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Inserito il - 03/09/2008 : 10:33:36 Soia e fertilità
Data articolo: settembre 2008 Fonte: salute.agi.it
Gli uomini che consumano troppi cibi a base di soia al giorno hanno una minore concentrazione di spermatozoi e sono a rischio sterilità. A sostenerlo è uno studio di un gruppo di ricercatori del dipartimento di Nutrizione della Harvard School of Public Health, a Boston (Usa), pubblicato sulla rivista 'Human Reproduction'.
Per secoli, i cibi ricavati dal seme di soia hanno costituito l'ingrediente base della dieta in gran parte dell'Asia. Qui la soia è usata sia come condimento sia come pasto principale, ma la sua popolarità è in aumento anche nel resto del mondo, soprattutto per l'alto contenuto proteico. I risultati di uno dei maggiori studi mai realizzati sul consumo di soia dagli uomini rivelano però che può essere associata a una diminuzione della conta degli spermatozoi.
Jorge Chavarro, coordinatore della ricerca, ha esaminato insieme ai suoi colleghi il legame tra la qualità dello sperma e i fitoestrogeni che, come suggerisce il nome, sono composti che si trovano naturalmente nelle piante e possono comportarsi come gli estrogeni. Questi ultimi sono comuni agli uomini e alle donne, ma i loro livelli sono più alti nelle seconde e favoriscono lo sviluppo femminile.
Lo studio ha esaminato 99 uomini che frequentavano una clinica della fertilità tra il 2000 e il 2006. Questi sono stati divisi in quattro gruppi, a seconda dell'assunzione di cibi a base di soia. Coloro che ne utilizzavano le maggiori quantità nella dieta avevano 41 milioni di spermatozoi per millilitro in meno di quelli che non consumavano prodotti a base di soia. Considerando che in media la conta degli spermatozoi va da 80 a 120 milioni/ml, tale riduzione si avvicina, per alcuni uomini, alla metà del totale.
Gli uomini del gruppo che hanno consumato più cibi a base di soia, ha riferito Chavarro, “assumevano in media mezza porzione al giorno di cibi a base di soia: in termini del loro contenuto di isoflavoni, ciò equivale a consumare una tazza di latte o una porzione di tofu, tempeh o hamburger a giorni alterni”. Il risultato ha tenuto conto di fattori variabili come l'età, il tempo di astinenza, l'indice di massa corporea (Imc), l'assunzione di alcool o caffeina e fumo.
Al gruppo di uomini è stato anche chiesto quanto spesso e in quale quantità avevano consumato soia durante i tre mesi precedenti; i cibi comprendevano tofu, tempeh, salsicce, bacon, hamburger e tritato di tofu o soia, latte, formaggio, yogurt e gelato di soia, e altri prodotti a base di soia come noccioline tostate, bevande, polveri e barrette energetiche. Tali cibi sono stati inoltre classificati a seconda del livello di isoflavoni che contenevano.
Studi precedenti avevano messo in relazione l'alto consumo di isoflavoni anche con l'infertilità negli animali. Fino a questo momento, pero', c'erano poche prove del loro effetto sugli uomini. Grazie a questa classifica è stato più facile confrontare l'assunzione di prodotti a base di soia: per esempio, una porzione standard di tofu corrispondeva 115 grammi e una tazza per quanto riguarda il latte di soia. Sulla base di tale sistema di classificazione, è stato facile determinare cosa costituisse un consumo alto. “È importante sottolineare che il valore di mezza porzione al giorno è il consumo medio degli uomini del gruppo che ha mangiato più soia”, ha sottolineato Chavarro, “alcuni uomini di questo gruppo consumavano cibi a base di soia nella quantita' di quasi quattro porzioni al giorno”.
Lo studio ha inoltre rilevato una forte correlazione tra alta assunzione di cibi a base di soia, livelli di spermatozoi e obesità. Chavarro ipotizza che la ridotta produzione di spermatozoi negli uomini obesi potrebbe essere risultato dei cibi a base di soia che rafforzano l'aumentata produzione di estrogeni, che si verifica in presenza di alti livelli di grasso corporeo. I ricercatori precisano pero' che, fino a questo momento, la portata clinica della ricerca resta da definirsi. Sono quindi necessari ulteriori test.