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 La gestione dei conflitti
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Inserito il - 18/06/2007 : 11:59:01  Mostra Profilo  Rispondi Quotando
La gestione dei conflitti

(di Olga Chiaia - Psicologa Psicoterapeuta)


Riuscire a vivere dei momenti di conflitto senza distruggere la qualità
della relazione con l'altro è possibile. Salvo accettare che le divergenze
non sono eliminabili, e che occorrono tempi e capacità opportune per
gestirle al meglio.

Perfino in vacanza, perfino con la persona più amata, litigare sembra
inevitabile, e ci si colpevolizza o si colpevolizza l'altro, per non
riuscire a evitarlo.
La vicinanza e la convivenza sono difficili. E' una questione di distanze,
di confini invisibili e assolutamente soggettivi da rispettare e da far
rispettare.

E' come nel caso dei due porcospini che morivano di freddo: decisero di
scaldarsi stringendosi il più possibile, ma presto si accorsero che si
pungevano terribilmente con i loro aculei; così si allontanarono, ma il
freddo ricominciò a farsi sentire. Dopo numerose e faticose prove, trovarono
la giusta distanza che consentiva loro di tenersi caldo ma non pungersi
troppo. In questo aneddoto di Schopenhauer, e spesso nella vita, non ci sono
soluzioni al conflitto, ma solo delle opportunità di accomodamento che
portino al minor danno.

E' utile disegnare dei confini, comunicando le proprie esigenze e dandosi il
diritto di dire di "no", piuttosto che sforzarsi di essere accomodanti, per
poi magari sentirsi invasi e soccombere alla propria incontenibile
aggressività difensiva.

In passato, galateo e rituali rigidi semplificavano la convivenza,
codificandone norme civili anche se ingessate.

Liberi da tutto ciò, siamo ora in balia di intolleranze e incomprensioni.

E' quindi più che mai importante parlare e negoziare, mantenendo il
conflitto sul piano simbolico piuttosto che agirlo nei comportamenti.

Invece di reagire in modo compulsivo, bisogna saper aspettare, tollerare la
tensione sinché cala e si riesce ad affrontare il confronto con altri toni.
Con l'obiettivo di trovare un accordo creativo che non comporti un vincitore
e un perdente, ma che accontenti entrambi, che rispetti le reciproche
esigenze.

Quando si cerca la pace a tutti i costi c'è spesso il prevalere di qualcuno
sull'altro. Il conflitto può diventare invece un momento di crescita, grazie
al quale imparare a rispettare se stessi e gli altri, salvaguardando le
parti buone delle relazioni.

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