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Inserito il - 14/06/2003 : 10:47:57
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Siae, Musica, P2P, CD e IVA
Ecco a voi alcuni aggiornamenti estratti da http://www.dirittodautore.it/
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Il Primo Ministro francese scrive a Berlusconi per l'IVA su CD
Canale: ATTUALITÀ - http://www.dirittodautore.it/
13 giugno 2003
Francia ancora in prima linea nella battaglia per la riduziuone dell'IVA sui cd musicali, oggi in media al 20% in Europa contro il 4% dei libri. Il Primo Ministro francese Jean Pierre Raffarin ha scritto a Silvio Berlusconi chiedendo all'Italia di porre il tema dell'elevata imposizione fiscale sui CD tra le priorità degli impegni italiani nel corso del prossimo semestre di presidenza europea. Come è noto la modifica della Direttiva europea sull'IVA consentirebbe di inserire i prodotti musicali tra quelli che possono godere dell'IVA ridotta (sotto il 5%).
Nei giorni scorsi oltre 1500 artisti europei, tra i quali tutti i maggiori cantanti e musicisti italiani, avevano lanciato un appello alla EU chiedendo di porre metta fine ad un sistema ingiusto che classifica la musica registrata fra i beni di lusso mentre, come avviene per altri prodotti culturali - libri, giornali, riviste, biglietti per teatro e cinema - dovrebbe godere di un’IVA ridotta.
La redazione
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13 giugno 2003
NPD Group: la dimunuzione delle vendite della musica non dipende solo dal download
Canale: MONDO - http://www.dirittodautore.it/
NPD Group, una società che si occupa di effettuare rilevazioni di mercato in Internet ha stabilito che il file-sharing non è la sola causa che ha determinato il crollo delle vendite in campo musicale soprattutto in relazione ai consumatori maturi. Secondo i dati riportati da NPD i consumatori in generale stanno acquistando meno musica adesso che nel corso degli ultimi due anni. Nell'ultimo quarto del 2002 le vendite di CD hanno subito un calo del 13% rispetto al medesimo periodo del 2001 mentre nel primo quarto di quest'anno il calo parziale è del 9%. Più della metà della diminuzione deve essere attribuito certamente alla attività di file sharing, ma, secondo Russ Crupnick, vice president dell'NPD Group, anche altre sono le motivazioni alla base della crisi evidenziate dall'analisi.
In particolar modo appare molto interessante lo studio relativo alla fascia più anziana dei consumatori quella relativa ai soggetti sopra i 36 anni. In tale gruppo di consumatori maturi, che rappresenta circa il 45% del mercato, la causa scatenante la diminuzione dei consumi non è il downloading che incide solo per una quota inferiore al 10%, bensì la constatazione della povertà dell'offerta che non risulta più così interessante come in passato. Inoltre tale categoria di utenti risulta ancora essere, per i prossimi anni, la più interessante sul piano economico, in quanto si prevede una crescita lenta in termini numerici dei teen ager i cui effetti sul mercato non si avvertiranno che solo tra qualche anno.
Il "mature buyer" rimane quindi il soggetto da soddisfare nel futuro più immediato. NPD ha suggerito alcune azioni da porre in essere per cercare di migliorare la situazione: focalizzarsi su offerte legate ad artisti "storici" anche con operazioni di riproposizione di classici lavori (basti pensare al caso Pink Floyd o Beatles), magari aggiornati dal punto di vista tecnico per ottenere un migliore ascolto; creare speciali sezioni dedicate a un pubblico adulto, sicuramente meno incline a farsi influenzare da messaggi pubblicitari o dal passaggio dei brani in radio; realizzare azioni di marketing molto mirato in relazione ai segmenti demografici.
La redazione (RB)
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10 giugno 2003
Elezioni S.I.A.E.: ci risiamo
Canale: ATTUALITÀ - http://www.dirittodautore.it/
Ancora una volta la grande occasione degli autori per prendere finalmente le redini del proprio destino all’interno della S.I.A.E. è stata clamorosamente mancata. Il 10% di votanti sugli aventi diritto (il dato è però ancora ufficioso) è la testimonianza dell’interesse quasi nullo nei confronti della sfida elettorale per la guida della S.I.A.E. Peccato, prepariamoci a continuare a sentire la tradizionale serie delle lamentazioni sui giochi di potere, sulle ingiustizie, sul fatto che "tanto comandano sempre quelli li" sul fatto che non c’è niente da fare.
Ma la responsabilità di una siffatta situazione non è da ascriversi all’avverso destino o all’ennesima ostile congiunzione astrale. La responsabilità è da addossarsi all’inerzia e alla pigrizia di tutti coloro i quali non hanno esercitato il proprio diritto di voto lasciando il potere decisionale nelle mani dei soliti noti, salvo poi lamentarsi in merito alla gestione dell’ente o alle decisioni relative alla ripartizione. Fino a quando gli autori non andranno a votare per far valere le proprie istanze la situazione è destinata a non mutare o, peggio, ad aggravarsi ulteriormente.
La redazione
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::Amadeux::
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