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Inserito il - 14/05/2010 : 10:50:38
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15 mln di italiani soffrono di mal di schiena una patologia che è la prima causa di assenteismo
14 maggio 2010
Una patologia che ha costi sociali pesantissimi se si pensa che è la prima causa di assenteismo dal lavoro. Per questi motivi la Commissione europea ha voluto e finanziato un progetto (GENODISC), che prevede lo studio di tutte le possibili cause - genetiche, ambientali, fisiche e meccaniche - che possono produrre la degenerazione del disco intervertebrale causando mal di schiena e altre patologie associabili.
L'Irccs Galeazzi di Milano è stato scelto insieme ad altri 9 centri di ricerca europei, coordinati dall'Università di Oxford, quale riferimento italiano per GENODISC. Ogni anno sono circa 10.000 i pazienti che si recano presso l'Irccs Istituto Ortopedico Galeazzi con problemi alla schiena e per circa 1.500 di questi è necessaria l'opzione chirurgica, mentre, per la stragrande maggioranza si sceglie la via riabilitativa.
Lo studio prevede il reclutamento di pazienti con problemi alla schiena e la raccolta del loro Dna, tramite prelievo del sangue. Tra le cause della degenerazione discale è ormai certa una componente genetica che al momento però non è stata ancora definita. “Il progetto partito due anni fa, al momento ha già portato al reclutamento di 150 pazienti volontari affetti da degenerazione discale di varia eziologia”, afferma il Marco Brayda-Bruno, responsabile della U.O. di Chirurgia Vertebrale III dell'Irccs Galeazzi.
Un altro aspetto importante di questo studio riguarda le nuove tecniche di imaging come la speciale RM detta di 'perfusione', che consente di studiare le modalità e i tempi di penetrazione delle sostanze nutritive nel disco che, come noto, è una struttura senza vasi sanguigni che riceve il proprio nutrimento solo dall'osso delle vertebre.
Il Dna raccolto in questi pazienti verrà analizzato nei prossimi due anni presso il Genoma Center di Helsinky. La speranza è di arrivare in qualche anno all'identificazione di specifici siti genici correlati alla degenerazione del disco con le intuibili conseguenze sulla prevenzione e sul trattamento precoce della degenerazione discale.
Fonte: salute.agi.it
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