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 Ricordi di vite passate
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Inserito il - 19/12/2019 : 09:40:46  Mostra Profilo  Rispondi Quotando
Ricordi di vite passate

- Casi sui ricordi della reincarnazione passata

"Il caso Imad"

Il seguente caso fu esaminato e dettagliatamente descritto nel libro
"Twenty cases Reicarnation" dallo studioso americano Jan Stevenson
dell'Università della Virginia. Eccolo brevemente riassunto:

Il giovane Imad Elavar, nato nel dicembre del 1958 a Kornayel nel Libano,
all'età di soli due anni sosteneva di essere già vissuto un' altra volta e
riferiva su fatti e persone della vita precedente. Le prime parole che
pronunciò furono "Jamile" e "Mahmoud", due nomi che non ricorrevano affatto
nella sua famiglia. Inoltre, raccontava insistentemente di un incidente
stradale nel quale un uomo era stato investito da un camion, aveva perduto
tutte e due le gambe e poco dopo era morto.

Chiedeva di continuo ai genitori di accompagnarlo a Khirby, un villaggio a
una trentina di chilometri da Kornayel, dicendo di esservi vissuto nella sua
vita precedente come membro della famiglia Bouhamzy. Un giorno, mentre
passeggiava con sua zia, Imad improvvisamente corse verso uno sconosciuto e
lo abbracciò. E quando questi gli chiese sorpreso : Mi conosci ?- il
ragazzo rispose: Sì , eri il mio vicino. Lo sconosciuto era effettivamente
di Khirby. Questo fatto impressionò anche il padre di Imad, che fino allora
non aveva creduto al figlio pensando che mentisse. Però, i genitori non
cercarono direttamente di accertare la vericidità di quanto Imad affermava.

Nel 1962 il Prof. Stevenson venne a conoscenza del caso Imad e dei suoi
ricordi di una vita precedente. Si fece raccontare tutti i particolari di
questi ricordi e poi andò a Khirby col ragazzo. Al controllo di 47
dichiarazioni di Imad sulla sua vita precedente ne risultarono esatte ben
44; durante la visita a Khirby il ragazzo menzionò altri 16 particolari, 14
dei quali si rivelarono esatti. Dai controlli a Khirby emerse quanto segue:

Le affermazioni di Imad su fatti e persone della sua vita precedente, e la
descrizione della casa collimavano perfettamente con gli avvenimenti della
vita di un certo Ibrahim Bouhamzy. Ibrahim aveva avuto un' amante di nome
Jamile. Era morto di tubercolosi nel 1949, all'età di 25 anni. Era stato
camionista ed era stato implicato in numerosi incidenti.

Nel 1943 Said, suo cugino ed amico, era stato investito da un camion e
nell'incidente aveva perduto tutte e due le gambe. Era morto dopo poco un
intervento chirurgico con il quale avevano tentato inutilmente di salvargli
la vita. Questa disgrazia, che era costata la vita al suo amico Said, aveva
molto addolorato Ibrahim. L'uomo che Imad aveva abbracciato per la strada
era stato il vicino di Ibrahim. Imad sapeva come era arredata la sua casa
prima della morte di Ibrahim. Seppe addirittura riferire con precisione le
parole pronunciate da Ibrahim poco prima di morire.

- La reincarnazione

(Casi rigorosamente controllati, suggerirebbero l'ipotesi della
reincarnazione)

Vivere due volte o anche tre. ma succede davvero? Questa è certamente un'
idea che ha accompagnato l'uomo per secoli, proposta da varie religioni. Ma
anche oggi, nell'era delle macchine e delle scienze esatte, c'è ogni tanto
qualcuno che ricorda una vita precedente, che parla lingue sconosciute, che
sa esattamente cose che non dovrebbe sapere.

Nella gran parte dei casi queste memorie sono varie. Tant'è vero che molte
personalità competenti se ne sono interessate, provando e riscontrando le
più svariate tesi, con metodi scientifici. Una di queste personalità è lo
psichiatra Jan Stevenson, docente di psichiatria presso l'Università di
Charlottesville in Virginia.

Da moltissimi anni solcando il mondo intero, il Prof. Stevenson va alla
ricerca di questi individui che affermano di aver avuto una vita anteriore e
ne forniscono ricordi e testimonianze. Lui stesso studia personalmente molti
casi, facendo indagini precise per verificare in modo inequivocabile tutti i
particolari e le circostanze riferite.

Sono 1600 i casi di cui si è occupato il Prof. Stevenson, il quale, però,
nonostante la mole di notizie, non asserisce perentoriamente: "La
reincarnazione è un fatto reale", perché è uno scienziato e vuole procedere
come tale, escludendo qualunque conclusione dettata dai sentimenti, ma non
perfettamente verificabile. Si limita perciò a suggerire "l'ipotesi". E l'
ipotesi ci porta prima di tutto in Germania e in Libano.

In Germania viveva George Midhart, nato a Monaco nel 1897 e morto nel 1966.
Questo tedesco, persona molto tranquilla ed equilibrata, in seguito ad
trauma psichico (nel 1920 la moglie ed il figlio piccolo perdono la vita in
un incidente), viene assalito da strani e singolari "ricordi"; vede
svolgersi la scena di una commedia come se ne fosse l'attore. Ricorda una
vita anteriore, il nome che portava, quello del castello dove abitava
(Weissestein). Man mano che questi ricordi affiorano alla sua mente egli li
annota e li confida ad uno storico. Ne viene fuori la storia, ambientata nel
XII secolo, di un barone un po' pazzo, un po' bandito, che viveva arroccato
nel suo castello-fortezza, dalle cui mura dominava una strada molto
importante per il traffico ed il commercio dei minerali e che venne ucciso
durante un assalto al castello stesso. Ebbene, il personaggio e la vicenda
appartengono e corrispondono a dati storici reali in tutto e per tutto. E'
stato identificato anche il castello (ormai in rovina) e ne è stata
ritrovata anche la sua entrata segreta e sotterranea che Midhart aveva
schizzato in un disegno, che si rivelò perfettamente corrispondente alla
realtà.


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