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 Ricordi ed episodi della vita di Yoganandaji
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Inserito il - 22/10/2003 : 12:35:14  Mostra Profilo
Ricordi ed episodi della vita di Yoganandaji

- Ricordi su Yoganandaji -

tratto da lista Sadhana >> http://it.groups.yahoo.com/group/lista_sadhana




"In uno dei Suoi aspetti, un aspetto molto commovente, il Signore può dirsi un mendicante", disse il M. "Egli anela alla nostra attenzione. Il Padrone dell'Universo, sotto il Cui sguardo fremono le stelle, i soli, le lune e i pianeti, corre dietro all'uomo dicendo: 'Non vuoi tu darMi il tuo amore? Non vuoi amare amare Me, il Donatore, più delle cose che ho fatto per te? Non vuoi cercarMi?'. 'Ma l'uomo dice: 'Sono troppo occupato ora; ho del lavoro da fare. Non ho tempo per cercarTi'. "E il Signore dice: 'Aspetterò'".


Il M. fece un discorso sulla creazione e sul perchè Dio le diede inizio. I discepoli fecero molte domande. P. rise e disse:

"Questa vita è un capolavoro di romanzo scritto da Dio, e l'uomo ammattirebbe se volesse cercare di capirlo con la sola ragione. Ecco perchè vi dico di meditare di più. Allargate la coppa magica del vostro intuito, e sarete capaci di contenere l'oceano dell'infinita saggezza".


"Mi sembra di capire che avete due tipi di membri SRF: quelli che vivono nel mondo, e i rinuncianti che vivono nell'eremitaggio", disse un visitatore. "Quale dei due segue la vita migliore?". "Certe persone amano Iddio così profondamente che null'altro per loro ha importanza", rispose il M. "Questi diventano rinuncianti e lavorano qui soltanto per Dio. Quelli che invece devono lavorare nel mondo per mantenere le loro famiglie, non sono esclusi dalla divina comunione. Di solito occorrerà loro più tempo per trovare Iddio, questo è tutto".


Un uomo si lamentava che le cose gli andavano male. "Deve essere il mio karma", diceva. Non riesco ad avere successo in alcuna cosa". "Allora dovete fare uno sforzo maggiore", replicò il M."Dimenticate il passato, e fidate di più in Dio. La nostra sorte non è predestinata da Lui; nè il karma è il solo fattore, benchè le nostre vite siano influenzate dai nostri pensieri e atti del passato. Se non siete felici del mondo in cui si svole la vostra vita, cambiatene il modello. Non mi piace udire gli uomini sospirare e attribuire gli insuccessi presenti agli errori del passato; questa è pigrizia spirituale. Datevi da fare e strappate le erbacce dal giardino della vostra vita!".


"Perchè Dio non punisce coloro che offendono il Suo nome?", chiese uno studente. Il M. disse: "Iddio non si lascia smuovere nè da preghiere e lodi insincere, nè da ignoranti esclamazioni degli empi. Egli risponde all'uomo soltanto attraverso la legge. Colpite un sasso con le nocche delle dita, bevete acido solforico, e ne sopporterete le conseguenze. Violate le Sue leggi di vita, e ne verrà la sofferenza. Pensate giusto, comportatevi nobilmente, e verrà la pace. Amate Iddio incondizionatamente, e verrà Lui!".


"L'uomo più grande è colui che si considera il più piccolo, come insegnò Gesù", disse P. "Una vera guida è uno che imparò dapprima a praticare l'obbedienza ad altri, e che sente di essere il servo di tutti, non ponendosi mai su un piedistallo. Coloro che vogliono essere adulati non meritano la nostra ammirazione; ma colui che ci serve ha diritto al nostro amore. Non è forse Dio il Servo dei Suoi figli, e chiede forse d'esser lodato? No, Egli è troppo grande per questo".


Il M. stava consigliando i ministri SRF sulla preparazione dei sermoni,. Egli disse: "Prima, meditate profondamente. Poi, trattenendo in voi il sentimento di pace che viene con la meditazione, pensate al soggetto del vostro discorso. Scrivete le vostre idee, includendovi una o due storielle umoristiche, perchè alla gente piace ridere; e terminate con una citazione dalle Lezioni SRF. Poi mettete da parte i vostri appunti e dimenticate la faccenda. Immediatamente prima di tenere il vostro sermone in chiesa, chiedete allo Spirito di fluire attraverso le vostre parole. In questo modo trarrete l'ispirazione non dall'ego, ma da Dio".


Una donna disse al M. che, pur frequentando regolarmente i servizi in chiesa, non si sentiva affatto più vicina a Dio. P. rispose: "Se io vi dico che un certo frutto ha un certo colore, e che è dolce, e come cresce, voi non ne sapete ancora che le cose non essenziali. Per conoscere il suo particolare sapore, dovete mangiarlo voi stessa. Così, per realizzare la verità, voi dovete sperimentarla". E aggiunse: "Io posso solo risvegliare il vostro appetito per il frutto divino; perchè non vi date da fare per assaggiarne un morso?".


"Noi siamo tutti onde in seno all'Oceano", disse il M. "Il mare può esistere senza le onde, ma le onde non possono esistere senza il mare. Similmente, lo Spirito può esistere senza l'uomo, ma non l'uomo senza lo Spirito".


Un devoto lottava senza molto successo per superare le proprie debolezze. A lui il M. disse: "Al presente io non ti chiedo di vincere maya. Tutto ciò che ti chiedo è di resisterle".


A un nuovo allievo impaziente di sfuggire alle prove della vita, il M. disse:"Il Medico Divino ti tiene nell'ospedale dell'illusione terrena finchè la tua malattia del desiderio per le cose materiali non sarà guarita. Allora, ti lascerà andare a Casa".


Un preminente uomo d'affari visitò l'eremitaggio. Subito dopo essere stato presentato al M. disse: "Sono disgustosamente sano e disgustosamente ricco". "Ma, non siete disgustosamente felice, è vero?" - s'informò P. L'uomo ne convenne, e si fece allievo del Maestro.


Riferendosi al passo biblico: 'Ecco, io sto all'uscio e picchio; se uno ascolta la Mia Voce e apre l'uscio, entrerò da lui e desinerò con lui e lui con Me', il Maestro disse: "Il Cristo cerca di entrare dalla porta del vostro cuore, ma voi l'avete sprangata con l'indifferenza".


"E' una fortuna, signore, che voi predichiate in America in questi tempi. Dopo due guerre mondiali, la gente si è resa più ricettiva per il vostro messaggio spirituale", osservò un uomo che aveva recentemente letto l'Autobiografia di uno Yoghi. "Sì", disse il M., "cinquant'anni fa sarebbero rimasti indifferenti". E citò: 'Ogni cosa ha il suo tempo, e c'è un momento adatto per ogni cosa sotto il cielo'.


Col rapido sviluppo della Fratellanza d'Autorealizzazione SRF, l'organizzazione da lui fondata, il M. osservò che alcuni discepoli venivano troppo assorbiti dal lavoro. Egli li ammonì:"Non siate mai troppo occupati per poter cantare segretamente al Signore: 'Tu sei mio; io sono Tuo'".


Avendo osservato che un discepolo era di umore triste, il M. gli disse dolcemente: "Quando la spina dell'infelicità ti trafigge il cuore, estraila con la spina della meditazione".


"Questo non è un sentiero per i pigri", disse il M. durante un piccolo discorso di benvenuto rivolto a un nuovo residente al Centro di Mount Washington. "Gli indolenti non possono trovare Iddio, il Prodigioso Lavoratore della creazione! Egli non aiuta coloro che pensano che debba esser Lui a fare tutto il lavoro, ma sostiene segretamente quelli che compiono i loro doveri allegramente e intelligentemente, e che dicono: 'Signore, sei Tu che fai uso del mio cervello e delle mie mani".


A uno studente che si lamentava d'esser troppo occupato per meditare, il M. osservò succintamente."E se Dio fosse troppo occupato per curarsi di te?".


Il corpo umano è un'idea divina nella mente di Dio", disse il M."Egli ci fece dai raggi di luce immortale e ci rinchiuse in una lampadina di carne. Noi abbiamo fissato la nostra attenzione sulle fragilità di questa lampadina anzichè sulla eterna energia di vita racchiusa in essa".


"Iddio sembra così vago e distante!" commentò un allievo.

"Il Signore sembra distante solo perchè la tua attenzione è diretta verso l'esterno, alla Sua crazione e non all'interno dov'Egli si trova", disse il M. "Ogni volta che la tua mente si aggira nel labirinto delle miriadi di pensieri mondani, riconducila pazientemente alla rimembranza del Signore che abita in te. Col tempo lo troverai sempre presente e vicino a te, un Dio che ti parla nel tuo stesso linguaggio, un Dio la Cui faccia ti guarda da ogni fiore o arbusto o filo d'erba che incontri. "Allora dirai: 'Sono libero! Sono rivestito dei fili d'argento dello Spirito. Volo dalla terra al cielo su ali di lyce'. E quale gioia consumerà il tuo essere!".


"Potete capire solo guardando una persona quanto sia avanzata spiritualmente?", chiese un discepolo a P. "Immediatamente", rispose calmo il Guru. "Io vedo la parte segreta della gente, perchè questo è il mio compito nella vita. Ma non parlo di ciò che trovo. Colui che egoisticamente dice di sapere, non sa. Colui che veramente sa, perchè conosce Iddio, rimane muto".

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