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                       Inserito il - 29/07/2008 :  10:40:35
                        
                        
                      
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                       Caffeina e sport 
  Data articolo: luglio 2008 
  Fonte: salute.agi.it
  Anche se l'Agenzia mondiale anti-doping ha rimosso 4 anni fa, appena prima delle Olimpiade di Atene, la caffeina dalla lista delle sostanze vietate, alcuni recenti studi hanno dimostrato che molti atleti continuano a usarla perché credono che sia in grado di migliorare le prestazioni. 
  Secondo un articolo pubblicato sulla rivista British Medical Journal, a ricorrere all'uso di caffeina sono maggiormente gli atleti e i ciclisti. Mark Stuart, che è stato a farmacologo durante i Giochi di Sydney (Australia), si è chiesto in un articolo in cui ha fatto una revisione delle evidenze scientifiche più recenti sulla questione, se è l'effetto palcebo la ragione per la quale gli atleti continuano a fare affidamento su questa sostanza non ufficialmente 'dopante'. 
  “La caffeina è probabilmente la sostanza stimolante più consumata in tutto il mondo”, ha affermato l'esperto. Ma “sono gli atleti che continuano a credere sul miglioramento delle loro prestazioni o l'Agenzia, la cui posizione attuale indica che i suoi effetti benefici siano trascurabili ?”. Alcuni dei più recenti dati raccolti nel Regno Unito hanno indicato che l'uso di caffeina tra sportivi di alto livello è rimasto ancora elevato nel corso degli ultimi quattro anni. 
  Secondo un documento pubblicato dalla rivista International Journal of Sports Medicine di 193 atleti (corridori di fondo, velocisti, saltatori...) e di 287 ciclisti, circa il 33 per cento dei primi e il 60 per cento dei secondi è rimasto fiducioso che la caffeina sia una sostanza che aiuti a migliorare i loro risultati sportivi. 
  Un altro lavoro di Stuart, pubblicato sulla stessa rivista, ha dimostrato che non ci sono stati cambiamenti sulle cifre dell'uso di questo stimolante tra il 1993 e il 2002 (prima del divieto) rispetto al 2004 (quando non era più considerato 'dopante'). “Sembra che la percezione di atleti non sia cambiata nel corso degli ultimi 25 anni”, ha detto il ricercatore. Tutto questo, nonostante non ci siano evidenze scientifiche che dimostrino gli effetti della caffeina. 
  Alcuni studi effettuati in precedenza hanno dimostrato che la caffeina migliora le prestazioni. Ma secondo Stuart, alcune ricerche hanno suggerito che “l'effetto della caffeina è influenzato dalle aspettative di coloro che l'hanno preso”. Nel corso dei prossimi Giochi olimpici di Pechino il Comitato ha condotto un totale di 4.500 analisi anti-doping, il 25 per cento in più rispetto a quelli che sono stati effettuati ad Atene nel 2004 e ben il 90 per cento in più rispetto a quelli condotti a Sydney nel 2000. 
  Secondo Stuart, anche se la caffeina non è attualmente nella lista delle sostanze dopanti, è da rivedere la sua presenza nel sangue dei partecipanti al fine di arrivare a una valutazione del suo consumo tra sportivi di alto livello. Anche se, ha sottolineato il farmacologo, la diffusione dell'uso della sostanza non mette in pericolo l'integrità e il 'fair play' nel gioco. 
 
  
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