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Inserito il - 06/08/2008 : 12:16:20
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Piccoli robot chirurghi
Data articolo: agosto 2008
Fonte: salute.agi.it
Ridurre i traumi post-operatori e migliorare i risultati clinici della chirurgia minimamente invasiva mediante lo sviluppo di nuove tecnologie per la chirurgia endoluminale, moderna tecnica che sfrutta gli spazi interni degli organi cavi del corpo umano per inserire il ministrumentario chirurgico limitando le incisioni cutanee.
È lo scopo di “ARAKNES” (Array of Robots Augmenting the KiNematics of Endo-luminal Surgery) (www.araknes.org), un progetto di ricerca finanziato dall'Unione Europea e del quale è capofila il Laboratorio CRIM della Scuola Superiore Sant'Anna di Pisa, coordinato dal professor Paolo Dario. Il progetto gode della supervisione medico-chirurgica del prof. Alfred Cuschieri, docente di Chirurgia Generale alla Scuola.
Questa ricerca assume tutte le caratteristiche di un'avventura scientifica e tecnologica nella quale saranno progettati e sviluppati una squadra di piccoli robot chirurghi da inserire nello stomaco attraverso il cavo orale ed esofageo. “ARAKNES” ha avuto inizio il 1 maggio 2008 e il 26 luglio scorso si è tenuto a Pisa, presso l'Ospedale Cisanello, il secondo incontro del gruppo internazionale di ricerca durante il quale sono state esaminate le problematiche chirurgiche con cui i piccoli robot ARAKNES si dovranno confrontare.
L'Unione Europea confida nell'esito positivo della scommessa, che vede, ancora una volta, coinvolte alcune importanti realtà scientifiche e di ricerca pisane. La Scuola Superiore Sant'Anna è infatti capofila di un'importante gruppo di università e aziende europee tra cui compaiono l'università di Pisa, con il centro di ricerca ENDOCAS (Center for Computer Assisted Surgery) e MicroTech S.r.l, azienda spin-off della Sant'Anna. Tra gli altri partner del progetto, due università inglesi, un'università spagnola, un politecnico svizzero, il CNRS francese, un'altra azienda italiana e due aziende tedesche, leader nel settore dell'endoscopia e della validazione di strumentazione chirurgica.
Le competenze di primissimo livello nei campi della chirurgia, della robotica e delle micro e nano tecnologie del gruppo di ricercatori coinvolti nonché le tecnologie esistenti per la laparoscopia bimanuale costituiscono il punto di partenza di questo ambizioso progetto. Il sistema di chirurghi micro-robotici in fase di progettazione sarà in grado di operare lo stomaco del paziente dall'interno e sarà guidato dal chirurgo tramite una comoda console. I micro-robot e i sistemi ottici saranno inseriti nel corpo del paziente attraverso il cavo orale e esofageo, senza praticare nessuna incisione esterna.
Ad “ARAKNES” sono stati destinati quattro anni di lavoro, durante i quali il team internazionale guidato da Paolo Dario e da Alfred Cuschieri sarà chiamato a compiere un'impresa scientifica e tecnologica nella quale si stanno cimentando pochissimi altri gruppi internazionali. L'Unione Europea ha creduto nel progetto finanziandolo per un importo complessivo di oltre otto milioni di Euro. “Le microtecnologie - spiega Paolo Dario - possono davvero rivoluzionare il mondo della chirurgia minimamente invasiva”.
La Scuola Superiore Sant'Anna e le altre università europee coinvolte si dedicano con questo progetto alla realizzazione di una serie di oggetti fisici, verso i quali le industrie nutrono forte interesse. Quattro aziende fanno già parte del progetto perché interessate allo sfruttamento industriale dei risultati che saranno ottenuti. La Scuola Superiore Sant'Anna, infine, vede in “ARAKNES” un'importante opportunità di innovazione e di collaborazione anche accademica nei settori della bioingegneria industriale e della medicina, spesso troppo limitata a perfezionamenti incrementali di tecnologie ormai mature.
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