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 LE FAQ SUL FUMO
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admin
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8hertz

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Città: Capannoli


24475 Messaggi

Inserito il - 18/10/2003 : 12:28:54  Mostra Profilo
LE FAQ SUL FUMO

da lista Sadhana > it.groups.yahoo.com/group/lista_sadhana

--------------

Abbiamo cercato di raccogliere alcune tra le domande poste più
frequentemente a proposito del fumo di tabacco; le risposte sono basate sui
documenti dell'Organizzazione Mondiale della Sanità e sulla "Guida pratica
per aiutare il paziente a smettere di fumare", realizzata con la
collaborazione di AIPO, Federfarma e FIMMG. L'elenco non è completo, e si
arricchirà nel tempo; se hai bisogno di risposte più specifiche o se vuoi
porre altre domande, il nostro Newsgroup è a tua disposizione: invia subito
la tua domanda!


Argomenti

a.. Smettere di fumare
b.. Effetti del consumo di sigarette
c.. Dipendenza
d.. Fumo passivo
e.. Nicotinici
f.. Bupropione

----------------

SMETTERE DI FUMARE

C'è un giorno adatto per smettere di fumare?


Ogni giorno può essere quello giusto! Potrebbe essere utile,
tuttavia, scegliere insieme al proprio medico un giorno che preferibilmente
possa essere tranquillo, libero da stress, che non porti a situazioni dove
il desiderio di fumare potrebbe essere molto forte.

Perché smettere di fumare quando si è ancora giovani e non si
hanno disturbi fisici?


Non è mai troppo presto per smettere di fumare: migliorerà il
funzionamento del cuore e dei polmoni e di conseguenza il rendimento fisico
generale, allontanando il rischio di soffrire di qualsiasi malattia
associata al tabagismo. Si respirerà meglio, e si gusteranno di più i sapori
e i pasti.

Se non si riesce a smettere al primo colpo, non ci si riuscirà
mai?


Non è assolutamente detto. Ogni giorno sempre più gente smette
di fumare. C'è chi ci riesce al primo tentativo, ma la maggior parte delle
persone deve provarci più volte prima di riuscirci. Le statistiche riportano
che solo uno su quattro ci riesce subito.

Chi smette di fumare ingrassa?


Non tutti gli ex fumatori ingrassano, e chi ingrassa aumenta di
pochi chili. Però il peso iniziale si può recuperare nel giro di pochi mesi.
Al principio non è necessario mantenere una dieta rigida. L'esercizio è una
buona tecnica per affrontare la sindrome da astinenza ed evitare di prendere
chili. Bisogna evitare di "piluccare" alimenti con tante calorie: verdure e
ortaggi sono invece i più raccomandati.

Cosa si può fare per controllare la voglia di fumare una volta
smesso?


L'ansia di sigarette costituisce una parte normale
dell'astinenza. L'ansia si può ridurre in vario modo: masticando gomme,
respirando lentamente e profondamente, facendosi un massaggio alle tempie e
alla nuca, mangiando frutta, bevendo acqua in abbondanza. È importante
ricordarsi sempre il motivo per cui si è smesso. La maggior parte delle
volte in cui si produce ansia dura solo pochi minuti e poi smette.

Dopo aver smesso di fumare è possibile fumare solo una sigaretta
ogni tanto?


Categoricamente no. Occorre ricordare che la dipendenza appena
superata è iniziata da un tiro e dopo da una sigaretta. Non bisogna correre
il rischio di "ricaderci" un'altra volta.






EFFETTI DEL CONSUMO DI SIGARETTE

Le sigarette a basso contenuto di nicotina e catrami fanno meno
male?


Assolutamente no. Le sigarette "light" contengono le stesse
sostanze pericolose del tabacco normale: sono solo ridotti i livelli di
nicotina e catrami. Molti fumatori, inoltre, per compensare i bassi livelli
di nicotina di queste sigarette fumano più spesso o inalano con più
intensità. Di conseguenza, aumenta l'ingestione di altre sostanze tossiche.

Ridurre il consumo di sigarette può essere sufficiente?


È un buon inizio, ma non risolve il problema. Molti fumatori
hanno ridotto la dose ma realizzano inalazioni più frequenti e più intense,
per cui mantengono la dipendenza e tornano ai precedenti livelli di consumo.
È meglio smettere di fumare completamente.

Come si spiega che ci sono fumatori estremamente anziani che
stanno benissimo?


Si tratta di un'eccezione, e in molti casi di un aneddoto. Si sa
scientificamente e statisticamente che il tabacco riduce mediamente la
speranza di vita dei fumatori di 8-10 anni; chi inizia a fumare da giovane,
inoltre, peggiora la propria qualità della vita già prima dei 45 anni, a
causa delle importanti malattie che si possono presentare (bronchite,
infarto del miocardio, ulcera, cancro, ecc.).

Se fumare aiuta a rendere meglio sul lavoro, come fare quando si
smette?


La difficoltà di concentrazione può essere un sintomo iniziale
della sindrome di astinenza, ma dura pochi giorni. È stato dimostrato,
inoltre, che il tabacco causa la riduzione del rendimento lavorativo dei
fumatori.

È vero che l'inquinamento ambientale è più pericoloso del fatto
di fumare?


No. Il fumo di tabacco ha una concentrazione di alcuni prodotti
tossici 400 volte superiore rispetto ai livelli massimi permessi
internazionalmente riguardo all'ambiente.

Fumare qualche sigaretta in gravidanza e' rischioso?


Assolutamente sì. Continuare a fumare durante la gravidanza
aumenta l'incidenza di basso peso alla nascita, di mortalita' neonatale e di
morte improvvisa del neonato (la cosiddetta "morte in culla").






DIPENDENZA

Perché si parla di "dipendenza dal fumo"?


È ormai riconosciuto anche dai produttori di tabacco che la
nicotina contenuta nella sigaretta è in grado di creare una dipendenza
simile a quella indotta da droghe come l'eroina e la cocaina. Quando
parliamo di tabacco, tuttavia, il termine "dipendenza" va inteso in un senso
più ampio, comprendendo tre aspetti strettamente legati tra loro

1.. Dipendenza fisica, provocata dalla nicotina e responsabile
della Sindrome di astinenza.
2.. Dipendenza psicologica, che caratterizza il fumatore per
il quale il tabacco è "l'amico" senza la compagnia del quale non è più
possibile vivere determinate situazioni e circostanze.
3.. Dipendenza sociale, basata sull'accettazione sociale del
tabagismo e sulle pressioni ambientali che esortano al consumo di tabacco
(pubblicità, pressioni di gruppo, ecc.).



Che cos'è il Test di Fagerström?


È un questionario costruito da Karl O. Fagerström, e viene
utilizzato per misurare la dipendenza fisica dalla nicotina.

Cos'è la Sindrome da astinenza dalla nicotina?


È costituita da un insieme di sintomi che si manifestano durante
i primi giorni in cui si è smesso di fumare: possono manifestarsi, oltre al
desiderio di fumare, insonnia, stitichezza, nervosismo, fame e astenia.
Ciascun sintomo può però essere affrontato seguendo opportune
raccomandazioni: ad esempio, quando il desiderio di fumare è molto forte si
può provare a rilassarsi respirando profondamente, e a masticare qualcosa a
basso contenuto calorico; per combattere l'insonnia, invece, si devono
evitare le bevande con caffeina, e contemporaneamente aumentare l'esercizio
fisico.

Assumere nicotina per sostituire la sigaretta può essere
dannoso?


La nicotina contenuta nelle sigarette non e' l'elemento più
dannoso, in quanto genera solo la dipendenza. Esistono altri elementi molto
più dannosi per l'organismo come il catrame ed il monossido di carbonio,
principali cause di tumori e malattie cardiovascolari. Paradossalmente,
quindi, assumere nicotina in dosi graduali e controllate solleva dagli
spiacevoli sintomi da astinenza da fumo, senza però fornire le sostanze
tossiche nocive per l'organismo.






FUMO PASSIVO

Che cos'è il fumo passivo?


"Fumo passivo", "fumo di seconda mano", "fumo involontario" o
"esposizione al fumo di tabacco ambientale" sono tutte espressioni che si
riferiscono alla respirazione del fumo espirato da altre persone, prodotto
durante la combustione di prodotti a base di tabacco. È costituito da una
componente "indiretta", emessa dalla sigaretta, e da una componente
"diretta", vale a dire dal fumo inalato e espirato dal fumatore.

Che cosa è contenuto nel fumo passivo?


Il fumo passivo è una combinazione di oltre 4.000 sostanze
chimiche, presenti sotto forma di particelle solide e di gas. Sono presenti
irritanti e sostanze tossiche sistemiche come acido cianidico, diossido di
zolfo, monossido di carbonio, ammoniaca e formaldeide. Il fumo passivo
contiene anche carcinogeni e mutageni come arsenico, cromo e benzopirene.
Molti degli elementi chimici sono tossine riproduttive come la nicotina, il
cadmio e il monossido di carbonio. Il fumo passivo è anche un rilevante
agente di inquinamento al chiuso. La United States Environmental Agency ha
incluso il fumo passivo tra i carcinogeni di classe A, per i quali non
esiste un livello di esposizione senza rischi.

Il fumo passivo danneggia la salute dei non fumatori?


Sì. Esistono prove scientifiche del fatto che il fumo passivo
rappresenta una seria minaccia per la salute. I non fumatori che inalano
fumo passivo vengono colpiti da molte delle malattie di cui soffrono i
fumatori attivi. La mortalità per patologie cardiovascolari e per cancro ai
polmoni è direttamente correlata all'esposizione al fumo passivo. Per quanto
riguarda i bambini, si registrano bronchiti e polmoniti, peggioramenti nelle
crisi asmatiche, e otite media sierosa, che è la causa principale di sordità
nei bambini. L'esposizione al fumo passivo durante la gravidanza, inoltre,
può provocare la riduzione nella crescita fetale; esistono anche prove del
fatto che viene aumentato il rischio di Sindrome di morte improvvisa per i
neonati. Gli effetti più immediati dell'esposizione al fumo passivo sono
irritazione agli occhi e al naso, mal di testa, secchezza della gola,
vertigini, nausea, tosse e altri problemi respiratori.






NICOTINICI

Che cos'è la Terapia sostitutiva con nicotina?


Si tratta di un aiuto per le persone che decidono di smettere di
fumare e hanno un elevato grado di dipendenza fisica dalla nicotina. Questa
terapia deve essere iniziata lo stesso giorno in cui si smette di fumare,
quando ci si sveglia; verrà mantenuta ogni giorno, riducendo periodicamente
le dosi, senza superare i tre mesi di trattamento.

In che modo si svolge la Terapia sostitutiva con nicotina?


Esistono varie forme di somministrazione. Il cerotto cutaneo,
disponibile in formati diversi, offre la sicurezza del rilascio costante di
nicotina ed evita l'aspetto antiestetico derivante dal masticare la gomma; è
consigliabile iniziare con la dose più elevata, per scalare in seguito in
modo graduale, tenendo sempre presente il consumo precedente di tabacco. Il
cerotto, comunque, non deve essere usato in zone pelose, perché verrebbe
ridotto l'assorbimento di nicotina, né in zone recentemente rasate, per non
correre il rischio di aumentarlo.
La gomma da masticare permette di autoregolare la dose di
nicotina assunta; occorre però ricordare che sono necessari circa 15 atti
masticatori per liberare nicotina, e che ogni gomma deve essere masticata
per circa 20-30 minuti. Bisogna anche evitare di bere prima o dopo la
masticazione, per non alterare il pH della saliva e quindi rischiare di
ridurre l'assorbimento della nicotina.
I principali vantaggi legati al sistema Inhaler sono
rappresentati dalla possibilità, da parte del paziente, di autoregolare la
dose di nicotina e di mantenere la gestualità legata al fumo; i principali
svantaggi, invece, sono costituiti dalla possibile insorgenza di bruciore
alla gola e di afte a carico della mucosa del cavo orale.
È fondamentale, comunque, consultarsi con il proprio medico per
scegliere la forma di somministrazione più adatta, e per avere tutte le
informazioni sui prodotti nicotinici.






BUPROPIONE

Cos'è il bupropione?


Si tratta di un farmaco originariamente usato come
antidepressivo che, assunto oralmente e inserito in un adeguato programma di
supporto, si è rivelato un efficace trattamento per smettere di fumare. Non
contiene nicotina, e riduce il bisogno di fumare. È disponibile
esclusivamente a seguito della prescrizione del medico, che valuterà se il
paziente può assumere il farmaco o meno: ad esempio, il bupropione è
controindicato in caso di epilessia, disordini alimentari come anoressia e
bulimia o di accertata allergia ad esso; inoltre, non è raccomandato per
donne che aspettano un figlio o stanno allattando al seno. Sotto stretto
controllo medico, può essere usato anche in combinazione con prodotti
nicotinici. Ulteriori informazioni sul bupropione si possono ottenere
attraverso il proprio medico.



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