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 Appello per liberta' televisione via Internet
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admin
Webmaster

8hertz

Regione: Italy
Prov.: Pisa
Città: Capannoli


24849 Messaggi

Inserito il - 28/07/2006 : 11:04:26  Mostra Profilo  Rispondi Quotando
Appello per la liberta' di televisione via Internet


Da: MESSAGENET Advertising [mailto:adv@messagenet.it]


Questa mail parla del sistema della televisione in Italia, della sua
evoluzione e del punto di snodo importante in cui ci troviamo oggi e
che ci riguarda tutti.

Per questa ragione abbiamo scritto al Dr. Viviane Reding, Commissario
Europeo alla Società per l'Informazione e Media ed abbiamo inviato alcuni
milioni di email agli utenti internet italiani.

http://www.messagenet.it/regoleperiptv/

L'Autorità delle Comunicazioni ha concluso da poco un procedimento
chiamato analisi del mercato dei servizi di diffusione radiotelevisiva
per la trasmissione di contenuti agli utenti finali, ovvero l'analisi
del mercato televisivo.

L'Autorità Italiana per le Garanzie nelle Comunicazioni (AGCOM) ha
ritenuto che nel mercato della televisione via cavo non sussistano
oggi posizioni dominanti e, di conseguenza, non siano necessari
provvedimenti pro-competitivi per il prossimo futuro.

Le scriventi organizzazioni ritengono tale decisione profondamente
lesiva non solo della concorrenza, ma anche della pluralità di
informazione e delle libertà costituzionali.

Infatti, in Italia, televisione via cavo significa sostanzialmente
IPTV, ovverosia televisione su protocollo IP portata a casa degli
utenti attraverso le tecnologie della convergenza ed il cosiddetto
accesso a larga banda. Un mercato, quello dell'accesso ADSL, nel quale
Telecom Italia (TI) detiene oggi una quota superiore al 70%.

E' pertanto prevedibile che
- i fornitori di contenuti, per raggiungere il maggior numero di
utenti, useranno la "piattaforma" a larga banda dell'operatore
dominante e quindi
- gli utenti finali, per accedere al maggior numero di contenuti,
tenderanno a concentrarsi sulla rete larga banda della stessa
Telecom Italia.

Una situazione diametralmente opposta all'Internet che tutti
conosciamo ed apprezziamo che consente a chiunque di accedere a
qualunque contenuto a prescindere dal fornitore di accesso utilizzato.

Il monopolista di fatto nel mercato dell'accesso alla rete,
estenderebbe così il controllo dalla rete di accesso alla IPTV e ai
relativi contenuti, anche informativi.

Le scriventi organizzazioni ritengono viceversa che tutti gli utenti a
larga banda debbano poter scegliere liberamente e disgiuntamente i
propri fornitori di accesso, di contenuti e di servizi larga banda e
per questa ragione ha inviato al Commissario Europeo per la Società
dell'Informazione ed i Media, S.E. Viviane Reding la mail in allegato.

Questo obiettivo può essere facilmente raggiunto imponendo e facendo
rispettare, come è nei poteri dell'Autorità, due semplici regole: il
soggetto che detiene a monte un rilevante potere di mercato
nell'accesso larga banda deve essere obbligato ad interconnettere, ai
diversi livelli, la sua rete di distribuzione dei contenuti con quelle
dei concorrenti, e deve essere fatto rispettare, anche per la rete di
distribuzione di contenuti IPTV la regola, già in vigore per le altre
piattaforme televisive, di separazione strutturale tra la rete e
contenuti.

Se condividi questa opinione, inoltra questa eMail e sottoscrivi anche
tu L'appello per la libertà di televisione via Internet pubblicato su
http://www.messagenet.it/regoleperiptv/


Stefano Quintarelli
Presidente AIIP (http://www.aiip.it/)

Maurizio Gotta
Presidente Anti Digital Divide (http://www.antidigitaldivide.org/)

Matteo Fici
Presidente Assoprovider (http://www.assoprovider.it/)

Guido Tripaldi
Presidente Voipex (http://www.voipex.it/)


La presente comunicazione e' stata selezionata da MESSAGENET srl per
essere inviata agli utenti iscritti gratuitamente ai servizi
MESSAGENET (FREEF@X e FreeNumber) che hanno prestato consenso
all'invio di comunicazioni pubblicitarie.

Ai sensi del D.Lgs. 196/2003, in qualsiasi momento potete leggere
l'Informativa riguardante il trattamento dei Vostri dati,
all'indirizzo: http://www.messagenet.it/legal/informativa.html


ALLEGATO
--------

A S.E.
Viviane Reding
Commissario alla Società per l'Informazione e Media
viviane.reding@ec.europa.eu

Signor Commissario,

Le sottoscritte organizzazioni hanno deciso di scriverLe, condividendo
questa mail con alcuni milioni di utenti della rete Internet, perché
il mercato italiano delle comunicazioni si trova di fronte a scelte
che potrebbero pesantemente pregiudicarne lo sviluppo, la concorrenza
e l'offerta di servizi innovativi quali l'IPTV.

Lei ha ricevuto, notificata dall'Autorità per le Garanzie nelle
Comunicazioni Italiana, la proposta di regolamentazione del
c.d. "mercato 18" (c.d. mercato broadcasting)[1].

L'Autorità per le Garanzie nelle Comunicazioni aveva il compito, in
base alle norme europee, di dettare le regole non solo per la
televisione "classica", ma anche per quella del futuro: l'IPTV, cioè
la televisione che si riceve attraverso Internet. Tuttavia, questo
compito non è stato portato a termine, avendo l'Autorità italiana
deciso che la televisione via Internet non costituirebbe un mercato
suscettibile di regolamentazione ex ante[2].

Si tratta di una decisione gravissima nonché di un deciso passo
indietro persino rispetto alle norme già vigenti in Italia dal
2005[3].

Se questa situazione (cioè, questa assenza di regole) diventasse
definitiva, sarà il consumatore a rimetterci, divenendo preda di pochi
operatori dominanti che potranno fornire il servizio senza che siano
state stabilite le minime norme utili a salvaguardare la concorrenza,
il consumatore, e l'utente.

Già ora l'operatore dominante fornisce il proprio servizio televisivo
su Internet senza standard condivisi dal mercato e gestendo
unilateralmente i fornitori di contenuti, così limitando le
possibilità di scelta degli utenti.

Con le regole proposte dall'Autorità italiana esso potrà ulteriormente
limitare il servizio: l'utente vedrà solo i contenuti selezionati
dall'incumbent e li potrà fruire esclusivamente attraverso le
apparecchiature che questo gestore selezionerà.

Il tutto in palese violazione dei principi di neutralità tecnologica
ed interoperabilità che riconoscono il diritto dell'utente Internet a
non essere vincolato da tecnologie specifiche e di poter utilizzare le
apparecchiature più adatte ed efficienti per la fruizione ed il
trasporto dei contenuti.

I piccoli e medi operatori, che avrebbero potuto dare un contributo
formidabile allo sviluppo dell'IPTV e rivitalizzare l'intero settore
delle comunicazioni con nuovi investimenti, ne saranno virtualmente
esclusi.

Eppure, essi sono i promotori delle iniziative più significative in
questo campo, in particolare quella del decoder unico, promosso nel
rispetto degli obiettivi della Direttiva Quadro[4].

Signor Commissario, Le chiediamo in base a quanto esposto, di
esercitare il potere di veto e chiedere all'Autorità Italiana per le
Garanzie nelle Comunicazioni di definire e regolamentare il mercato
della tv via cavo ip.

Noi la ringraziamo sin d'ora per il tempo e l'attenzione che ci sta
concedendo e, nel ringraziarLa, Le segnaliamo che siamo sin d'ora
disponibili ad un incontro sui temi sopra esposti.


Stefano Quintarelli
Presidente AIIP

Maurizio Gotta
Presidente Anti Digital Divide

Matteo Fici
Presidente Assoprovider

Guido Tripaldi
Presidente Consorzio Voipex

AIIP è l'Associazione Italiana Internet Providers, associata di
EUROISPA (European Internet Service Providers Association) e
Federcomin (Federazione Italiana di settore di
Confindustria. www.aiip.it

Anti Digital Divide è una Associazione di volontariato di utenti per
la riduzione del digital divide. www.antidigitaldivide.org

Assoprovider è una Associazione Indipendente di Aziende che svolgono
l'attività di Internet Service Provider (ISP), affiliata
all'organigramma nazionale di ConfCommercio. www.assoprovider.net

Voipex è un consorzio di aziende, associazioni ed enti che presidia,
abilita e certifica l'interoperabilità, la qualità e la trasparenza
dei servizi su IP. www.voipex.it


[1] http://forum.europa.eu.int/Public/irc/infso/ecctf/library?l=/italia/registeredsnotifications/it20060424&vm=detailed&sb=Title

[2] http://forum.europa.eu.int/Public/irc/infso/ecctf/library?l=/italia/registeredsnotifications/it20060424&vm=detailed&sb=Title, Allegato A, PP 328-336

[3] Il Testo Unico Radiotelevisione, D.Lgs. 177/2005,
http://www.camera.it/parlam/leggi/deleghe/testi/05177dl.htm
dimostra di avere un oggetto più ampio sin dai primi due articoli.

[4] Considerando 31, Direttiva 2002/21/CE,
http://www.comunicazioni.it/it/index.php?IdPag=290.

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