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 Gioco d'azzardo: il punto sulla filiera italiana
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Inserito il - 19/05/2017 : 10:27:13  Mostra Profilo  Rispondi Quotando
Gioco d'azzardo, il punto sulla filiera italiana

L’Italia del gioco d’azzardo macina numeri da record. L’inizio del 2017 conferma la tendenza nettamente positiva della filiera, che raccoglie sempre più denaro da un numero di giocatori superiore giorno dopo giorno. Tutto questo nonostante le varie campagne dei governi locali, che stanno cercando di limitare l’espansione del settore.

Il primo quadrimestre ha confermato l’aumento in quasi ogni specialità dell’azzardo. I quattro casinò terrestri hanno incassato quasi 100 milioni di euro, arrivando a 98,6. La maggior parte di essi arrivano da Venezia e Campione, entrambi corrispondenti a circa un terzo della raccolta. A trainare il mercato sono sempre le slot machine, corrispondenti al 63% del totale. Si stanno rilanciando anche specialità come roulette e blackjack: la prima, nelle sue diverse varianti, raccoglie circa 15 milioni, il “vingt et un” 5,4.

Il trend conferma quanto fatto registrare in tutta Italia, compresi i centri scommesse e i mini-casinò sparsi per le città. Slot machine, videolottery e awp valgono più della metà della raccolta nazionale complessiva, circa 48 miliardi di euro su 95. Sempre più decisivo il ruolo delle scommesse sportive, che nel mese di aprile ha sfondato il muro del miliardo di euro. La particolarità è costituita dal settore online dello sport betting, che sempre nei trenta giorni precedenti ha raggiunto 541,7 milioni di euro. Con una spesa di 56,6 milioni di euro, il 93,2% in più rispetto allo stesso periodo del 2016.

Il ruolo di internet è infatti determinante nelle dinamiche di mercato del gioco d’azzardo. L’evoluzione del settore in rete permette ai giocatori di trovare un nuovo modo per effettuare scommesse e avvicinarsi alle specialità più praticate. I casinò online hanno fatto registrare un incremento del 32,3%, toccando 45,2 milioni di euro. Nell’aprile 2016 infatti la raccolta era arrivata appena a 34,1 milioni di euro. In tutto nel primo quadrimestre la crescita registrata è del 28,2%, segno di quanto stia ricevendo la fiducia degli utenti. L’utilizzo di smartphone e tablet, sempre più invasivo nella vita quotidiana, è tra le principali cause del momento d’oro di internet. Probabile che sia questo il mercato nel futuro, con la possibilità di scavalcare il gioco live nell’arco di cinque o sei anni.

Con numeri così importanti la filiera del gioco d’azzardo fornisce posti di lavoro a un alto numero di cittadini, tra gestori e dipendenti. Come illustra la grafica elaborata dal sito specializzato Giochidislots circa 6.600 imprese esistenti in Italia hanno aperto 120.000 esercizi, ben disseminati lungo tutto il territorio nazionale. Gli addetti ai lavori in tutto sono 140.000, contando chi gestisce i mini-casinò, oltre ai vari tecnici informatici, grafici e lavoratori nei call center. Gli impiegati vari e propri invece sono 20.000, contando chi lavora nei centri scommesse per permettere ai giocatori di effettuare le loro puntate.

Le macchinette presenti sul territorio sono 472.000, una ogni 143 abitanti. La maggior parte di esse, 420.000, sono slot machine, le altre videolottery e awp. La maggior quantità si trova a Roma, dove sono posizionate più di 20.000 macchinette. Anche Milano e Napoli possono contare su un numero importante, intorno alle 15.000 a testa.

Con queste potenzialità di gioco, la necessità degli enti locali che vogliono ridurre la raccolta del settore è ridimensionare la quantità di centri scommesse. Un’operazione più volte ipotizzata, ma mai portata a termine finora. Numeri alla mano, è il momento giusto. Già il 2018 potrebbe essere troppo tardi.

Fonte: giochidislots.com


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