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 NEWSLETTER STRAORDINARIA - 21 MARZO 2008 - ILTK
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Inserito il - 22/03/2008 : 12:46:10  Mostra Profilo  Rispondi Quotando
NEWSLETTER STRAORDINARIA - 21 MARZO 2008 - ISTITUTO LAMA TZONG KHAPA - POMAIA (PISA)

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1) Comunicato da i centri FPMT Italia
2) Programma del Giorno di preghiera per il Tibet
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1) Cari Amici,vi inviamo questo comunicato a nome di tutti i
Centri della Fondazione per la Preservazione della Tradizione Mahayana (FPMT) in Italia.

Istituto Lama Tzong Khapa di Pomaia (PI)
Centro Cenresig di Bologna
Centro Lama Tzong Khapa di Villorba (TV)
Centro Muni Ghiana di Palermo
Centro Tara Cittamani di Padova
Centro Kushi Ling di Arco di Trento (TN)
Centro Terra di Unificazione Ewam di Firenze
Centro Sangye Choling di Sondrio


Gli eventi in Tibet di questi giorni riportano alla luce unatragedia che si consuma da quasi 50 anni sotto gli occhi indifferenti e talora complici della comunità internazionale.
I centri Fpmt italiani, congiuntamente, esprimono solidarietà al Dalai Lama e al popolo tibetano e condannano il regime totalitario cinese che, alla forza della ragione e del dialogo, antepone gli strumenti della violenza, dell'intimidazione e della menzogna.
Si esprime piena condanna di un potere corrotto e antidemocratico che ricorre alla forza militare
nell'incapacità di giustificare la violazione dei più elementari diritti dell'uomo anche all'interno del suo stesso territorio. In questo contesto non si può tacere la complicità di stati e organismi internazionali che al rispetto
delle fondamentali regole di convivenza tra i popoli antepongono logiche commerciali barattando valori e principi in cambio di ritorni economici.
I centri FPMT si appellano alla responsabilità della comunità internazionale e in particolare al governo italiano,
a tutti i partiti politici con i loro leader affinché, superando il velo diplomatico:

- Si faccia pressione per l'avvio di una inchiesta internazionale così
come suggerito da Sua Santità il Dalai Lama
- Si chieda con fermezza alla Cina la cessazione immediata della
sanguinosa repressione in atto in questi giorni in Tibet.
- Si chieda con estrema decisione alla Cina l'avvio di trattative
con il Governo tibetano per la soluzione pacifica della questione sino
tibetana.

Di seguito alcune note che in estrema sintesi riassumano la questione tibetana:

La cultura del Tibet, con i suoi valori di tolleranza e non violenza profondamente radicati nella popolazione,
è un patrimonio dell'intera umanità che rischia di scomparire per sempre.
Tra l'indifferenza della comunità internazionale, nel 1959 l'Esercito Popolare Cinese
completò l'occupazione del Tibet iniziata nel 1950, annettendo un territorio vasto come la metà dell'Europa e aprendosi la strada in direzione dell'Asia meridionale. Nell'arco di un cinquantennio,
per vincere il radicato spirito di indipendenza dei tibetani, il governo cinese ha messo in atto un programma sistematico di eliminazione di tutti i punti di riferimento culturale e religioso che ha portato alla distruzione quasi totale di scuole, biblioteche, luoghi di culto e opere d'arte sacra risalenti spesso a più di mille anni or sono.

Si calcola che in questi quattro decenni circa 1.200.000 tibetani siano morti a causa della repressione e degli sconvolgimenti sociali ed economici che ne sono derivati. In questa tragedia non c'è solo la sofferenza umana,
ma anche il rischio della scomparsa di una autentica cultura di pace basata sugli insegnamenti buddhisti di non
violenza e di rispetto degli altri, l'esempio concreto che un popolo oppresso può lottare per i propri diritti senza perdere la propria umanità.

Oltre al Dalai Lama, premio Nobel per la pace 1989, più di 135.000 dei sei milioni di tibetani si sono rifugiati in India e Nepal per sfuggire alla persecuzione religiosa e cercare di preservare le basi della loro cultura, e ancora oggi continuano ad arrivare numerosi nei campi profughi. Tra queste persone ci sono uomini e donne di ogni età e
molti bambini, e in questi quattro decenni ne sono nati molti altri, spesso in condizioni proibitive. Nell'aria tersa dell'altipiano Tibetano le malattie infettive erano praticamente sconosciute, ma nei campi profughi tubercolosi, malaria e denutrizione hanno imperversato per lunghi anni, prima che alcune organizzazioni umanitarie riuscissero a
mitigare la situazione.

In Tibet vi era una antica civiltà non tecnologica, ma estremamente progredita nella conoscenza dell'uomo: infatti il Buddhismo è più una scienza della mente e una filosofia di vita che una religione.
Nel mondo sta crescendo una spirale di odio, violenza e ritorsione, insieme alla terribile convinzione che non ci siano alternative. Il Tibet ha donato al mondo la prova che esiste una via diversa, dimostrando che
un popolo perseguitato può lottare per la propria libertà attraverso verità, fermezza e non violenza.
Nel Dharma.

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2) Giorno di preghiera per il Tibet
Sabato 22 marzo alle ore 15.30

all’Istituto Lama Tzong Khapa, nella sala di meditazione principale, si terrà un incontro con la popolazione
per un momento di riflessione sul Tibet.
Al momento, hanno dato la loro adesione il Sindaco di Santa Luce, il Presidente della Provincia di Pisa,
i Sindaci dei comuni di Castellina e Cecina.

Alle ore 15.30 Ghesce Tenzin Tenphel, dopo una meditazione silenziosa sulla pace, interverrà sul Tibet con un breve discorso, seguito da una riflessione di Nawang Tsondwe, vicepresidente della Comunità tibetana in Italia.
Parleranno di seguito gli altri partecipanti.

Verrà offerto il tè nella sala da pranzo dell’Istituto.
Nel gompa continueranno le preghiere sino alle ore 18, alle quali, quanti lo desiderano, potranno partecipare.

Un’ulteriore cerimonia si terrà sempre nella sala di meditazione alle ore 21: Le lodi a Tara per il Tibet.


Istituto Lama Tzong Khapa
Associato alla FPMT e all’U.B.I.
Via Poggiberna, 9 Pomaia 56040 (Pisa) ITALY
Tel. 050.685654 - Fax 050.685695

Indirizzo ILTK (generico): iltk@iltk.it
Reception e prenotazioni: segreteria@iltk.it
Coordinatore spirituale: spc@iltk.it
Redazione di Siddhi: siddhi@iltk.it


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