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Inserito il - 29/09/2003 : 10:12:23
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Più studio meno Alzheimer
di: Donata Allegri
Secondo uno studio condotto da James Mortimer dell’Università della Florida, I “cervelloni” corrono meno rischi di incorrere in una qualche forma di demenza in vecchiaia. Un‘istruzione superiore derivata da lunghi studi ma anche una materia grigia più grande del normale mettono al riparo da questo tipo di degenerazione neurologica. Lo studio è stato condotto su 294 suore tra i 75 e i 102 anni di età che hanno concesso di essere esaminate annualmente per valutare il loro stato mentale ed hanno donato il loro cervello a scopo di studio dopo la loro morte.
Suore che avevano il diametro della testa 2/3 più alto degli altri e quelle che avevano 16 anni in più di istruzione scolastica avevano un rischio fino a quattro volte inferiore di contrarre il morbo di Alzheimer. Gli scienziati precisano che non si tratta di condizioni che allontanerebbero la possibile insorgenza di malattie neurodegenerative tipiche della vecchiaia, come l'Alzheimer, ma più semplicemente è il cervello a funzionare meglio nonostante la presenza della malattia, un surplus di materia grigia o di cultura costituiscono una riserva extra di neuroni cui attingere in caso di necessità.
Gli studiosi spiegano queste osservazioni dicendo che le persone con una testa grande hanno anche un cervello più grande che quindi ha una maggior quantità di neuroni sani ai quali attingere all’inizio della degenerazione. Nei “cervelloni“ è l’elevato numero di sinapsi a preservare dal rischio di malattie degenerative dell’encefalo. Questo studio è stato pubblicato su “Journal of Clinical and Experimental Neuropsychology“.
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Istituzione scientifica citata nell'articolo: University of Florida
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