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 Future shock (parte 2)
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Inserito il - 04/06/2007 : 12:23:16  Mostra Profilo  Rispondi Quotando
Future shock (parte 2)

di: Alessio Mannucci - ecplanet.net


Cos'è una singolarità tecnologica? Un punto di non-ritorno oltre il quale non sarà più possibile esercitare alcun controllo e fare alcuna previsione.

Sebbene l'accelerazione dei progressi scientifici e la complessità dei fenomeni coinvolti rendano impossibile l'esatta previsione della maggior parte degli sviluppi concreti dei vari aspetti della società umana, ci sono fattori statistici che si fondano su grandezze a larga scala come salute, intelligenza, produttività, velocità di trasmissione delle informazioni e velocità di processo dell'informazione che hanno fatto registrare dei tassi di crescita sorprendentemente regolari, di tipo esponenziale, caratterizzati da un raddoppio costante in determinati archi di tempo.

Tale fatto ha reso possibile proiezioni nel futuro (è il caso della nota “Legge di Moore” che ha diligentemente previsto, grazie ad un complotto economico-industriale, un raddoppio della densità di transistors per chip ogni 18 mesi). Quando però tale crescita diventa iperbolica, ovvero raggiunge il punto dove il valore di una funzione, in altro modo finita e continua, diventa infinita, tale punto è chiamato “singolarità”. Poiché le operazioni matematiche si basano sulla continuità, queste non si possono più applicare al punto di singolarità. La singolarità può essere definita allora come il punto in cui collassano i modelli matematici (un esempio di singolarità in fisica sono il Big Bang e i Buchi. Neri).

Raymond Kurzweil, l'ingegnere che ha inventato la Optical Character Recognition, il riconoscimento vocale e anche la sintesi vocale, per cui ha vinto il Premio Lemelson, una specie di Nobel dell'ingegneria assegnato dal MIT, e che oggi dirige tre grandi aziende da lui fondate per commercializzare le proprie invenzioni, in un articolo del 2001, “The Singularity Is Near”, ha proposto la tesi secondo cui l'intero progresso tecnologico della razza umana non è lineare ma esponenziale: il numero di scoperte scientifiche e tecnologiche raddoppierebbe costantemente col tempo. La “legge di Moore”, secondo Kurzweil, va generalizzata ed estesa alla intera società dell'informazione.

Se si accetta che il progresso procede al passo esponenziale da lui calcolato, allora nei primi 25 anni di questo secolo vedremo tante innovazioni quante ne apparvero in tutto il Novecento. Fino a raggiungere il punto di singolarità, in cui le scoperte rivoluzionarie arriveranno al punto di succedersi in tempi sempre più brevi, che tendono allo zero, e non sarà più possibile governare in alcun modo i cambiamenti.

Questa singolarità include dunque la nozione di un “muro impenetrabile”, un orizzonte oltre il quale non sarà più possibile fare previsioni utili circa il futuro. Nella fantascienza, fu Vernor Vinge, scrittore e professore di matematica, nel suo romanzo del 1986, “Marooned in Realtime” (“I Naufraghi del Tempo”), il primo a parlare di singolarità tecnologica, ma è probabile che il termine sia stato usato in precedenza da anche da John Von Neumann, uno dei padri dell'informatica, negli anni '50.

“L'accelerazione del progresso tecnologico ha rappresentato l'aspetto centrale di questo secolo. Ci troviamo di fronte alla possibilità di cambiamenti che sono paragonabili alla nascita della vita umana sulla terra. La causa precisa di questi cambiamenti è indicata nell'imminente creazione di entità tecnologiche con un'intelligenza più grande di quella umana. È possibile lo sviluppo di computer che siano svegli e intelligenti in modo super-umano. Grossi network di computer e gli utilizzatori a loro associati potrebbero risvegliarsi come entità intelligenti in modo super umano. Interfacce mente-computer potrebbero diventare così profonde da poter considerare ragionevolmente gli utilizzatori come intelligenti in modo super-umano. La scienza biologica potrebbe fornire i mezzi per aumentare l'intelletto umano naturale. Questo cambiamento rappresenterà una dissipazione di tutte le regole umane, forse in un battere d'occhio: una fuga esponenziale al di là di ogni speranza di controllo. È giusto chiamare questo evento una singolarità, un punto in cui i nostri vecchi modelli devono essere scaricati e governa una nuova realtà...” (Vernor Vinge, “Technological Singularity”).

Vinge fa riferimento ad un’accelerazione del progresso dell'Intelligenza Artificiale che culminerebbe nell'improvviso emergere di una super-intelligenza o super-mente che dovrebbe “svegliarsi” all'interno della rete globale. Dal punto di vista umano, secondo Vinge, ciò “vorrà dire il dover gettare via tutte le regole pre-esistenti, forse in un batter d'occhio”. Secondo Larry Starr, un astrofisico convertito alla ricerca informatica finanziato dallo Stato della California, il problema non è stabilire se, ma quando, tale entità diverrà cosciente. Secondo l'esperto di robotica Hans Moravec, considerato un profeta del postumanesimo, tale super-intelligenza, priva delle limitazioni intrinseche del “wetware”, l'hardware biologico degli esseri umani, è destinata a cancellare l'attuale condizione umana in un'accelerazione inarrestabile.

Riguardo alla singolarità si è espresso anche Arthur Clarke, il celebre creatore del supercalcolatore ribelle di “2001 Odissea nello spazio”, convinto che i computer supereranno le nostre capacità intellettuali, dopodiché “potremo solo sperare che ci trattino con benevolenza”.


Data articolo: maggio 2007

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