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Inserito il - 20/09/2018 : 10:10:10
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Il nostro Spirito selvaggio
Alla riscoperta del nostro "spirito selvaggio"
di John Huffaker
L'autunno scorso, mia moglie Charlene ed io andammo a far visita ad una giovane coppia che viveva in una zona rurale nel sudovest dello Stato americano del Wisconsin. Avevano smesso da poco tempo di lavorare nel mondo dell'industria per intraprendere un'attività in proprio, con una vecchia casa colonica come quartier generale.
Mentre conversavamo sulle condizioni del mondo e dell'ambiente, uno dei nostri ospiti ci fece notare che stiamo eliminando la natura selvatica dal paesaggio della campagna. Il settore agroindustriale, cercando continuamente di massimizzare i profitti, sta distruggendo i boschi e le foreste di cui gli animali selvatici hanno bisogno per trovare cibo e rifugio. A questi animali, pertanto, sosteneva il nostro ospite, non resta che un esiguo corridoio di terra tra i terreni agricoli.
"DOMATORI" DI NOI STESSI
Riflettendo sulle sue considerazioni, mi accorsi di come questa tragedia rurale rifletta la scomparsa della "natura selvaggia interiore" di noi esseri umani. Da molto tempo ormai, non facciamo altro che cercare di "domare" il mondo e noi stessi.
Rasiamo al suolo le foreste pluviali e le foreste vergini, ormai in via d'estinzione, per far posto a colture, o a pascoli per il bestiame. Educhiamo i nostri bambini, selvaggi e creativi per natura, a diventare "cittadini produttivi", perché rincorrano il vuoto e materialistico sogno americano. Siamo coinvolti nel delirio della produzione in serie di beni e servizi che ci stordisce e che va a vantaggio di mega aziende senza volto, il cui unico scopo è far soldi.
Stiamo pastorizzando, omogeneizzando e, infine, sterilizzando la nostra vita. Nel tentativo di sentirci al sicuro, protetti, e di mantenere le nostre illusioni di controllo, evitiamo, neghiamo e annientiamo sistematicamente la nostra natura selvaggia.
PAURA DELLA CREATIVITA'
La paura sta uccidendo la nostra splendida anima selvaggia. Abbiamo timore di ciò che ci rende unici ed umani: la nostra essenza, ossia il nostro misterioso centro creativo. Da quando siamo venuti al mondo, sono state molte le forze all'opera per insegnarci a negare, evitare e censurare quegli aspetti del pensiero, dei sentimenti e delle idee che esprimono davvero chi siamo.
Veniamo condizionati ad essere uniformemente uguali, a seguire le regole prescritte della normalità ed a conformarci ai ruoli sociali ed alle aspettative degli altri. Vinta dalla paura, la nostra natura selvaggia, la nostra autentica natura creativa, finisce sepolta dentro di noi.
Proprio come ad un animale selvaggio in via d'estinzione, al nostro Io essenziale viene dato poco spazio per vivere, o respirare. Ci ritroviamo imprigionati e costretti a nasconderci. Dimentichiamo chi siamo. Sparisce dal ricordo e dal presente la magnifica creatura selvaggia che siamo fino a quando un giorno, forse attraverso molte sofferenze e perdite, ci risvegliamo e ci accorgiamo del nostro tesoro sepolto.
Durante tutta la mia vita, di tanto in tanto la mia natura selvaggia in gabbia mi ha lanciato degli avvertimenti: "Fammi uscire o renderò infelice la tua vita. Ti apparirò sotto forma di ansia, depressione, o forse solo di blanda malinconia, un malessere che cercherai di ignorare, o di reprimere. Qualunque cosa sia, ti farà soffrire non vivere la tua vera Identità".
In gran parte separato dal mio Io selvaggio, mi sono sforzato per ottenere una vita di agi materiali e di rispettabilità sociale. Il mio sogno americano! Carl Jung definì la nostra natura selvaggia l'Ombra, la cripta sepolta che contiene i nostri sentimenti, desideri e sogni indesiderati e rinnegati che fuggono nei "sotterranei" per evitare l'intolleranza, l'invidia e la punizione degli educatori e delle autorità dell'infanzia.
Se non vengono mai riconosciuti ed ammessi, questi aspetti ignorati di noi possono provocare gravi danni nella nostra vita. Come la bellezza incontaminata dell'ambiente naturale, anche la nostra natura selvaggia ha bisogno di essere protetta e resuscitata.
LA "VIA DELL'ARTISTA"
Nel suo libro The Artist's Way (La via dell'artista), Julia Cameron descrive la creatività come la nostra connessione al divino, ossia alla nostra vera natura. Il manifestarsi di infelicità, letargia e insoddisfazione può starci ad indicare che la nostra natura selvaggia in gabbia ha bisogno di essere liberata.
Ma ci sono speranze per il nostro spirito selvaggio. Non è mai troppo tardi per scavare, per riportare in vita la meraviglia, la creatività e la grande natura selvaggia che si trovano in noi. Qualche semplice strumento e il nostro impegno costante possono aprirci un varco nel nostro mondo interiore nascosto.
Ecco alcuni esercizi per accedere al nostro spirito selvaggio:
- Invitate il nostro spirito selvaggio scrivendogli una lettera di invito. Chiedetegli di unirsi a voi nella vostra vita in qualsiasi modo abbia bisogno. Mentre scrivete, fate in modo di riconoscere i vostri dubbi e le vostre paure. Scriveteli sui margini della lettera oppure su un foglio a parte. Definire uno scopo è un modo potente di creare ciò che si vuole. Potreste rimanere sorpresi di quanto è efficace!
- Prendete l'abitudine di meditare. Un metodo è quello di sedersi tranquillamente con gli occhi chiusi per circa 20 minuti al giorno, mantenendo l'attenzione sul respiro. Quando l'attenzione si sposta sui pensieri, cosa che farà molte volte, riportatela con amore e gentilezza sul respiro. Questo tipo di pratica aiuta a vivere nel presente, dando alla nostra "verità selvaggia" lo spazio necessario per emergere.
- Fate una passeggiata di 20 minuti al giorno da soli. Percepite la sensazione di vivere nel vostro corpo e di essere parte di tutto ciò che vi circonda. Ciò dà all'immaginazione selvaggia possibilità e spazio per esprimersi, se lo desidera.
- Se vi piace esprimervi in maniera creativa, createvi lo spazio e il tempo necessari per farlo ogni settimana. Lo spirito selvaggio si manifesta spesso nell'espressione creativa. Se al momento non disponete di alcuno sbocco creativo, valutate l'opportunità di iscrivervi ad un corso, o di leggere un libro riguardante un ambito creativo che considerate interessante.
- Andate a far visita alla natura il più spesso possibile, e notate quanto il fatto di trovarvi in essa vi faccia sentire in contatto con il vostro spirito selvaggio.
- Scrivete ogni giorno un diario di riflessioni. Alcune persone (come la suddetta Julia Cameron) raccomandano di scrivere a mano tre pagine ogni mattina. Permette a qualsiasi cosa abbiate in mente, nel cuore o nell'anima di profondersi sulle pagine senza alcuna censura. Questo genere di scrittura coglie a parole gli aspetti essenziali del vostro spirito selvaggio. Può trattarsi di questioni mondane, spirituali o di qualsiasi altra cosa nel mezzo; l'importante è che è qualcosa di vostro, e di vostro soltanto.
- Trovate persone che vi sostengono. Ci sono molte persone che, per la loro paura ed invidia, faranno una bella doccia fredda al vostro entusiasmo. Passate in rassegna le persone attualmente presenti nella vostra vita per vedere chi realmente vi sostiene e chi invece soffoca il vostro splendido spirito selvaggio.
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