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 Birmania, orribile vergogna
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Inserito il - 07/11/2007 : 12:12:09  Mostra Profilo  Rispondi Quotando
Birmania, orribile vergogna

R.S. a cura della redazione ECplanet

LA FOTO ORRIBILE DELLA VERGOGNA

“Carissimi, le parole vengono meno. Questa foto di un monaco assassinato è stata presa in segreto in un obitorio. Pensate quanti molti altri hanno subito lo stesso destino. Vi prego, diffondete questa fotografia a più gente possibile, perché il mondo sappia che c'è bisogno di molto più che a semplice condanna di questi bastardi [della giunta]”.

Con queste parole di dolore e d’ira, attraverso esuli birmani, ci è giunta la foto che abbiamo deciso di pubblicare con un avvertimento: è una foto molto cruda e violenta, forse non adatta a tutti i lettori.

http://www.ecplanet.com/pic/2007/10/1193736842/monaco_assassinato1.jpg

Ma essa è le foto della vergogna:

1) Vergogna della giunta, che proprio oggi diffonde alle telecamere di tutto il mondo il suo goffo tentativo di “riconciliarsi” con i monaci buddisti, costringendoli ad accettare doni. Ma siccome le autorità dei monasteri hanno proibito ai loro bonzi di farlo, i militari hanno inscenato una farsa, con falsi monaci, per una falsa riconciliazione. La giunta cerca di far “comprendere” alle autorità buddiste la “necessità” della repressione. Ma queste foto accusano ogni buona intenzione ed esigono domanda di perdono e un cambiamento radicale nel Paese. Secondo fonti diplomatiche, questa nuova repressione del governo militare del Myanmar – che si definisce socialista e laico, ma cerca l’appoggio dei monaci per continuare il suo dominio – è costata a vita a centinaia di persone e l'arresto di oltre 6 mila.

2) Vergogna per noi, che al di là di qualche sussulto di scandalo verso le violenze dei militari, abbiamo pensato che in fondo si tratta solo della soppressione di alcune manifestazioni, quando invece si tratta di un sistema che uccide, ammazza, schiavizza una popolazione di quasi 50 milioni di persone.

3) Vergogna per l'Onu e la comunità internazionale, che non trova strumenti efficaci per garantire la democrazia a un popolo che l'ha scelta da tempo. Il problema è che si tratta con la giunta solo con il minuetto diplomatico, mentre occorre dare voce alla società civile mondiale per affrontare quella che è un’emergenza umanitaria. Occorre che la Croce Rossa internazionale possa andare in Myanmar a visitare le prigioni; che l'Ufficio Onu del lavoro visiti gli schiavi dei lavori forzati; che le Ong possano svolgere un lavoro a favore della popolazione impoverita dal dominio e dal commercio della giunta con Cina, India e Thailandia.

Papa Benedetto XVI ha chiesto a tutto il mondo di pregare per il popolo del Myanmar e per la “dolorosa prova” che sta attraversando, molto simile al martirio dei Santi Innocenti che, senza conoscerlo, hanno testimoniato per Cristo con il sangue, spazzati dalla furia del potere bestiale.


Data articolo: ottobre 2007
Fonte: AsiaNews


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