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 Perché alla CIA non interessa eliminare al-Qaeda
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24905 Messaggi

Inserito il - 23/10/2002 : 10:00:15  Mostra Profilo
Perché alla CIA non interessa eliminare al-Qaeda

Questa documentazione è una raccolta di traduzioni parziali di
documenti originali. I documenti originali possono essere
visualizzati in formato scanner o link al sito:
http://freebooter.da.ru/
Fare clic sulla figura sopra la scritta "Perché alla CIA non
interessa eliminare al-Qaeda" e aspettare qualche secondo per
caricare tutto l'articolo. Per accedere ai documenti archiviati fare
clic sulle scritte blu e aspettare qualche secondo per caricare
l'immagine scanner o il testo del link.


"...la tirannide non può sopravvivere per sempre in un'atmosfera di
verità."
George Bush, 25 Feb 2002, Reuters
Doppiezza e 'Il governo dietro il governo'


Perché alla CIA non interessa eliminare al-Qaeda


"Mullah Haji Abdul Samat Khaksar, il funzionario talebano n° 2 sotto
custodia degli USA, aspetta da mesi di parlare con la CIA. L'ex vice
ministro dell'interno dei talebani dice di avere informazioni vitali
per gli USA - e che potrebbero essere in grado di aiutare a
localizzare l'ex leader dei talebani, il mullah Omar... ma non è
arrivato nessun ufficiale superiore dei servizi per un interrogatorio
completo. La CIA non commenta... egli dice di aver inviato cinque
lettere all'ambasciata USA a Kabul offrendo di passare informazioni
sui nascondigli di al-Qaeda in Afghanistan... Pretende di avere
informazioni sui collegamenti di al-Qaeda allo ISI, il servizio
informazioni pakistano che è stato un alleato chiave nella guerra al
terrorismo degli USA. In cambio delle sue informazioni Khaksar vuole
una scorta sicura per la sua famiglia ad una località di sua scelta.
Sebbene abbia problemi a farsi ascoltare da funzionari
dell'intelligence USA, Khaksar teme che i suoi ex compagni lo
controllino e lo vogliano ridurre al silenzio".
'The Taliban Guy the CIA Won't Question'
Time Magazine, 25 February 2002, European print edition, p21
(immagine scansionata)


"Ufficiali dell'USAF si sono lamentati ieri che gli aerei americani
hanno avuto sotto la loro mira i capi talebani e di al-Qaeda almeno
dieci volte nelle ultime sei settimane, ma sono stati incapaci di
attaccare perché non hanno ricevuto abbastanza prontamente
l'autorizzazione.
Pilots had leaders of al-Qaeda 'in their gunsights'
London Times, 19 Nov 2002


"[Il comandante dell'Alleanza del Nord] Generale Dawood ha detto che
fonti dei servizi d'informazione dell'Alleanza in città hanno
riferito che almeno due grandi aerei pakistani sono atterrati martedì
notte all'aeroporto di Konduz per evacuare 'personale militare',
seguiti da almeno altri due voli mercoledì notte... Quando gli è
stato chiesto perché gli USA, che controllano lo spazio aereo afghano
avrebbero permesso tali voli, egli ha risposto: 'Questa è una domanda
che dovete fare agli americani'..."
Alliance threatens to massacre Taleban's foreign fighters
London Times, 16 November 2001, p3 print edition (immagine
scansionata)
(la versione online esclude la domanda al generale Dawood)


"...alla fine di settembre ed agli inzi di ottobre i capi dei due
partiti islamici pakistani negoziarono l'estradizione in Pakistan di
bin Laden perché venisse processato per gli attacchi dell'11
settembre. L'accordo era che sarebbe stato tenuto agli arresti
domiciliari a Peshawar. Secondo rapporti in Pakistan (e nel Daily
Telegraph), ciò aveva sia l'approvazione di bin Laden che del mullah
Omar, il capo dei talebani... In seguito un funzionario USA disse
che 'avere degli obiettivi troppo limitati'comportava il rischio'di
un crollo prematuro dello sforzo internazionale se per caso Mr bin
Laden venisse catturato'..."
Daily Mirror 16 November 2001


Qui viene ammesso dalla stessa amministrazione USA. Anche se venisse
ad un certo punto costretta dall'opinione pubblica a prendere bin
Laden (od a fingerne la cattura o la morte), la CIA non è interessata
all'eliminazione di al-Qaeda.
Sono essi realmente così doppi? Bene, perché non chiedere a Yvonne
Ridley?


"Yvonne Ridley, la giornalista britannica catturata dai talebani,
questa settimana ha fatto la straordinaria dichiarazione che agenzie
di intelligence occidentali hanno cercato di farla uccidere per far
aumentare il sostegno del pubblico ai bombardamenti sull'Afghanistan".
Independent, 9 Dec 2001


"Il Pentagono, secondo un rapporto di ieri, ha messo in piedi una
unità segreta per combattere una guerra delle informazioni che
potrebbe comprendere il dare notizie false ai media stranieri...
Negli anni '70 la disinformazione della CIA veniva raccolta dalle
organizzazioni di news dai media stranieri... Victoria Clarke, la
portavoce del Pentagono, non vuole discutere dello Office of
Strategic Influence."
Pentagon 'ready to lie' to win War on Terror
London Times, February 20, 2002


Più al-Qaeda viene costretta a spostarsi da un paese all'altro, più
gli USA hanno il pretesto per agire militarmente e politicamente
contro qualsiasi paese vogliano - a questo punto l'ultima cosa che
vuole la CIA è la fine di al-Qaeda. Ma perché gli USA sono così
desiderosi di prolungare in questo modo la 'Guerra al terrorismo'...?


I comportamenti parlano più forte delle parole. Giudicate voi
stessi... Date un'occhiata al materiale (qui sotto)... in aggiunta a
quello all'inizio della pagina, esso è senza fine... Che pensano di
fare la maggior parte dei mainstream media per non mettere insieme
questo materiale e dare il quadro complessivo e spiegare alla gente
ciò che realmente sta succedendo nella fasulla 'Guerra al
terrorismo'? Pare che la tirannia non sia una prerogativa esclusiva
del 'governo dietro il governo' di Washington.
Vergogna sui mezzi d'informazione che tacciono. Vergogna!


I MEDIA SILENZIOSI


"Gli esperti europei di intelligence considerano la 'guerra al
terrorismo' di Bush una falsità e rivelano la Realpolitik dietro
l'aggressione all'Afghanistan... gli esperti di intelligence dicono
che gli attacchi terroristici dell'11 settembre non potevano essere
eseguiti senza il sostegno di un servizio segreto di stato... Andreas
von Bulow faceva parte della commissione parlamentare che vigilava
sui tre reparti del servizio segreto tedesco mentre era membro del
Bundestag (il parlamento tedesco) dal 1969 al 1994, ed ha scritto un
libro intitolato Im Namen des Staates (In nome dello Stato) sulle
attività criminali dei servizi segreti, CIA compresa... 'Il 95% delle
attività dei servizi segreti è inganno e disinformazione,' ha detto
von Bulow, che vengono ampiamente propagandati dai mezzi
d'informazione ufficiali creando una versione accettata degli
eventi. 'I giornalisti non pongono neppure le domande più
semplici...'"
American Free Press, 4 Dec 2001


EVITARE A TUTTI I COSTI AL-QAEDA


"I generali USA hanno fatto capire chiaramente alla fine di novembre
che credevano che gli agenti superiori di al-Qa'eda fossero nella
zona di Tora Bora. Un convoglio di diverse centinaia di combattenti
arabi, inclusi bin Laden ed i suoi più stretti collaboratori, vi
entrò la notte del 12 novembre proveniente da Jalalabad, ed i
bombardamenti USA attorno alla base vennero intensificati tre giorni
più tardi. La strategia USA aveva scarsa logica per quelli che
dovevano ricevere il colpo principale degli attacchi. "Quando
riuniamo un branco di pecore vagabonde mandiamo i pastori da tutte e
quattro le parti, non da una sola,' ha detto Malik Osman Khan, un
capo tribale senza un occhio il cui figlio sedicenne Wahid Ullah è
uno dei più di cento civili afghani uccisi dall'intenso bombardamento
USA ...Il capo dell'intelligence per l'Afghanistan orientale del
nuovo governo, Pir Baksh Bardiwal, era sorpreso che gli strateghi del
Pentagono durante la battaglia di Tora Bora hanno mancato di prendere
in considerazione persino le più ovvie vie di fuga. Egli ha
detto: 'La chiave era il confine con il Pakistan, ma nessuno vi
prestò attenzione. Se gli americani avessero agito con decisione vi
erano aree di atterraggio per gli elicotteri in quantità. Al-Qaeda è
scappata proprio in mezzo alle loro gambe.'..."
Daily Telegraph, 23 Feb 2002


"Il 26 agosto [2001] il quartier generale dell'FBI venne avvisato
dall'intelligence francese che Moussaoui [sospetto dirottatore
dell'11 settembre] aveva collegamenti con l'organizzazione Al Qaeda
ed Osama bin Laden. Neppure tale rapporto spinse l'agenzia
all'azione. Uno speciale comitato antiterrrorismo dell'FBI e della
CIA esaminò le informazioni contro di lui ma concluse che vi erano
prove insufficienti che rappresentasse una minaccia, nonostante il
suo rifiuto di rispondere alle accuse dei francesi. Moussaoui non
venne neppure trasferito dai reparti di detenzione dell'INS alla
custodia dell'FBI fino a dopo l'11 settembre".
The strange case of Zacarias Moussaoui: FBI refused to investigate
man charged in September 11 attacks
World Socialist Web Site, 5 Jan 2002


"Che dire di bin Laden? Venne originariamente offerta dal Sudan la
sua estradizione, ma poi apparentemente gli fu permesso nel 1996 di
andare in Afghanistan con un inaudibile lamento da parte degli USA.
Ecco l'uomo più ricercato del mondo che spiega come ha acquisito il
suo sostanzioso arsenale durante gli anni '80: 'Mi ero sistemato in
Pakistan, nella regione di confine con l'Afghanistan. Lì ricevevo i
volontari, addestrati da ufficiali pakistani e americani. Le armi
erano fornite dagli americani, il denaro dai sauditi'..."
Guardian, 18 December 2001


"Il Direttore [della CIA] Tenet [è] l'unico rimasto nel gabinetto
Bush dai tempi di Clinton... La domanda reale è: come potrebbero
sbagliare ancora Tenet e la CIA? ... L'ultimo errore potrebbe ben
essere la 'fuga' di Osama bin Laden, del Dr. Al Zwahiri (condannato
per l'assassinio di Anwar Sadat) e di altri capi di al-Qaeda. Come
potevano questi criminali - con tutti i satelliti, voli di
ricognizione, intercettazioni radio ed agenti sul terreno
immaginabili - essere fuggiti in un paese che si suppone essere un
alleato? Specialmente un alleato che abbiamo soddisfatto con denaro e
cancellazione dei debiti dall'11 settembre?..."
Newmax.com 13 Dec 2001


"L'offerta senza precedenti dei talebani di estradare bin Laden in un
paese neutrale, ben prima degli attacchi dell'11 settembre, venne
riportata sul Times di Londra in febbraio. In settembre il quotidiano
riferiva delle spesso intime relazioni tra Washington ed i talebani.
Lo scorso mese il Washington Post riportò che nel 1996 il Sudan aveva
offerto di estradare bin Laden, a quel tempo ricercato per gli
attacchi ai militari USA in Arabia Saudita".
Toronto Star, 27 Nov 2001


"I combattenti pakistani intrappolati nella città assediata di Konduz
sono stati trasportati con aeroplani verso la salvezza in Pakistan
con il consenso apparente degli Stati Uniti... Si pensa che ai
disertori si siano uniti dei militari a riposo, compresi agenti
dell'Inter-Services Intelligence, il principale servizio segreto del
Pakistan... Non si ritiene che molti tra coloro che vennero riportati
in Pakistan, compresi i disertori, al loro ritorno siano stati
imprigionati..."
US 'allows Pakistani fighters to escape'
London Times, 24 Nov 2001


"Il destino di John O'Neill, l'agente dell'FBI di origine irlandese
che per anni guidò le indagini USA sulla rete al-Qaeda di Osama bin
Laden, è la rivelazione più paurosa del libro Bin Laden: The Hidden
Truth, pubblicato questa settimana a Parigi... Egli si lamentava
aspramente che il Dipartimento di Stato USA - e dietro di esso la
lobby petrolifera che fa parte dell'entourage del Presidente Bush -
bloccava i suoi tentativi di provare la colpevolezza di bin Laden...
Nell'agosto del 2001 O'Neill si dimise per frustrazione e trovò un
nuovo lavoro come capo della sicurezza al World Trade Centre. Morì
nell'attacco dell'11 settembre... Bin Laden sosteneva un gruppo
fondamentalista chiamato al-Muqatila... Al-Muqatila voleva
assassinare Gheddafi, che considerava un infedele. Secondo l'ex
agente del MI5 David Shayler, l'intelligence britannico - anch'esso
in combutta con al-Muqatila - provò ad assassinare Gheddafi nel
novembre del 1996. Brisard dice che è stato a causa della
collaborazione dei britannici con al-Muqatila che il mandato
dell'Interpol [per arrestare bin Laden] venne ignorato..."
US efforts to make peace summed up by 'oil'
Irish Times, 19 Nov 2001


"L'FBI ed ufficiali dei servizi di informazione militari di
Washington dicono di essere stati ostacolati per ragioni politiche
dall'eseguire una indagine completa sui membri della famiglia bin
Laden negli USA prima degli attacchi terroristici dell'11
settembre... le restrizioni diventarono più forti dopo l'insediamento
dell'amministrazione Bush quest'anno."
FBI claims Bin Laden inquiry was frustrated
London Guardian, 7 Nov 2001


"Il maggiore sospetto [Zacarias Moussaoui] [per l'11 settembre] sotto
custodia degli USA ... è stato fermato dalle autorità
dell'immigrazione in agosto ma l'FBI ha rifiutato ai suoi agenti il
permesso di ispezionare il suo pc portatile che conteneva indizi
sulla missione dell'11 settembre..."
'FBI arrogance and secrecy dismays US'
London Times, 3 Nov 2001
(notare che pare questa storia sia stata rimossa dal sito del Times)


"Dubai, uno dei sette emirati della Federazione degli Emirati Arabi
Uniti, a nordest di Abu-Dhabi. Questa città di 350.000 abitanti è
stata teatro in luglio di un incontro segreto tra Osama bin Laden ed
il locale agente della CIA. Un associato dell'amministrazione dello
American Hospital di Dubai asserisce che il nemico pubblico numero
uno era in questo ospedale tra il 4 ed il 14 luglio... Mentre era
ricoverato bin Laden ha ricevuto la visita di molti membri della sua
famiglia e di importanti sauditi e cittadini degli Emirati. Durante
la sua permanenza in ospedale il locale agente della CIA, conosciuto
da molti a Dubai, è stato visto prendere l'ascensore principale
dell'ospedale per recarsi nella stanza di bin Laden. Pochi giorni
dopo l'uomo della CIA si vantò con alcuni amici di avere visitato bin
Laden. Fonti autorizzate dicono che il 15 luglio, il giorno dopo il
ritorno di bin Laden a Quetta, l'agente CIA venne richiamato al
quartier generale. [cioè senza aver tentato di arrestare bin
Laden]... Secondo fonti diplomatiche arabe e l'intelligence francese,
vennero trasmesse alla CIA informazioni molto specifiche riguardo ad
attacchi terroristici contro interessi americani in tutto il mondo,
incluso il territorio USA. Un rapporto del DST datato 7 settembre
elenca tutte le informazioni, e specifica che l'ordine dell'attacco
doveva arrivare dall'Afghanistan".
The CIA met Bin Laden while undergoing treatment at an American
Hospital last July in Dubai
Le Figaro, 11 October 2001


"A Niaz Naik, un ex ministro degli esteri pakistano, venne riferito a
metà luglio da alti funzionari americani che un'azione militare
contro l'Afghanistan sarebbe iniziata per la metà di ottobre... disse
di avere dubbi che Washington avesse accantonato il piano persino se
bin Laden fosse stato immediatamente consegnato dai talebani".
BBC Online, 18 September, 2001:"'US 'planned attack on Taleban'"


"Gli afghani sono ancora meravigliati del fatto che 1.000 auto e
camion siano fuggiti nella notte... I locali ancora parlano della
fuga notturna, oltre la fortezza di Bala Hissar ed a sud lungo la
Logar Valley, dove i consiglieri militari sfuggirono ai bombardamenti
USA. Mohammed Rahim, un uomo d'affari locale, ha detto che il
convoglio di al-Qaeda è arrivato tra il 1° ed il 15 novembre. 'Non
capiamo come non siano stati tutti uccisi la notte prima, perché sono
arrivati con un convoglio di almeno 1.000 auto e camion', ha
detto. 'Era una notte veramente buia, ma per i piloti americani
avrebbe dovuto essere facile vedere i fanali'. La sera successiva il
convoglio si mosse. 'La strada principale venne ostruita dalle otto
della sera fino alle tre del mattino'..."
How bin Laden's huge convoy gave American forces the slip
London Times, 22 July 2002


Il Presidente Bush rifiutò un tentativo per prendere bin Laden prima
dell'11/9?
Bin Laden si è incontrato in luglio con la CIA e se ne è andato


CIO' CHE REALMENTE STA ACCADENDO


"Il vero obiettivo è la supremazia globale, non la sconfitta del
terrorismo; solamente coloro che sono politicamente ciechi credono
altrimenti".
The Colder War, by John Pilger, The Mirror, January 29, 2002


"...In 1984 di George Orwell, il nemico dello stato è impersonato da
Emmanuel Goldstein. Goldstein nel romanzo è l'equivalente di Osama
bin Laden, una figura elusiva che non viene mai vista, mai catturata
ma che tutti i cittadini patriottici di Oceania (l'immaginario stato
di Orwell, un amalgama del Nord America e dell'Europa) credono essere
un genio del male votato alla loro distruzione. Dal momento che
Goldstein non viene mai catturato, la battaglia di Oceania contro di
lui non deve mai cessare. Qualche volta fa guerra ad un paese che si
dice aiuti il supercattivo Goldstein, a volte un altro. Il terreno di
battaglia può cambiare ma la guerra non finisce mai. Non può.
L'esistenza del governo dipende proprio da questo..."
Bush Counts On War Without End
Toronto Star, February 12, 2002


"Mentre gli Stati Uniti bombardano senza sosta l'Afghanistan con lo
scopo ufficiale di prendere Osama bin Laden, uno dei massimi
collaboratori di bin Laden guida un campo di addestramento terrorista
in un'area del Kosovo sotto controllo USA".
'U.S. Protects Al-Qaeda Terrorists in Kosovo'
Executive Intelligence Review, 2 November 2001


"Il Washington Times riporta che, unendosi con l'Esercito di
liberazione del Kosovo (KLA), che secondo fonti di intelligence si
finanzia con la vendita di eroina e cocaina, gli Stati Uniti in un
certo senso sono diventati soci di Osama bin Laden, il terrorista
internazionale dietro gli attentati dello scorso anno contro le
ambasciate USA in Kenya e Tanzania. Secondo fonti del quotidiano, il
KLA è collegato ad un'estesa rete del crimine organizzato con
quartier generale in Albania. Nel 1998 il Dipartimento di Stato ha
inserito il KLA nella lista delle organizzazioni terroriste che si
sostengono con i profitti della droga e prestiti da noti terroristi
come bin Laden... Un alto funzionario dell'antidroga ha raccontato al
Times che 'Essi erano terroristi nel 1998 ed ora, per motivi
politici, sono combattenti per la libertà'".
THE DAILY OKLAHOMAN, May 28, 1999
London Times - CIA working with guerrillas in Balkans - 3 September
2001
Gli USA hanno pianificato la guerra in Afghanistan molto prima
dell'11 settembre
"E' una guerra nei piani da quattro anni"


'Il governo dietro il governo'


Chi sta realmente governando l'America e la CIA?
La CIA ha procurato i fondi per i finanziatori dell'11 settembre - 18
novembre 2001
Terrorismo - Una guerra che si suppone non vinceremo
Bush vuole un altro attacco terroristico?


"Secondo un rapporto di ieri, il Pentagono ha istituito un'unità
segreta per fare una guerra dell'informazione che potrebbe includere
il dare notizie false ai media stranieri. E' stato citato un alto
funzionario del pentagono per aver detto che la battaglia
dell'informazione 'va dal più sporco al più pulito dei programmi'.
Pare che le proposte siano state fatte trapelare da funzionari del
Pentagono che fieramente vi si oppongono e sperano di provocare un
ampia rabbia nel paese ed all'estero ed un maggiore scetticismo sulle
dichiarazioni USA di guerra al terrorismo, specialmente nei paesi
dove ci si aspetta che abbiano un impatto. Mentre l'amministrazione
Bush tenta di costruire il sostegno per espandere la guerra al
terrorismo, i funzionari del nuovo Office of Strategic Influence
mirano a formare l'opinione pubblica dei paesi amici e non con
informazioni accuratamente piazzate che sostengano le loro ragioni.
Il New York Times ha riportato che i piani dettagliati devono ancora
essere approvati da Donald Rumsfeld, il Segretario alla Difesa, la
disinformazione, o 'programmi sporchi', potrebbero essere una delle
armi della nuova campagna. Non è risultato chiaro in quali
circostanze verrebbero passati nuovi elementi falsi, ma il piano è
quello di influenzare l'opinione pubblica ed i legislatori del Medio
Oriente, dell'Asia e persino dell'Europa occidentale... Tra i
suggerimenti si dice che il lavoro di disseminazione della
disinformazione può essere intrapreso da gruppi esterni per fare in
modo che i giornalisti non si accorgano immediatamente che siano
collegati al Pentagono... Una complicazione potrebbero essere le
leggi USA che vietano al Pentagono ed alla CIA di intraprendere
attività di propaganda in America. Il Dipartimento della Difesa
potrebbe trovarsi sotto accusa se le storie piazzate dall'unità
venissero raccolte dai media americani e poi risultare false. Negli
anni '70 la disinformazione della CIA veniva raccolta da parte delle
organizzazioni di news americane dai media stranieri... Victoria
Clarke, la portavoce del Pentagono, non ha discusso dell'Office of
Strategic Influence".
Pentagon 'ready to lie' to win War on Terror
London Times, February 20, 2002


"Le quattro scatole nere degli altri due aerei dirottati - il volo 77
dell'American Airlines, che finì contro il Pentagono ed il volo 93
della United Flight, che si schiantò vicino a Somerset, Pa. - vennero
recuperate in pochi giorni [ma il contenuto delle registrazioni non
venne reso pubblico]. Il Direttore dell'FBI Robert Mueller disse che
la scatola nera del volo 77 fornì l'altitudine, la velocità, la
direzione ed altre informazioni, ma che non conteneva niente di utile
[ah, davvero?]. Si astenne dal dire cosa era stato raccolto dalle
scatole nere del volo 93, i cui passeggeri evidentemente lottarono
contro i dirottatori prima che il Boeing 757 precipitasse in
campagna, uccidendo tutti coloro che erano a bordo".
Associated Press, 23 Feb 2002


"...[Dasquie]: 'Seguiamo questa storia da marzo o aprile del 2001,
poiché appena dopo la decisione delle Nazioni Unite contro i
talebani, era assurdo vedere i capi talebani arrivare a Washington ed
avere incontri. Christina Rocca arrivò al Dipartimento di Stato in
giugno, e sapevamo del suo passato alla CIA; aveva gestito tutti i
rapporti tra l'agenzia ed i gruppi islamici dell'Asia centrale.
Attorno a giugno ho centrato l'attenzione sulla Rocca. Abbiamo fatto
delle richieste. L'ambasciata disse che era impossibile. ...Abbiamo
descritto l'incontro della Rocca con alcuni capi talebani ad
Islamabad nell'agosto 2001. Vi sono documenti per sostenerlo. Ed allo
stesso tempo a Washington vi sono molti incontri della task force
sulla politica energetica e numerosi rappresentanti della compagnia
petrolifera attorno a Dick Cheney. La conclusione della task force è
che il petrolio dell'Asia centrale è un obiettivo molto
importante. ...'"
Interview with salon.com by authors of 'bin Laden - The Forbiden
Truth', 8 Feb 2002


"...nel momento in cui il terzo aeroplano colpiva il Pentagono, quasi
un'ora dopo il primo attacco, vennero fatte delle domande forti: come
poteva essere accaduto tutto ciò, perché i controllori del traffico
aereo ed i militari non hanno fatto niente?... Per ricontrollare la
nostra comprensione del sistema, IEEE Spectrum ha chiesto ad un
esperto di controllo del traffico aereo, che ha chiesto venisse
mantenuto l'anonimato... Le procedure impongono ai controllori di
allertare i militari USA quando è noto che sia in corso un
dirottamento. La risposta tipica dell'aeronautica militare è di far
partire gli intercettori..."
'Hard Questions to Answer'
Institute of Electrical and Electronics Engineers
(Spectrum Online)


"Ad un certo punto, quando la nazione avrà superato il dolore ed il
desiderio di vendetta, il Direttore della CIA George Tenet ed il
Direttore dell'FBI Robert Mueller dovranno spiegare come mai un
sistema antiterrorismo da 10 miliardi di dollari l'anno abbia
fallito..."
Time Magazine, 24 September 2001


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