admin
Webmaster
    

Regione: Italy
Prov.: Pisa
Città: Capannoli
24829 Messaggi |
Inserito il - 19/01/2007 : 12:44:08
|
Guarisci te stesso
Edward Bach Con questo libro non si vuole dimostrare che l'arte medica è inutile; non è affatto questa la nostra intenzione. Ci proponiamo, invece, umilmente, di indicare una via a coloro che soffrono perché ricerchino in se stessi la vera origine della malattia e, conseguentemente, possano favorire la propria guarigione. Si spera inoltre che chi, in qualità di medico o di religioso, ha a cuore il benessere dell'umanità, sia stimolato a raddoppiare i propri sforzi nell'arrecare sollievo alla sofferenza umana, affrettando cosi il giorno in cui la malattia sarà completamente debellata.
La ragione principale del fallimento della scienza medica moderna sta nel fatto che essa si occupa degli effetti e non delle cause. Per molti secoli la vera natura della malattia è stata mascherata dal materialismo; in tal modo la malattia, non essendo stata aggredita alla sua origine, ha avuto la possibilità di estendersi, provocando ulteriori danni.
La situazione è simile a quella di un nemico il quale, solidamente arroccato sopra un colle, intraprende un'incessante azione di guerriglia nella piana circostante, mentre la, gente, ignara del presidio, si limita a riparare le abitazioni danneggiate e a seppellire i morti, conseguenze delle scorribande dei predoni. Questa è, in linea generale, la situazione in cui si trova oggi la medicina; nulla di più che un rattoppare coloro che sono stati colpiti o seppellire coloro che sono morti, senza minimamente pensare alla roccaforte, cioè al luogo in cui sta asserragliato il nemico.
La malattia non potrà mai essere curata o sradicata attraverso i metodi materialisti attuali per il semplice fatto che la sua origine non è materiale. Ciò che noi conosciamo come malattia è l'effetto conclusivo, prodotto nel corpo, di forze avverse che hanno agito a lungo e in profondità. Anche se una terapia materiale è di per sé apparentemente positiva, essa non sarà nulla di più di un sollievo temporaneo fino quando non verrà rimossa la vera causa.
La tendenza moderna della scienza medica, male interpretando la vera natura della malattia ed accentrandola sulla manifestazione materiale del corpo fisico, ne ha enormemente accresciuto la forza. In primo luogo ha allontanato la mente delle persone dalla vera origine della malattia, e, di conseguenza, da un metodo efficace per combatterla; in secondo luogo, localizzando l'origine nel corpo, ha offuscato la speranza della guarigione e ha innescato un forte complesso di paure che non sarebbero mai esistite.
Nella sua essenza la malattia è il risultato di un conflitto tra Spirito e Mente e non sarà mai sradicata senza uno sforzo spirituale e mentale. Sforzo, che, se fatto correttamente e consapevolmente come vedremo in seguito, può, guarire e prevenire la malattia rimuovendo quei fattori di base che ne costituiscono la causa primaria.
Qualunque fatica, rivolta solo al corpo, non può che porre un rimedio superficiale al danno provocato dalla malattia. Non si tratta, perciò di guarigione, poiché la causa del male non è ancora stata sconfitta ed essa potrebbe manifestarsi di nuovo sotto altre forme in qualunque momento. In molti casi una guarigione apparente è addirittura dannosa perché nasconde al malato la vera causa del suo disturbo. Infatti, nella gioia per la salute che il malato ritiene di avere recuperata, la vera causa continua ad agire inosservata e ha possibilità di rafforzarsi.
Valutiamo il caso opposto di un malato che sappia, o che venga informato da un medico prudente, della natura di forze avverse sia spirituali che mentali che stanno operando in lui e il cui effetto ha scatenato, nel corpo fisico, ciò che noi chiamiamo malattia. Se questa persona tenterà di neutralizzare quelle forze in modo diretto, nel momento in cui affronterà con successo lo sforzo, la sua salute migliorerà. Quando poi sarà riuscito a completare il suo sforzo la malattia sarà scomparsa del tutto; Questa è la vera guarigione: l'attacco alla roccaforte, cioè alla base stessa della sofferenza.
Cosa sono i Fiori di Bach?
di Annalisa Antodicola
Una mattina di fine primavera del 1930, un anno dopo aver lasciato Londra ed una brillante carriera di medico per andare a vivere nella campagna del Galles alla ricerca di nuovi rimedi naturali per curare le malattie dell'umanità, il dottor Edward Bach, passeggiando in un prato, fece una scoperta che si sarebbe rivelata fondamentale per il suo lavoro e per la storia della medicina olistica.
Si rese conto, infatti, che la rugiada mattutina, che si raccoglieva nelle corolle dei fiori di campo, in qualche modo riceveva e manteneva le particolari proprietà di guarigione della pianta stessa. Assaggiò della rugiada ed ebbe una meravigliosa rivelazione: quel nettare aveva un effetto potente e immediato sulla sua mente e sul suo corpo, estremamente sensibili e ricettivi, e ne avrebbe avuto su tutti gli organismi viventi, ad un livello sottile e talvolta anche impercettibile.
Fu in quel magico momento che il dottor Bach ricevette l'intuizione divina per creare i suoi meravigliosi rimedi floreali a cui tanti oggi si affidano per guarire il corpo e lo spirito. Bach scoprì anche che era necessario che la rugiada fosse stata esposta ai raggi diretti del sole per acquisire potenza. Creò perciò un metodo di solarizzazione dei fiori in cui la combinazione appunto di fiori, acqua, aria fresca e raggi solari diretti creavano i migliori risultati.
Quest'acqua, così energizzata, era la manifestazione dei quattro elementi nella loro forma più pura: il fuoco sotto forma di luce solare, l'aria pura della campagna, l'acqua limpida di fonte, e la terra sotto forma di pianta guaritrice. Ancora oggi, i rimedi floreali vengono solarizzati seguendo questo delicato e naturale metodo.
Nei sei anni che seguirono, Bach lavorò indefessamente alla creazione dei suoi rimedi floreali, scoprendone prima dodici che chiamò "i guaritori", poi i quattro "soccorritori", infine gli ultimi ventidue rimedi che, a eccezione di tre, furono preparati col metodo della cottura.
Dopo aver scoperto e creato i suoi 38 rimedi floreali (a partire da altrettante "piante di ordine superiore", ossia dotate di una particolare forza guaritrice a livello energetico) che comprendono tutte le condizioni spirituali negative della personalità umana, nonché l'unica miscela standard di pronto soccorso, il Rescue Remedy, Richard Bach morì di sincope cardiaca, nel 1936, un mese dopo aver compiuto cinquant'anni.
Convinto che la guarigione non dovesse essere prerogativa della classe medica, ma che fosse praticabile da chiunque sia capace di sensibilità, compassione e concentrazione, e che il paziente dovesse assumere un ruolo attivo e responsabile, il dottor Bach ha creato un sistema di cura semplice e potente in cui la diagnosi si basa sui tratti negativi della personalità, e non su sintomi fisici. Secondo Bach non esistono malattie, ma errori di percezione, stati d'animo che negano l'unione dell'anima e con Dio e con tutto l'Universo.
La malattia, dunque, è la manifestazione di una situazione di profondo conflitto interiore, e osservare soltanto i sintomi fisici non fa altro che distogliere l'attenzione dalle vere cause della malattia e ridurre la possibilità di reale guarigione.
Per risolvere questa "sintomatologia dell'anima", occorre un'attenta osservazione e comprensione della personalità del paziente, cui fa seguito la composizione di una miscela di rimedi floreali puri, diluiti in acqua e alcool, da assumere quotidianamente per periodi più o meno lunghi, a seconda della cronicità dello squilibrio. Queste miscele risultano ancor più efficaci nella cura di bambini, animali e piante, perché la loro anima è meno condizionata e complicata.
I rimedi floreali di Bach perseguono dunque una salute che non è sinonimo di mera assenza di sintomi, bensì di felicità e pace interiore, e contribuiscono a far emergere le qualità reali dello Spirito: "la mitezza, il coraggio, la costanza, l'amore, la saggezza, la gioia, la tenacia e altre ancora".
|
|