admin
Webmaster
    

Regione: Italy
Prov.: Pisa
Città: Capannoli
24827 Messaggi |
Inserito il - 05/08/2008 : 10:49:46
|
Alcol tra i giovanissimi
Data articolo: agosto 2008
Fonte: salute.agi.it
Allerta “happy hour” tra i giovanissimi, oggi il 7 per cento ne abusa una volta la settimana. Secondo l'Osservatorio nazionale sull'alcol, nei ragazzi tra i 14 e i 17 anni il consumo è aumentato del 2 per cento rispetto a 10 anni fa.
Il gastroenterologo Nicola Caporaso dell'Università di Napoli mette in guardia sui pericoli di questa cattiva abitudine. “Danni al fegato dopo due soli bicchieri e pericolo di dipendenza. Non solo - spiega Caporaso - l'abuso costante di alcol, ma anche un abuso saltuario, può determinare seri problemi di salute”.
La diffusione dell'alcol tra i teenager suscita allarme tra gli esperti: nei fine settimana o durante l' “happy hour” spesso si ubriacano senza pensare alle conseguenze. “L'alcol viene utilizzato per migliorare la comunicazione interpersonale - spiega il professore. - Se il bere alcolici è utilizzato per superare difficolta' relazionali diventa un bere problematico e si ricorrerà all'alcol ogni volta che si avranno difficoltà: in pratica è dipendenza”.
L'analisi dell'Istiuto superiore di sanità dice che 3 ragazzi su 4 tra 16 e 25 anni bevono alcolici e se si abbassa l'età a 15 anni, un anno in meno del limite di legge per poterli acquistare, i dati non cambiano: beve il 67 per cento. Il problema, oltre che sociale, è anche medico: negli adolescenti l'alcol viene metabolizzato con maggiore difficoltà e i danni al fegato ed al sistema nervoso sono maggiori che negli adulti. Così si facilita l'insorgenza di malattie del fegato, come la steatosi (o fegato grasso) e la steatoepatite che, nel corso degli anni, possono trasformarsi in cirrosi ed epatocarcinoma.
Solo a 18-20 anni si sviluppa maggiore capacità di metabolizzare l'alcol: perciò, come ricorda l'Oms, fino ai 20 anni non bisognerebbe bere più di un bicchiere di vino al giorno. “I giovani però non si accontentano di vino o birra - sottolinea Caporaso - preferiscono i drink a base di superalcolici, ma devono capire che il loro è un errore gravissimo che può preludere alla dipendenza”. “Superare la soglia indicata dall'Oms - chiarisce il professor Caporaso - aumenta la probabilità di contrarre un danno epatico indipendentemente dalle bevande che si assumono, siano esse vino, birra o superalcolici”.
|
|