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Inserito il - 22/10/2003 : 12:34:12
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Cosa debbo fare per i miei cambiamenti di umore?
Risponde Osho
Mi accorgo sempre di più che la mia energia è o molto alta o molto bassa: a volte mi esalto, poi ripiombo giù e mi vergogno di quello che è successo in quello stato di esaltazione.
Hai un metodo da darmi per vedere quando mi viene l'eccitazione e non lasciarmi portare via?
Per non identificarmi con la depressione e per trovare le mie radici e il mio equilibrio?
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Cosa fare per i cambiamenti di umore?
di Osho
La mente è quasi come l'oceano, onde dopo onde. Alcune onde sono più alte e nell'intervallo fra due onde c'è una depressione. Ci sono due modi per uscire da questo continuo processo di alti e bassi. Il più facile è questo: quando sei estatica, quello è il momento per essere consapevole. Quando sei depressa, in agonia, la consapevolezza diventa più difficile. Quando fluisci nella gioia, nella beatitudine, quello è il momento per essere consapevole; ma, le persone fanno esattamente il contrario. Quando sono felici, chi si preoccupa della consapevolezza? E quando sono angosciate, allora pensano che è il momento di essere consapevoli e uscire dall'angoscia. Ma nessuno è mai stato capace di uscire dall'angoscia direttamente.
Prima devi imparare a distaccarti dall'estasi. Se riesci a essere consapevole, prima di tutto, dei tuoi momenti felici, la depressione non verrà. L'uscita è dall'estasi. Questo è il modo più semplice. Sii felice e sii consapevole. Godi e sii consapevole. Ama e sii consapevole.
Non mettere da parte la consapevolezza dicendo: "Mi disturba, sono così estatica." In questo caso la consapevolezza diventa un disturbo, ma non lo è. Può apparire come tale all'inizio, ma presto ti accorgerai che porta la tua estasi a picchi più alti. Alla fine consapevolezza ed estasi diventano una cosa sola. Quei momenti di depressione, di agonia scompariranno. Il secondo modo, che viene inutilmente seguita solo da alcuni, è difficile. Ma il fatto che tu sia tedesca può forse essere un'indicazione che il secondo modo va bene per te. Cerca di diventare consapevole quando stai soffrendo - e non sei solo tu, molte altre persone nella storia ci hanno provato. Se non c'è sofferenza, sono capaci di crearla solo per diventarne consapevoli. Allora si mettono a digiunare e in questo modo creano la sofferenza; poi si mettono a vivere nudi negli inverni glaciali e in questo modo creano la sofferenza. L'essere umano è pieno di inventiva - si tortura in mille modi.
Ogni tanto una persona è diventata consapevole anche attraverso quell' esperienza; è inutilmente disumana, ma quasi tutte le religioni vanno predicando questo tipo di cose. La mente umana è attratta da ciò che è difficile, mentre ha tendenza a dimenticare ciò che è ovvio e semplice.
Io insegno ciò che è facile. Non sono favorevole ad alcun tipo di tortura inutile. Se diventa inevitabile, allora è un'altra cosa, ma abbiamo persino tentato di rendere delle sofferenze inevitabili delle occasioni di trasformazione.
Per me la strada più facile è ciò che ti dà gioia. Danza, canta. e mentre danzi e canti, sii consapevole. Non perderti e non identificarti. La vecchia abitudine della mente è quella di identificarsi con ogni cosa. La mente si identifica immediatamente con ciò che succede. La mente non funziona come uno specchio, funziona come un film. Qualsiasi cosa le si presenta, vi rimane stampata. Lo specchio rimane vuoto. Le persone vanno e vengono, su e giù. lo specchio non si identifica con nulla.
Io ti insegno la celebrazione, la gioia perché so che questa è la porta che si apre sul tuo risveglio finale. Una persona piena di gioia è vicina all' esistenza. Più grande è la sua gioia, minore è la distanza che la separa dal cuore dell'universo. Nella tua agonia sei solo: il cuore dell'universo è molto lontano. La tua agonia ha creato la distanza. Quando sei in agonia - è umano e succede una volta tanto - resta consapevole. Se sei stato capace di rimanere vigilante quando la danza e i fiori si riversavano su di te, non sarà per nulla difficile essere consapevole quando qualcosa va storto. Puoi essere un testimone - distaccato, non identificato. Questa è la via dello specchio. E questa è la via di coloro che hanno conosciuto la natura umana più profondamente delle cosiddette religioni e dei cosiddetti psicanalisti, dei cosiddetti saggi. Ma dipende da te. Se ti piace autotorturarti, allora ti conviene scegliere i momenti di infelicità per praticare la consapevolezza. Ma se sei intelligente e comprensivo, sceglierai la via più facile e più accessibile.
In ogni caso, qualsiasi cosa tu scelga, il risultato è lo stesso: la consapevolezza ti renderà libero dall'identificazione. Puoi provare entrambe; alcune persone si perdono quando sono felici. Forse è difficile per loro essere consapevoli quando sono felici. La mente dice: "Perché c'è bisogno della consapevolezza? In questo momento felice e beato, cosa c'entra la religione? Sei giovane e sei in buona salute e sei innamorato, che bisogno c'è di fare intervenire la chiesa proprio adesso?" Certo, quando diventerai vecchio, con un piede nella fossa, allora ti ricorderai di Dio - ma sarà troppo tardi, solo allora pregherai Dio - ma sarà troppo tardi. Con me non c'è Dio. Non c'è nessuno che ti perdonerà e la preghiera non ha alcun senso. Devi cambiare. Devi capire il meccanismo della trasformazione ed è molto semplice.
Durante una passeggiata mattutina, quando gli uccelli sono gioiosi e gli alberi sono baciati dal sole e ti senti in pace, diventa consapevole. Qualsiasi cosa succeda non dovrebbe accadere in uno stato di inconsapevolezza: sii semplicemente consapevole. Ciò non vuol dire che devi verbalmente ripetere dentro di te: "Guarda, gli uccelli cantano. Guarda, gli alberi sono felici. Guarda, quanta pace si sente." Questo è il modo migliore per distruggere ogni cosa.
Non devi verbalizzare. Devi sperimentare.
Ogni volta che scopri un momento che merita di essere goduto, in quel momento, sii consapevole. Piano piano la tua vigilanza diventerà parte di te. E il lavoro della consapevolezza è proprio quello di distruggere le identificazioni. Una volta ogni tanto ti sentirai depresso per mille ragioni - ci sono delle nubi nere, la vita sembra senza senso. La vigilanza che hai conquistato, rafforzato e cristallizzato nei momenti di gioia, verrà in tuo aiuto. Rimarrai a distanza e nel profondo di te stesso saprai: "Tutto ciò sta accadendo ma non a me, solo intorno a me - e continua a cambiare. La mia consapevolezza rimane come uno specchio, che riflette soltanto, senza identificarsi."
Ma le vecchie abitudini, sono dure a morire e richiedono grandi sforzi: ce le hanno inculcate fin da piccoli. Se è vero che ci sono state altre vite prima, allora ci portiamo dietro dei condizionamenti che gli scienziati hanno calcolato siano vecchi di almeno dieci milioni di anni. Il condizionamento più pericoloso che esista, per quanto riguarda il risveglio e l'illuminazione, è l'identificazione. Ti ci vuole una frazione di secondo per identificarti, per farti dimenticare che anche questo passerà. Aspetta un attimo. il vecchio fidanzato ti ha lasciata? Considerati fortunata: "Che grande occasione!" Questo è il mio insegnamento: lascia andare il vecchio perché il nuovo sta arrivando. Ci vorrà un po'. In questo vuoto, dipende da te essere infelice o aspettare con vigilanza.
Continua giorno dopo giorno. La mattina sei di cattivo umore e sai che ti è successo molte altre volte prima di oggi, non durerà, perché preoccuparsi? Lascia che l'umore sia pessimo. Perché sentirti coinvolta? Perché nutrirlo con la tua attenzione, quando sai che ogni attenzione è nutrimento? Limitati a guardare, lascia che il vecchio cattivo umore si prenda uno shock. "Cosa sta succedendo? Lei mi ha sempre accolto. qualcosa è cambiato. Se ne sta seduta in silenzio, senza nemmeno far caso al suo vecchio cattivo umore."
Ma tu non ricordi la tua vita e i suoi schemi. Questi alti e bassi non succedono a te, stanno accadendo solo nella tua mente, e tu non sei la mente. Puoi metterti in disparte e osservare. Scegli la via che vuoi, ma togliti l'antica abitudine di cadere sempre nella vecchia trappola. La prima volta sei perdonato perché ti muovi in un territorio sconosciuto, ma se ricadi nella stessa trappola la seconda volta e la terza e la centesima. allora sembra proprio che hai deciso di cadere nella trappola, costi quel che costi. Non è la trappola, è la tua decisione - o forse non sei per nulla consapevole e inciampi nel buio come un sonnambulo. I sonnambuli sanno fare meglio.
Questa vecchia abitudine è da cambiare. E non si tratta di fare uno sforzo per cambiarla. Non decidere: "Cambierò." Una semplice comprensione, una semplice chiarezza di tutta la situazione e il vecchio cambia. Ma persino gli adulti si comportano come bambini immaturi, senza dimostrare di essere veramente adulti. Sembra piuttosto che stiano invecchiando, non crescendo.
Se osserviamo il nostro comportamento, scoprirai che non c'è molta differenza. La stessa cosa continua a ripetersi. Lascia che la comprensione prevalga - una semplice comprensione. Sii consapevole di questo silenzio: non usare parole, non giudicare. Lascia che qualsiasi cosa succeda venga riflessa. Questo è il metodo usato per non identificarsi con i nostri alti e bassi e per creare un equilibrio nella nostra vita.
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