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Inserito il - 25/12/2008 : 12:20:06 Abete, l'albero di Yule
Chiara Boracchi
Il tradizionale albero di Natale che decoriamo tutti gli anni ha origini lontane: per gli antichi popoli del nord Europa era la manifestazione dell'albero cosmico in quel particolare periodo dell'anno.
L'abete rosso, o Picea abies, della famiglia delle pinacee, era considerato un albero sacro nell'antichità, tanto che Greci e Romani lo avevano dedicato alla dea della caccia, Artemide.
Presso i popoli scandinavi e germanici era invece venerato come la rappresentazione di Yggdrasil, l'albero cosmico, durante la festività di Yule (o solstizio d'inverno).
Secondo queste popolazioni l'abete era il "protettore della visione lontana" e permetteva quindi di conoscere in anticipo avvenimenti e situazioni. Lo si considerava inoltre portatore di un'energia gioiosa: per questo, poco prima del solstizio, era usanza propiziatoria recarsi nel bosco per tagliare un abete ed addobbarlo con ghirlande e dolci.
Per i Celti, poi, questa pianta rappresentva uno strumento di comunicazione tra il cielo e la terra, favoriva la ricerca interiore e simboleggiava la rinascita, la benevolenza divina e l'immortalità (in quanto sempreverde). Il periodo che gli era dedicato andava dal 2 all'11 gennaio, subito dopo il solstizio.
Ecco perché è stato adottato dai cristiani come pianta del Natale per eccellenza - prima nell'Europa del nord e successivamente nel resto del continente, a partire dal XVIII secolo.
Ancora oggi, nei Paesi nordici, l'albero di Natale è chiamato "albero di Yule": la parola significa "ruota" e fa riferimento alla ruota dell'anno che, dopo il periodo di buio ,"ricominciava a girare" con un nuovo periodo di luce proprio a partire dal solstizio d'inverno.
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