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 UNA SPLENDITA PAGINA DI ETICA UNIVERSALE
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Inserito il - 03/06/2006 : 11:06:56  Mostra Profilo  Rispondi Quotando
UNA SPLENDITA PAGINA DI ETICA UNIVERSALE DEL GRANDE PLUTARCO


Tratto da "Dal mangiar carne" di Plutarco
(nato nel 47 d.C. e morto a 80 anni da vegetariano)


"Tu vuoi sapere perché Pitagora si astenesse dal mangiare carne, mentre io mi domando con stupore in quale circostanza e con quale disposizione spirituale l'uomo toccò per la prima volta il sangue e sfiorò con le labbra la carne di un animale morto e, imbandendo mense di corpi morti e corrotti, diede il nome di manicaretti e di delicatezze a quelle membra che poco prima muggivano e gridavano, si muovevano e vivevano.

Come poté la vista tollerare il sangue di creature sgozzate, scorticate, smembrate; come riuscì l'olfatto a sopportarne il fetore? Come mai quella lordura non stornò il senso del gusto, che veniva a contatto con le piaghe di altre creature e ne sorbiva umori e sieri essudati da ferite mortali?
Si muovevano le pelli, le carni muggivano sugli spiedi cotte e crude, e come di vacche si udiva una voce. Ma voi uomini d'oggi da quale follia e da quale assillo siete spronati ad aver sete di sangue, voi che disponete del necessario con enorme sovrabbondanza? Perché calunniate la terra, come se non foste in grado di nutrirvi? Non vi vergognate di mischiare i frutti della terra al sangue delle uccisioni? Dite che sono selvatici i serpenti, le pantere e i leoni, mentre voi stessi uccidete altre vite, dimostrando di essere più crudeli delle fiere. Per loro il sangue è un cibo vitale, mentre per voi è semplicemente una delizia del palato.

Nulla turba il vostro senso del pudore, non il fiorente aspetto di queste creature sventurate, non il fascino della loro voce armoniosa, non l'accortezza della loro mente, né la purezza del loro modo di vivere e la loro straordinaria intelligenza. Invece, per un minuscolo pezzo di carne priviamo un essere vivente della luce del sole e del corso dell'esistenza, per cui esso è nato ed è stato generato. Per di più crediamo che i suoni e le strida che gli animali emettono siano rumori inarticolati e non piuttosto preghiere, suppliche e richieste di giustizia.

Consideriamo senz'altro assurda la convinzione di quanti affermano che l'uso di mangiare carne abbia un'origine naturale. Che l'uomo non sia carnivoro è provato in primo luogo dalla sua struttura fisica. Il corpo umano, infatti, non ha affinità con alcuna creatura formata per mangiare la carne: non possiede becco ricurvo, né artigli affilati, né denti aguzzi, né visceri resistenti e umori caldi in grado di digerire e assimilare un pesante pasto a base di carne. Invece proprio per la levigatezza dei denti, per le dimensioni ridotte della bocca, per la lingua molle e per la debolezza degli umori della digestione la natura esclude la nostra disposizione a mangiare carne.
Se però sei convinto di essere naturalmente predisposto a tale alimentazione, prova allora a uccidere tu stesso l'animale che vuoi mangiare. Ma ammazzalo tu stesso, con le tue mani, senza ricorrere ad un coltello o ad un bastone o ad una scure. Fa come i lupi, gli orsi e i leoni che ammazzano da se quanto mangiano: uccidi un bue a morsi o un porco con la bocca, oppure dilania un agnello o una lepre e divorali dopo averli aggrediti mentre sono ancora vivi, come fanno le bestie.

Ma se aspetti che il tuo cibo sia morto e se la vita presente in queste creature ti fa vergognare di goderne della carne che divori perchè continui a mangiare contro la tua natura esseri dotati di vita?
Astieniti dunque dal mangiare la carne e considera che sicuramente nessun uomo farebbe del male al suo simile se lui stesso fosse così mitemente e umanamente disposto verso creature appartenenti a una specie diversa dalla sua".



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