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 Werner Karl Heisenberg e la fisica quantistica

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V I S U A L I Z Z A    D I S C U S S I O N E
admin Inserito il - 20/05/2021 : 10:09:04
Werner Karl Heisenberg: uno dei padri fondatori della fisica quantistica

Scienza e Fisica Quantistica

>> https://bit.ly/3dKxwWX

Il Premio Nobel per la Fisica Heisenberg, Werner Karl (1901-1976) era un fisico tedesco, uno dei padri fondatori della teoria quantistica, oltre a essere lo scopritore del principio d'indeterminazione.

Redazione - Scienza e Conoscenza - 19/05/2021

Tratto da Scienza e Conoscenza n. 76

Nonostante ciò, fu premiato nel 1932 con il Nobel per la fisica non in virtù del lavoro per il quale oggi è noto, ma per un’approfondita spiegazione delle proprietà dello spettro dell'idrogeno molecolare.

Nato a Duisburg il 5 dicembre 1901, Heisenberg era figlio di un professore di greco presso l’Università di Monaco. Dopo aver studiato all’Università di Monaco (dov’era iscritto anche Wolfgang Pauli e dove il suo supervisore per il dottorato - ottenuto nel 1932 - era Arnold Sommerfeld), Heisenberg lavorò con Max Born a Gèittingen e con Niels Bohr a Copenhagen, prima di diventare professore di fisica teorica presso l'Università di Lipsia (1927).

Nel 1941 fu nominato direttore dell'Istituto Max Planck di Fisica, nonché professore di fisica presso l’Università di Berlino, dove sarebbe rimasto fino al 1945. Essendo il principale fisico ad aver mantenuto i suoi incarichi nella Germania nazista durante la Seconda Guerra Mondiale, Hei-senberg era sospettato di aver avuto simpatie per il regime, e comunque era lui il più temuto dagli Alleati, quello che si riteneva potesse condurre la Germania alla bomba atomica.

In realtà, quel poco di ricerca nucleare condotta in Germania durante la Seconda Guerra Mondiale, si diresse soprattutto alla creazione di fonti alternative d’energia, e non di armi.

In seguito, Heisenberg affermò che era stato proprio lui a distogliere i leader nazisti da un eventuale progetto per lo sviluppo di armi nucleari […]. Verso la fine del 1926 Heisenberg scoprì il ruolo fondamentale dell'indeterminazione nella realtà quantistica.

Heisenberg era profondamente interessato agli aspetti filosofici della meccanica quantistica, e ipotizzò che la dualità onda-particella potesse essere spiegata se entità come gli elettroni fossero state piccole particelle portate a destinazione da quelle che egli definì “onde pilota”. Quell'idea fu però eclissata dal successo dell'interpretazione di Copenhagen, anche se c’era comunque una stretta somiglianza all’ipotesi di David Bohm (in realtà, fu proprio Heinsenberg a ispirare il lavoro di Bohm), successivamente accettata come interpretazione valida del comportamento del mondo quantistico.

Dopo la Seconda Guerra Mondiale, Heisenberg svolse un ruolo fondamentale nell’allestimento dell’Istituto Max Planck di Fisica (la nuova denominazione dell'Istituto Kaiser Wilhelm) di Gottingen, del quale fu il primo direttore, nonché supervisore all’epoca del suo trasferimento a Monaco di Baviera (1955).

Sempre nel 1955, Heisenberg fu nominato professore di fisica all’Università di Monaco. Negli ultimi anni della sua attività si dedicò soprattutto a un tentativo (infruttuoso) di giungere a una teoria unitaria dei campi. Propose, inoltre, il concetto di “intero indiviso”, se-condo il quale ogni cosa al mondo (e in particolare modo la realtà quantistica) fa parte di un solo sistema, e quindi, tanto per fare un esempio, non dovrebbe sorprendere affatto che chiudendo una feritoia nel famoso esperimento dei due fori ciò influisca istantaneamente sul comportamento di un elettrone che sta passando per l’altra feritoia.

Sebbene all'epoca quell’idea non fosse stata accettata universalmente, in seguito fu adeguatamente sviluppata da David Bohm.

Heisenberg morì a Monaco il 2 febbraio 1976.

Scienza e Conoscenza n. 76 - Aprile-Giugno 2021 >> https://bit.ly/3dKxwWX
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