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 L'omosessualita, dal punto di vista del buddhismo
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Inserito il - 19/03/2010 : 10:05:01  Mostra Profilo  Rispondi Quotando
L'omosessualita, dal punto di vista del buddhismo

Traduzione di Alessandro Selli dell'originale sito in:
http://sdhammika.blogspot.com/2008/08/homosexuality.html

L'omosessualità

L'omosessualità è la tendenza a sentirsi sessualmente attratti
verso persone dello stesso genere, piuttosto che di quello opposto.
Secondo le antiche concezioni indiane gli omosessuali erano
considerati semplicemente come esseri della "terza natura" (trtiya
prakti) piuttosto che dei pervertiti, deviati oppure malati. Mettendo
l'accento sulla psicologia e la correlazione di causa ed effetto il
buddhismo giudica gli atti, inclusi quelli sessuali, principalmente a
partire dall'intenzione (cetana) che vi è dietro e dagli effetti che
hanno.

Un atto sessuale motivato dall'amore, dalla reciprocità e dal
desiderio di dare e condividere sarebbe giudicato positivo qualsiasi
sia il genere delle due persone coinvolte.Convivio etrusco Per cui
l'omosessualità come tale non è considerata immorale nel buddhismo o
contraria al terzo precetto, per quanto non è sempre così che la veda
la gente dei paesi di tradizione buddhista. Se un omosessuale evita
la sensualità e la licenziosità della cosiddetta "scena gay" e
intrattiene una relazione d'amore con un'altra persona, non c'è
ragione di non considerarlo o considerarla un onesto/a praticante del
buddhismo e di godere di tutte le benedizioni della vita buddhista.

Nessuno dei codici di legge dei paesi di tradizione buddhista
criminalizza l'omosessualità per se, per quanto naturalmente siano
previste pene per lo stupro omosessuale e atti omosessuali compiuti su
minorenni, proprio come ne sono previste per i reati analoghi compiuti
da eterosessuali. Nella maggior parte dei paesi buddhisti oggi
l'omosessualità è di solito considerata strana e risibile per quanto
non perversa o maligna. La Thailandia, il Laos, la Cambogia, il
Vietnam, la Mongolia, il Giappone e la Corea del sud non hanno leggi
contro l'omosessualità praticata tra adulti consenzienti.
L'omosessualità è illegale in Birmania e nello Sri Lanka soprattutto
perché i loro codici di legge sono stati redatti in parte durante
l'era coloniale. Recentemente nello Sri Lanka la pena contro
l'omosessualità è stata resa più severa per via di una sconsiderata
reazione al crescente problema del turismo sessuale nel paese.
Il Dalai Lama e l'omosessualità

In una conferenza stampa nel 1997 il Dalai Lama disse: "Da un punto
di vista buddhista (il sesso lesbico e gay) ... è generalmente
considerato un'erronea condotta sessuale." Scoprì molto presto
d'essere incappato in un campo minato rosa quando alcuni buddhisti
occidentali, un numero rilevante dei quali è omosessuale, cominciarono
ad esprimere ad alta voce la loro indignazione. Oltre a promuovere il
Dhamma, lo scopo principale delle visite del Dalai Lama in occidente è
quello di ottenere il massimo sostegno alla sua causa e per
raggiungere questo scopo è molto importante che NON si alieni nessuno.
Appena si rese conto di quello che aveva fatto tornò immediatamente
sui suoi passi.

Convocò un incontro con i rappresentanti gay e lesbo nel quale
comunicò la sua "disponibilità a prendere in considerazione la
possibilità che alcuni insegnamenti possano essere specifici di un
particolare contesto culturale e storico". Dawa Tsering, portavoce
dell'Ufficio del Tibet, fece distribuire una dichiarazione
opportunamente rassicurante e politicamente corretta: "Sua Santità è
contrario alla violenza e alla discriminazione basata sulla tendenza
sessuale. Sollecita ogni rispetto, tolleranza, compassione e il pieno
riconoscimento dei diritti umani per tutti." Le penne arruffate si
adagiarono, i buddhisti tibetani occidentali gay se ne andarono
convinti che il Dalai Lama approvasse il loro orientamento sessuale e
il Dalai Lama ha continuato a credere che l'omosessualità sia
sbagliata, facendo solamente attenzione a non dirlo più in pubblico.

La verità è che per quanto il Dalai Lama sia una delle più gentili
persone che si possa immaginare, è anche su molte cose un tibetano
tradizionale. E la cultura tradizionale tibetana, come la maggior
parte delle culture, ha delle idee molto distorte e confuse
sull'omosessualità. Il buddhismo tibetano non trae le sue idee
sull'omosessualità dai primi insegnamenti del Buddha, ma da sutra e
sastra Mahayana, i più antichi dei quali risalgono a circa 500 anni
dopo il Buddha. Nel frattempo i buddhisti indiani avevano subito le
influenze di diverse concezioni popolari indiane, incorporandole nel
loro concetto di Dhamma; a volte con risultati non molto felici. Una
di tali nozioni è l'idea che gli atti sessuali possano essere
giudicati come giusti o sbagliati a seconda del "luogo, persona e
orifizio." E così avere una relazione sessuale ovunque in prossimità
di un tempio o di uno stupa è farlo nel luogo sbagliato, con chiunque
non sia il proprio coniuge è farlo con la persona sbagliata e in
qualunque posto che non sia la vagina è farlo nell'orifizio sbagliato.

Ad essere franchi, questo è un buon esempio della mentalità che
enumera, sottodivide e categorizza che ad un certo punto è diventata
dominante nel pensiero clericale buddhista. Non so quando questa
strana idea si sia evoluta, ma credo che la sua prima comparsa di cui
so sia nel Ugrapariprccha (o forse è l'Upasakashila Sutra) che
potrebbe risalire a circa il 2° secolo EC. E non ci vuole molto per
vedere quanto sia infondato dal punto di vista del Buddha.
Esattamente in che modo la legge del kamma distingue un orifizio da un
altro? Altri problemi sorgono quando ci si rende conto che molti
omosessuali maschi praticano il sesso bacinale e la masturbazione
reciproca piuttosto che il sesso penetrativo. E con quale organo
sessuale le lesbiche dovrebbero penetrare la vagina della loro
compagna? È stato anche riferito che il Dalai Lama abbia detto di
trovare difficile immaginarsi la meccanica del sesso omosessuale,
dicendo che la natura abbia preparato gli organi genitali maschili e
femminili "così da renderli molto idonei ... Gli organi [di due
persone] dello stesso sesso non sono invece idonei". Con tutto il
dovuto rispetto per il Dalai Lama, e io ho il massimo rispetto per
lui, questa dichiarazione dimostra sia la sua ignoranza che ingenuità
riguardo il sesso, e potrei aggiungere anche rispetto ad alcuni
aspetti del Dhamma.

Cos'avranno mai a che fare i giudizi etici buddhisti con il fatto che
due parti anatomiche si combinino insieme "in modo appropriato" oppure
no? Mi pulisco spesso l'orecchio con il mio dito nonostante non si
combini granché bene con il mio canale auricolare. Questo vuol forse
dire che accumuli kamma negativo ogni volta che mi pulisco le
orecchie? E anche la vecchia tesi "è contro natura", è sia priva di
fondamenta che irriverente per quanto riguarda il Dhamma. Se
l'omosessualità è "contro natura" allora il celibato lo è ancora di
più e quindi i monaci Gelupa starebbero infrangendo il quinto [sic]
precetto astenendosi dal sesso. I criteri del Buddha sul giusto e
sullo sbagliato non si basano su idee di "naturale" o "contro natura",
che sono di norma costrutti sociali, ma sull'intenzione che sta dietro
l'atto. Mi dispiace dire che le idee del Dalai Lama
sull'omosessualità sono sullo stesso livello della credenza sua (e di
altri tibetani) che far girare le ruote delle preghiere [farà si che
le ruote] "preghino" per te, che l'oracolo di stato tibetano riceva
messaggi dagli dei, che vedere il berretto nero del Karmapa ti
procurerà l'illuminazione entro sette vite e nell'esistenza di
divinità irate come il Dorje Shukden. In breve, è medievale.

Le due cose più sensate riguardo l'omosessualità e il Dhamma che ho
trovato su internet sono L'omosessualità e il buddhismo theravada
[Homosexuality and Theravada Buddhism] di A. L. De Silva su
http://www.buddhanet.net/ e Buddhismo e omosessualità [Buddhism and
Homosexuality] di Kerry Trembath su
http://www.yawningbread.org/guest_1997/guw-010.htm . E aveste il
piacere di sapere che cosa pensano dell'omosessualità alcuni tibetani
oltre al Dalai Lama e alla gerarchia monastica tibetana, date
un'occhiata a http://gaytibet.blogspot.com . Questo sito web, e in
particolare i suoi messaggi sul rimpoche rappista, dovrebbero essere
l'ultimo chiodo sulla bara di Shangri La.

Inviato da Shravasti Dhammika

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