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 La Luce dell'Anima 4
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Inserito il - 04/09/2008 : 10:58:31  Mostra Profilo  Rispondi Quotando
La Luce dell'Anima 4

del Dr. Mario Rizzi

(parte quarta)

------------------

LA GERARCHIA PLANETARIA (Prima parte)

Abbiamo visto, nelle lettere precedenti che, nel lungo corso dell'evoluzione
dell'umanità, vi sono sem­pre stati dei Grandi Esseri che hanno prestato la
loro opera affinché le cose procedessero secondo un piano prestabilito
moltissimo tempo fa.

Anche oggi vi sono Grandi Esseri che guidano l'evoluzione dell'umanità.
L'insieme di questi Esseri il­luminati viene chiamato con vari nomi, tra
cui: "Gerarchia Planetaria", "Centro dei Maestri di Sag­gezza" e "La grande
Loggia bianca".

- I componenti della Gerarchia -

Alcuni componenti della Gerarchia sono attualmente incarnati in un corpo
fisico, altri, invece, vivono in un corpo eterico (energetico, n.d.r.) nei
mondi sottili. Alcuni di essi, incarnati in un corpo fisico, dimorano nelle
Montagne dell'Himalaia, ma la maggior parte è disseminata in tutto il mondo
e dimora, in incognito, in varie Nazioni.

I componenti della Gerarchia cercano di aiutare l'umanità nel suo cammino
spirituale attraverso gruppi o movimenti tra cui possiamo elencare, per
brevità: Templari, Massoni, Rosacroce e la Società Teoso­fica. E' comunque
certo che i Maestri hanno il pieno rispetto del libero arbitrio degli umani,
questo, chiaramente, ne limita il raggio d'azione.

Alcuni di essi sono esseri umani che hanno raggiunto un alto grado di
perfezione ed hanno così conse­guito la "resurrezione della carne", ovvero
non hanno più l'obbligo di rinascere in un corpo fisico per procedere con la
loro evoluzione. Tra essi citiamo, per brevità, i Maestri: Morya,
Koot-Hoomi, il Ve­neziano, Serapis, Hilarion, Gesù, Saint-Germain e Djwal
Khul.

Così ne parla Alice Bailey nel suo volume Iniziazione umana e solare:

"Attualmente questi Maestri sono incarnati nel mondo intero con il solo
scopo di partecipare alle atti­vità, alle occupazioni ed al lavoro di
disseminazione della verità nelle differenti Chiese, scienze e filo­sofie.
Pro­ducono così in seno ad ogni organizzazione un'espansione, un'apertura,
una disintegrazione cosi necessarie ed altrimenti impossibili. Sarebbe
saggio che gli studenti di occultismo riconoscessero questi fatti e
coltivassero la loro capacità di identificare le vibrazioni della Gerarchia
che si manife­stano attraverso i discepoli nei posti e nei gruppi più
impensati".

- L'opera della Gerarchia (1) -

I Maestri contribuiscono in mille modi a far progredire l'umanità. Dalle più
alte sfere riversano sulla Terra la luce e la vita che possono essere,
libera­mente come i raggi del sole, ricevute e utilizzate da tutti coloro
che sono sufficientemente recettivi.

... E poi i Maestri, che hanno un legame particolare con le religioni, le
utilizzano come serbatoi nei quali riversare energia spirituale perché sia
donata ai fedeli di ogni religione come un "mezzo di grazia".

C'è quindi il grande lavoro intellettuale per mezzo del quale i Maestri
inviano potentissime forme pen­siero (pensieri concentrati su una certa
idea, n.d.r.) che captate dagli uomini geniali, vengono da loro assimilate e
donate al mondo. Nello stesso modo Essi inviano ai loro discepoli le loro
voci notificando i compiti che devono svolgere ... il lavoro di guida e
supervisione nell'insegnamento ai giovani disce­poli e l'invio di un aiuto
specifico in numerosi casi.

Nel mondo fisico sorvegliano il susseguirsi degli eventi, correggono e
neutralizzano, per quanto è per­messo dalla Legge, le tendenze nefaste,
riequilibrano conti­nuamente le forze che si oppongono o ne fa­cilitano il
progresso rinforzando il bene ed indebolendo il male.

- L'influenza dei Maestri sulle Scuole di esoterismo (2) -

Alcune Scuole di occultismo e di tendenza teosofica hanno preteso di essere
le uniche detentrici dell'insegnamento dei Maestri ed il solo punto Focale
dei Loro sforzi limitandone così l'opera e for­mulando delle premesse che il
tempo e le circostanze non mancheranno di provare come inesatte.
Essi operano certamente per mezzo di questi gruppi di pensatori e danno una
gran parte della Loro energia in tali organizzazioni, ma hanno ovunque Loro
allievi e discepoli e operano attraverso nume­rosi corpi e con diversi
metodi di insegnamento.

- La Gerarchia vista dal Maestro Djwal Khul (il Tibetano) (3) -

Nota: questo messaggio è stato ricevuto e quindi scritto da Alice Bailey.

La Gerarchia, è formata da esseri umani e spirituali nel contempo. Questi
Maestri, desiderosi di aiutare l'umanità, si sono presi la responsabilità di
assistere l'uomo nella sua evoluzione. Tra loro vi sono stu­denti, Iniziati,
così come Alcuni Maestri che seguono le direttive dei Chohans e Kumaras che,
a loro volta rappresen­tano gli Esseri consapevoli più evoluti nella nostra
sfera planetaria. Essi non sono dissimili alle descri­zioni fatte per gli
Angeli e gli Arcangeli nelle religioni Occidentali.
La Gerarchia sta lavorando, a livello politico, per creare una cooperazione
internazionale e una sintesi economica. Nel campo della religione, invece,
cerca di diffondere la coscienza spirituale e una reli­gione di tipo
universale. Nei domini della scienza, istruzione e psicologia, il suo scopo
è quello di espandere la coscienza, la conoscenza e le capacità umane in
generale.

I membri della Gerarchia inviano costantemente nel mondo pensieri, ideali,
semi di attività e progetti, allo scopo di influenzare coloro che operano in
campo politico, economico e scientifico. Questi piani talvolta sono
idealistici, comunque sono realizzabili. La Croce Rossa internazionale
rappresenta un esempio riuscito di tale influenza.

Coloro che si aprono alle ispirazioni inviate dai Maestri e si dedicano al
"bene maggiore", talvolta sono istruiti dagli stessi Maestri mentre i loro
corpo giace addormentato ... Queste persone, comunque, non dovrebbero
lavorare in questo senso solo allo scopo di ottenere vantaggi personali,
bensì offrirsi come cooperatori di coloro che operano sui piani superiori.

- I Maestri visti da Giuseppe Filipponio (4) -

... Questi Fratelli Maggiori dell'umanità hanno calcato, quali uomi­ni sulla
terra, il lungo sentiero evo­lutivo, e sono entrati nei ranghi dei Grandi
Esseri che ora proteggono e guidano il destino dell'uomo sol­tanto dopo aver
subito tutti i processi che ci innalzano a più spirituali dimensioni.
Essi hanno trionfato sulla materia e conseguito la loro mé­ta suprema
mediante gli stessi superamenti e gli stessi sacrifici che noi affrontiamo e
con cui lottiamo nelle nostre vite. Essi hanno conosciuto ogni passo del
sentiero della sofferenza, hanno subito ogni esperienza, hanno lottato per
redimere le loro fragilità umane ed hanno vinto mediante la padronanza degli
aspetti materiali dei loro sé umani.

- I Maestri visti da David Anrias (5) -

Quando un uomo raggiunge il Nirvana o Liberazione non è obbli­gato a
conservare il suo corpo fisico o a reincarnarsi in un altro. La scelta è
sua: o preferisce vivere per sempre un'esistenza disincarnata o di­mora
sulla terra per un tempo considerevole come Maestro di Saggezza, in questo
caso egli avrà una funzione in seno alla Gerarchia Occulta e aiuterà lo
sviluppo dell'umanità in modi estremamente di­versi.

I Maestri, possono compiere miracoli, ma lo fanno raramente perché ritengono
che, salvo in casi ecce­zionali, ogni miraco­lo è una forma di
esibizionismo. Infatti la loro assenza di vanità è così totale che malgrado
la loro nobiltà e i loro grandi poteri sono stati così modesti da chiamarsi
Fratelli Maggiori e Servitori dell'Umanità; in effetti, secondo i loro
propositi vivono per servire e guidare, perché coloro che guidano non fanno
altro che servire. Tuttavia, la loro funzione di guida non intralcia il
libero arbi­trio dell'uomo, perché ciò infrangerebbe la Legge. Essi
suggeriscono, ma non esercitano pressioni, ispi­rano ma non ordinano mai.

Possiamo dunque constatare che, sebbene i Maestri abbiano il loro spirito
nel Cielo, i loro piedi cal­cano il nostro suolo, vale a dire che non sono
vaghi sognatori, ma uomini fondamentalmente pratici. Non hanno più i vizi e
le debolezze del comune mortale, perché hanno sofferto essi stessi per
vincerli camminando sul sentiero che porta all'Adeptato (stato di altissima
evoluzione spirituale, n.d.r.). Cosi, essi hanno l'atti­tudine ad una totale
comprensione e tolleranza, unite ad un'immensa compassione e, cosa
importantissima come affermano essi stessi, un pronunciato senso
dell'umorismo.

- Una giusta precisazione (6) -

Vorrei ricordarvi che quando voi pensate alla Gerarchia, lo fate in termini
di Maestri (come fa la mag­gior parte della gente), oppure in termini di
Iniziati superiori. Non è esatto. Tutti i discepoli che ven­gono accettati
sono nella periferia della Gerarchia e della sua influenza.

- Come possiamo aiutare i Maestri? (7) -

In primo luogo, insegnare la legge di evoluzione e il suo corollario
inevitabile, gli uomini perfetti. Agli uomini si de­ve insegnare che tali
grandi anime esistono, ed esistono inte­ramente per servire il loro
prossimo. Il pubblico dev'essere abituato ai loro nomi e attributi, alla
loro opera e al loro pro­posito, e agli uomini si deve dire che vengono per
la salvezza del mondo.

In secondo luogo, discepoli e aspiranti devono vivere armoniosamente sotto
ogni aspetto e amare. Le vibrazioni vio­lente dei nostri ambienti devono
essere smorzate con una forte controvibrazione d'amore, ricordando sempre
che quando operiamo dal lato dell'evoluzione è con noi il potere della
divinità stessa, disponibile per essere usato.

Nulla può resi­stere alla pressione costante dell'amore e dell'armonia
quando sono applicati abbastanza a lungo. Non è lo sforzo spasmo­dico che
conta, è la pressione sostenuta a lungo, invariabi­le, che alla fine
infrange l'opposizione e le mura della sepa­ratività.

In terzo luogo, le organizzazioni esoteriche devono appog­giare tutto ciò
che tende all'unità. Tutti i tipi di lavoro, tutti gli sforzi esterni delle
numerose organizzazioni, devono in­contrare cooperazione e assi­stenza
amorevoli. Noi stiamo in un mondo di sforzo come punti focali d'amore.

Il nostro obiettivo è di aiutare i Grandi Esseri e dar loro l'assistenza
intelligente che farà materializzare i loro piani per l'umani­tà. Hanno
deciso di operare, per nostro tramite, all'elevazione del mondo e
l'emissione dello sforzo spirituale intensificato che arresterà l'ondata di
male e allontanerà le possibi­li difficoltà che stanno in agguato
nell'oscurità del caos attuale dovrà avvenire tramite i gruppi esoterici.

L'organismo vivente di aspiranti e discepoli può fornire un centro di pa­ce,
di potere e d'amore, di aiuto pratico e di elevazione spirituale quale il
mondo non ha mai visto. Questa è la speran­za. Abbiatene cura voi.


- Altri modi per aiutare i Maestri (8) -

Il fatto della Gerarchia e l'opera svolta dai Maestri me­diante i loro
discepoli devono essere indicati all'attenzione pubblica.

Ovunque, discepoli presenteranno sempre meglio il piano gerarchico di
fratellanza, di vita spirituale e inclusi­va, non ripetendo di continuo
(come fanno gli stolti): "Il Mae­stro mi ha scelto" o "il Maestro mi guida"
o "io rappresento la Gerarchia", ma con una vita di servizio, per mostrare
che i Maestri esistono e sono conosciuti da molti dovunque; che il piano è
di sviluppo evolutivo o di progresso e conduce ver­so una meta spirituale
intelligente; che l'umanità non è sola, ma che la Gerarchia vigila, che il
Cristo è con il Suo popolo.

Mostrare inoltre che nel mondo esistono molti discepoli sconosciuti perché
la­vorano nel silenzio, che il nuovo gruppo di Servitori del mon­do esiste;
che uomini di buona volontà sono presenti ovun­que; che i Maestri non
s'interessano delle personalità, ma che impiegano uomini e donne di ogni
atteggiamento, fede e na­zionalità purché motivati dall'amore, intelligenti,
di mente addestrata, magnetici e radianti, capaci di attirare alla veri­tà e
alla bontà e non all'individuo-Maestro o discepolo.
I Maestri, non si curano di fare proseliti, ma si impegnano unicamente ad
alleviare le sofferenze, a promuovere l'evoluzione dell'u­manità e a
indicare le mete spirituali. Non cercano premi per il loro la­voro ne elogi
dai contemporanei, ma solo l'accrescimento della luce nel mondo e lo
sviluppo della co­scienza umana.
L'illusione riguardo ai Maestri

MONDO ASTRALE: mondo invisibile, dove vivono i defunti ed i viventi
sperimentano le emozioni, i desideri e le passioni. I defunti, talvolta, si
presentano ai viventi come "maestri" ed offrono servizi o insegnamenti. La
"medianità" e la "scrittura automatica" sono due tra i molteplici fenomeni
dovuti al contatto con il mondo dei "morti".

Dopo aver dato alcune precisazione, riguardo ai Maestri ed alla Gerarchia,
riteniamo giusto parlare di una particolare illusione, oggi assai diffusa,
tra coloro che frequentano circoli occulti o Scuole spiri­tuali. A questa
illusione, sono spesso soggetti alcuni capi di tali organizzazioni che
affermano di essere in contatto con qualche Maestro, spiriti illuminati o,
addirittura, con nostro Signore Gesù Cristo, men­tre ricevono solo messaggi
medianici dallo spirito di una persona defunta. Essi, spesso, illudono anche
gli allievi dicendo che, prima o dopo, arriveranno anche loro ad incontrare
il Maestro.

Leggiamo come Alice Bailey, nel Trattato dei 7 Raggi (9), ci illustra questo
fenomeno:

"Anche le correnti di esoterismo, teosofiche e rosacrociane (particolarmente
nelle loro scuole interne), hanno forme loro particolari di questa illusione
di guida interiore. Benché di natura diversa da quelle precedenti, gli
effetti sono molto si­mili e riducono i seguaci nella condizione di farsi
guidare e spesso dirigere da voci illusorie.

"Spesso i capi dell'organiz­zazione asseriscono di essere in comunicazione
diretta con un Maestro o con tutta la Gerarchia dei Maestri, da cui
rice­vano gli ordini. Questi sono trasmessi all'insieme dei mem­bri, da cui
ci si attende un'obbedienza pronta e senza discus­sioni.

"In questo sistema, impartito sotto il nome di sviluppo esoterico, si
presenta la méta di un simile rap­porto con il Mae­stro o la Gerarchia come
incentivo per studiare o meditare, e l'aspirante è indotto a credere che un
giorno o l'altro udrà la voce del suo Maestro, che lo guiderà suggerendogli
cosa fare e come prender parte a ruoli diversi.

"Gran parte delle difficoltà psicologiche riscontrate nei gruppi esoterici
si pos­sono ascrivere a questo atteggiamento e a questa speranza ingannevole
offerta al neofita ...

"La guida cui obbediscono tanto spesso gli aderenti delle diverse correnti
esoteriche non è quella della Gerarchia, ma il riflesso astrale di questa
(essi quindi rispondono alla presentazione illusoria e falsata costruita
dall'uomo, di un grande fatto spirituale). Se volessero, potrebbero
rispondere invece alla realtà ...
"Oggi mistici di ogni specie, per naturale predisposizione alla vita
introspettiva e negativa, odono voci, ricevono co­mandi e obbediscono a
impulsi che sostengono venire da Dio. In ogni parte esistono gruppi
impegnati ad avviare alla vita spirituale, ad accertare il Piano di Dio o a
collaborarvi in un modo o nell'altro. Alcuni operano con intelligenza e le
loro premesse e i tentativi sono talvolta corretti, ma in gene­re seguono
una via sbagliata, poiché sono soprattutto di na­tura astrale".
I pericoli della medianità (10)

Desideriamo informare gli inesperti o ingenui, i quali danno spesso molto
credito alla medianità nega­tiva, trastullandosi o esercitandosi
incautamente, senza fede in Dio e senza la doverosa devozione o an­cor
peggio senza una preparazione spirituale, né una buona guida insegnante, con
sistemi e modi più disparati (come piattini, bicchierini, planchette,
tabelle numerate o alfabetiche, seduti attorno ad un ta­volo a formare la
catena in attesa dei colpi o di un movimento del tavolino), convinti di
poter così contattare le anime di congiunti morti, parenti, amici o
personaggi illustri e storici, e ne invocano in­cautamente le anime
chiamandole per nome.
Questi ingenui o schiocchi non sanno quale rischio corrono in questi casi e
con questi sistemi irrispet­tosi verso il mondo spirituale.

Soltanto uno spirito malefico potrà rispondere, capace di imitare
perfettamente il timbro di voce dello spirito invocato o fornendo qualunque
sua segreta notizia, poiché nel mondo dello spirito, sia positivo che
negativo, ogni anima è come un libro aperto. Nulla si può più nascondere od
occultare come si fa durante la vita terrena. Perciò si può essere ingannati
con falsi nomi, con false voci, con false comuni­cazioni, anche se spesso
all'inizio lo spirito malvagio o burlone alletta con buoni e favorevoli
segnali, notizie o messaggi.

Un messaggio del Maestro D.K. (11):

Dite a coloro che vi ascolteranno che i loro Grandi Fratelli li stanno
semplicemente aspettando, e che non sono solo capaci di fare discorsi. Dite
che stiamo andando loro incontro; dite però chiaramente che non veniamo per
togliere la trappola sotto i loro passi, ma per indicarla.

Non solo non abbiamo mai lasciato la Terra, ma nei prossimi decenni saremo
qui più che mai; non ci vedrete circolare né con la veste bianca né con
l'aureola sul capo, perché indosseremo gli abiti della gente di città, degli
operai, dei contadini, e magari ci vedrete con la ventiquattrore dell'uomo
d'affari in mano, o sotto le spoglie d'un monaco dissidente... Aspettatevi
di tutto, perché l'Amore non conosce la discriminazione, e si serve di tutto
quanto gli è neces­sario per rivelarsi, in ogni direzione.

Sappiate che lo stato attuale del pianeta è come quello d'un corpo malato, e
non servono, per dimo­strarlo, né prove né grandi frasi. Eviterò anche di
farvi il ritratto dell'umanità e di trarne un bilancio... né dirò che tutto
questo è molto triste, malgrado qualcuno si aspetti forse che lo dica. Non è
triste: è solo un dato di fatto, e vi porremo rimedio. Lasciamo i gridi
d'allarme a livello dell'ego, e prepariamoci a cementare le nostre azioni
con il distillato del cuore.
Partendo da qui, comprenderete che invitiamo tutti gli esseri umani a
comportarsi allo stesso modo, perché non v'è più posto per un atteggiamento
tiepido, pigro o incongruente.... Quando un veicolo si avvicina a una curva
pericolosa tutti si allacciano le cinture, e così dovranno fare tutti i
terrestri co­scienti, sia che pongano la loro energia in ciò che chiamate
Dio, in un semplice feticcio, oppure in loro stessi. La vostra cintura si
fregi di questi nomi: tolleranza, perdono, luce e speranza; non abbia mai lo
sguardo sdol­cinato d'una morale, ma la folgorante dolcezza della
Conoscenza: senza questa cintura di sicurezza, senza questo scudo, ogni
volontà d'azione sarà vana.

--------------

Riferimenti bibliografici
1) Annie Besant, I Maestri,
Edizioni Adyar, Settimo Vittone, TO.
2) A. Bailey, Iniziazione Umana e Solare,
Edizioni Nuova Era, Roma.
3) I. Dalichiw e M. Booth, Aura-Soma, pag, 229,
Hay House, Inc. Carlsbad, CA, UA.
4) Giuseppe Filipponio, La via della Luce, pag. 63,
Centro Verso la Luce, Via Laurentina 622 - 00143 Roma.
5) David Anrias, Attraverso gli occhi dei Maestri, pag. 20,
Edizioni Amiedi, Milano, 1932,
6) Alice Bailey, Il Discepolato nella Nuova Era, Vol. II, pag. 64, Edizioni
Nuova Era, Roma.
7) Alice Bailey, L'esteriorizzazione della Gerarchia, pag. 515-516,
Edizioni Nuova Era, Roma.
8) Alice Bailey, Il discepolato della Nuova Era,
vol. I, pag. 778-779, - Edizioni Nuova Era, Roma.
9) Alice Bailey, Il trattata dei 7 Raggi, Vol. II,
Psicologia esoterica 2, pagg. 484-487.
Edizioni Nuova Era, Roma.
10) Antonio Marchetti, Esperienze di terapeuta.
Cenacolo dei Carismatici, via Repetto 2/6 - 16143 Genova, 1980
11) Anne e Daniel Meurois-Givaudan, Viaggio a Shamballa,
pagg. 65-66 - Edizioni Arista, 10094 Giaveno (1987)
Letture per approfondire
La Gerarchia Spirituale,
Istituto di Sintesi Planetaria
23026, Ponte di Valtellina (SO)




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