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Inserito il - 29/09/2008 : 11:07:26
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Al ritmo del respiro
di Manuela Maria Mancini
Tra la nascita e la morte le nostre vite vengono scandite dal ritmo della respirazione, dal ricevere e dal dare.
Il nostro arrivo in questo spazio-tempo e in questo corpo si manifesta attraverso l’archetipo della respirazione, legato al nostro dare e ricevere. Questo pulsare, questo ritmo vitale ci accompagna per tutta la vita, insegnandoci che è necessario lasciar andare prima di poter ricevere e che è necessario prima dare a noi stessi per poter restituire al mondo.
Così, fra le due tappe esistenziali della nascita e della morte noi continuamente inspiriamo ed espiriamo. Il mondo e gli elementi che lo costituiscono vivono di questo “inspiro-espiro”. Secondo la Terapia Archetipale nata in Francia negli anni ’90 dall’esperienza di Bernard Chaumeil e sintetizzata nei "Tarocchi degli Archetipi", ogni volta che inspiriamo captiamo delle informazioni dall’esterno: insuffliamo nel nostro corpo e nelle nostre cellule una forza nuova. L’inspirazione consapevole porta al nostro corpo fisico e alla nostra anima un programma di rinnovamento; ci apriamo ad una forza, ad una spirale dinamica di vita. Inspirare è ricevere le forze vitali dell’universo, le forze cosmiche che si diffondono nel campo eterico della Terra, è captare l’energia della natura che nutre l’aria che respiriamo.
Nell’inspirazione c’è il riconoscimento della Madre Terra e del regno vegetale che ci arricchiscono del loro ossigeno. Siate quindi consapevoli dell’inspirazione, lavorateci sopra con delle tecniche di respirazione attraverso il suono, il ritmo, il cammino o grazie ad una respirazione profonda e consapevole. Ideale è il “Respiro del Cuore”, un percorso basato su una tecnica di Respiro Consapevole, chiamato Transformational Breath® che ho il piacere di condividere in gruppi di consapevolezza e sessioni individuali. Transformational Breath apre gli schemi ristretti di respiro, rieducando il nostro sistema respiratorio, permettendoci così di integrare tutti gli schemi energetici ristagnanti della mente conscia e inconscia e aprendoci così a nuove consapevolezze su chi siamo e dove stiamo andando.
Nell’espirazione, invece, c’è un lasciar andare le tensioni e l’eliminazione di un contenuto. L’espirazione permette la liberazione, l’espressione, offrendo una via d’uscita alle nostre emozioni e ai nostri stati d’animo. Attraverso le parole espresse liberiamo i mali trattenuti. L’espirazione è un atto di fede, con fiducia accettiamo il rischio di perdere, osiamo concepire che ciò che viene liberato sarà accolto e trasformato dall’invisibile.
Nel ciclo dell’inspirazione-espirazione entriamo a far parte del movimento del mondo che riceve e dà, si riempie e si svuota, in comunione con il cosmo. Il respiro ci sostiene e ci invita a fare attenzione e ad ascoltare ciò che nutre il nostro corpo, ci aiuta a concederci il tempo di “respirare”, per impegnarci a cambiare la nostra capacità di ricevere e dare. Fondetevi nei movimenti di inspirazione-espirazione del mondo, eme il ritmo più adatto per voi, così avanzerete senza ostacoli.
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