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Inserito il - 12/07/2008 : 11:12:48
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LA GRAFOLOGIA: CONOSCENZA DELL'UOMO
di Anna Dondero
La grafologia è una scienza umana, come la psicologia, con la quale ha punti di contatto, che può dire qualcosa sull'uomo esaminandone la scrittura. Qualcosa, e non certamente tutto: l'essere umano ha sempre un lato misterioso ed insondabile, non è riducibile a formule e misurazioni che lo comprendano nella sua interezza. Ma l'esame della grafia consente di risalire con buona veridicità al carattere dello scrivente, al suo comportamento, alle sue motivazioni, ed anche alla sua sfera più profonda e sommersa.
Per fare ciò, si avvale di un metodo di studio rigoroso e strutturato, che non lascia nulla all'intuito o tanto meno all'improvvisazione del grafologo. Secondo l'insegnamento della scuola europea di grafologia, erede della grande tradizione francese e tedesca d' inizio secolo, il grafologo nel compilare la scheda di valutazione di una scrittura utilizza competenze tecniche ed insieme capacità di lavoro col simbolo. Si confronta con realtà tangibili, quasi misurabili, come la dimensione, la pressione, la velocità, la gestione dei margini e l'appoggio sul rigo; ma anche con i grandi elementi costitutivi del grafismo, cioè lo Spazio, il Movimento, la Forma, il Tratto.
Ogni pagina scritta era in origine un foglio bianco, su cui lo scrivente ha tracciato forme apprese ed insieme personalizzate, semplificate o costruite per apparire, gonfiate o dissolte. Esse si dispongono nello spazio, lo riempiono o lo lasciano bianco, lo soffocano o entrano in dialogo con esso. Lo conquistano con impeto o si muovono a fatica verso la destra, la fine del rigo; marciano con movimento costante o accelerano e frenano, vanno e ritornano. Graffiano il foglio o lo incidono, scivolano via o lasciano fangosità d'inchiostro; assecondano l'indefinito del bianco con le loro curve ed un tracciato pastoso o vi si contrappongono con angolosità e nettezza.
Alla luce di tutto questo anche la barra di una T o un particolare gesto di attacco trovano il loro significato, ma sempre in una visione d'insieme. Il grafologo non si limita a schedare: deve poi collegare ed interpretare, tradurre i dati ad esempio in un'analisi di personalità o in una consulenza aziendale per la ricerca di un determinato profilo professionale.
All'azienda deve fornire un parere essenziale, rapido competente: sono diverse le doti richieste nelle più svariate funzioni e il grafologo può servire soprattutto per mettere la persona giusta nel posto giusto. E' semplice e veloce riconoscere dalla grafia le qualità di volta in volta richieste di intraprendenza o precisione, abilità nei contatti umani o nei controlli, capacità dirigenziali, volontà, adattamento, elasticità, resistenza allo stress, capacità di lavoro in équipe, creatività.
Al singolo che desidera conoscersi meglio deve essere guida discreta e luce non abbagliante nel viaggio all'interno di sé, tenendo ben conto di non essere un terapeuta.. Il grafologo offre conoscenza, e questa è comunque di per sé cosa preziosa ed affascinante. Ed anche utile a chi voglia valorizzare i propri punti di forza e guardare in faccia, per quanto è possibile, le proprie linee di fragilità, facendo scelte adeguate alle proprie potenzialità, vivendo il più possibile in pienezza.
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