate sono: argemone mexicana, brugmansia arborea, datura stramonium, muira puama, piper methistycum, turnera aphrodisiaca. Le 31 fino ad ora registrate (25 più le ultime sei di cui si è avuta notizia oggi) sono quelle più frequenti, ha spiegato Pichini, "quelle che cavalcano il mercato". A queste si aggiungono le “spice”, cioè le miscele di “smart drug”. Le droghe di origine vegetale sono in tutto una cinquantina, ma ce ne sarebbe un’altra centinaia di origine sintetica. Sono sostanze molto pericolose perché non prevedono né posologia né quantità massime da assumere. A prima vista sembrano pasticche dall’aspetto innocuo: tisane, decotti, semi, profumatori di ambienti. Alcune delle cosiddette “spice” – le miscele - contengono cannabinoidi sintetici, sostanze che hanno gli effetti simili al fumo della cannabis, come tachicardia, problemi a livello non solo respiratorio, ma anche dell’apparato nervoso centrale come allucinazioni visive, psicosi, paranoie.

giovedì, 22 luglio 2010

http://www.tg1.rai.it/dl/tg1/2010/articoli/ContentItem-dc28e02d-bd2e-452e-8811-991788df676a.html

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Droghe "smart", individuati 6 nuovi tipi

il mercato in crescita sfrutta internet

da repubblica.it

Sintetiche o vegetali, si chiamano Argemone mexicana o Piper methysticum e, secondo l'istituto superiore di sanità, sono l'ultima generazione di eccitanti e "viagra naturali" diffusi non solo tra i giovanissimi

ROMA - Si chiamano "smart drugs" o "droghe furbe", sono composti ricavati da sostanze naturali (vegetali) o sintetiche, hanno principalmente effetti eccitanti e si acquistano soprattutto su internet. Proprio la modalità di diffusione e il fatto che non compaiano ancora nell'elenco delle droghe vietate le rende particolarmente pericolose. L'allarme lo ha lanciato l'Istituto superiore di sanità (iss) che attraverso l'Osservatorio fumo alcol e droga ne ha individuati sei nuovi tipi nella seconda edizione del volume (disponibile online sul sito dell'Iss) sulle "smart drug" realizzata in collaborazione con il ministero della Gioventù.

La ricerca fa luce su un fenomeno in crescita, in continua trasformazione, che coinvolge i giovanissimi ma anche i 40-50enni in cerca di "sballo" facile e dei benefici di un qualche viagra naturale. Negli ultimi 5 anni si è modificato l'uso e il consumo di queste sostanze, il cui numero è cresciuto così come sono aumentate le informazioni scientifiche sulla loro tossicità, in particolare se vengono assunte da giovani il cui sistema nervoso centrale non ha ancora completato il suo sviluppo, col rischio di alterazioni cognitive, emotive e comportamentali che possono condizionare l'intera vita. Le sei nuove sostanze identificate sono: Argemone mexicana, Brugmansia arborea, Datura stramonium, Muira puama, Piper methysticum, Turnera aphrodisiaca.

Il lavoro dei ricercatori è iniziato col reperire le poche notizie disponibili su queste sostanze, spesso pubblicate in riviste o libri a diffusione limitata. Smart drug e spice sono "sostanze facili da reperire - dice Simona Pichini dell'Iss, coordinatrice della ricerca - si vendono sul web: con l'e-commerce una bustina costa 25 euro e può essere usata per 3-4 volte". Il volume dell'Iss dedica l'ultima parte del libro proprio alle spice, miscele di smart drugs all'interno delle quali sono stati identificati cannabinoidi sintetici che hanno effetti simili a quelli della cannabis.

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Le nuove droghe "furbe": incensi, erbe e pasticche che viaggiano su internet

Il consumatore non è più solo il ragazzino in cerca dello sballo ma anche l'adulto attratto dal "viagra naturale"

il ministro meloni: «facili scorciatoie per ottenere risultati più brillanti»

da corriere.it

MILANO - Le cosiddette "droghe furbe", quelle che sfuggono alla classificazione ufficiale finendo sugli scaffali degli smart shop sotto forma di erbe, incensi o pasticche, spuntano - è il caso di dirlo - come funghi. Si tratta di prodotti vegetali, i cui effetti (in caso di assunzione massiccia) sono nel migliore dei casi sconosciuti. L'Osservatorio dell'Istituto superiore della sanità su fumo, alcol e droga ne ha individuate sei nuove, descritte nella nuova edizione del rapporto sulle "smart drugs" (consultabile online). Questi i nomi scientifici: Argemone mexicana (un tipo di papavero), Brugmansia arborea (arbusto), Datura stramonium (stramonio comune), Muira puama (pianta tipica del Brasile dagli effetti afrodisiaci, chiamata "il Viagra naturale"), Piper methysticum (kawa-kawa, pianta tipica della Polinesia), Turnera aphrodisiaca (arbusto diffuso nel centro e sud America).

LE MISCELE - Il volume dell'Iss dedica ampio spazio alle cosiddette "spice", miscele di smart drugs in cui sono stati individuati cannabinoidi sintetici, sostanze dagli effetti simili al fumo della cannabis. «I più frequenti sono quelli a carico dell’apparato cardiovascolare (tachicardia, extrasistole), respiratorio e nervoso centrale: allucinazioni visive, psicosi, paranoie» spiega Simona Pichini, coordinatrice dell'indagine. La tossicità di tali sostanze aumenta se assunte da giovani il cui sistema nervoso centrale non ha ancora completato lo sviluppo, col rischio di alterazioni cognitive, emotive e comportamentali.

RISCHI DEL WEB - Individuare le nuove sostanze e conoscere i pericoli connessi è di fondamentale importanza per arginarne la diffusione e il consumo. «Le nuove schede con l’identificazione e la descrizione delle sei nuove sostanze si aggiungono alle altre 25 già conosciute (l'elenco) e catalogate nel libro realizzato nel 2005» dice il presidente dell'Iss Enrico Garaci. E il web è un veicolo di grande diffusione. «Smart drugs e spice si vendono sul web, con l’e-commerce una bustina costa 25 euro e può essere usata per 3-4 volte - spiega Pichini -. I consumatori non sono soltanto giovani in cerca dello sballo ma anche adulti 40-50enni che voglio provare un "viagra naturale"». «È importante informare i giovani sui rischi connessi all’utilizzo delle smart drugs, troppo spesso considerate una facile scorciatoia per ottenere risultati più brillanti nello studio, o migliori prestazioni sui campi sportivi – ha commentato il ministro della Gioventù Giorgia Meloni –. La consapevolezza è l’arma migliore per fare prevenzione e il messaggio che intendiamo lanciare è semplice e immediato: non esistono erbe, pillole o "cocktail energetici" dai poteri straordinari, e soprattutto non esiste nulla che diventi più facile grazie alle droghe. Anzi cercare di percorrere questo genere di "scorciatoia" ha come unica conseguenza certa quella di mettere a repentaglio la propria salute».

Redazione online
22 luglio 2010
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