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Inserito il - 25/01/2006 : 12:10:28
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Virus K a m a S u t r a; Yahoo traccia gli utenti!; Confessa l'untore di 500000 PC
by Paolo Attivissimo
__Dilaga il virus "K a m a S u t r a": promette emozioni osé ma regala infezioni. Il 3 febbraio devasta il PC__
Link: http://attivissimo.blogspot.com/2006/01/virus-kamasutra.html
Perché usare tecnologie informatiche sofisticate quando basta il trucco più vecchio del mondo? Il virus che è in questo momento in cima alla classifica di diffusione in Italia conferma la validità di questo approccio psicologico più che tecnico. Infatti gli basta presentarsi come allegato a un e-mail che promette la visione di immagini porno, e gli utenti lo aprono allegramente senza farsi domande. Depravati!
http://it.trendmicro-europe.com/enterprise/security_info/virus_map.php
Sto parlando del virus (più propriamente worm) denominato dai tecnici Grew.A, W32/Nyxem-D, Email-Worm.Win32.VB.bi o Blackmal.E, e noto anche con il nome leggermente più memorabile di "K a m a S u t r a" (senza gli spazi, ovviamente, che ho aggiunto qui e altrove per evitare le grinfie degli antispam troppo zelanti).
Il suo metodo d'infezione, come dicevo, è estremamente banale: la vittima riceve un e-mail in inglese (e già questo dovrebbe far venire qualche dubbio, ma lasciamo perdere) intitolato "Hot Movie", "S e X.mpg", "Crazy illegal S e x!" e simili. Il testo del messaggio, sempre in inglese, invita a vedere il file allegato, presentato come "S e x Video", "Hot X X X Yahoo Groups" o "Fuc**** K a m a S u t r a pics" (donde il nome) e compagnia bella. Alcuni testi sono meno osé, ma il concetto è sempre lo stesso: un invito ad aprire un allegato.
Aprendo l'allegato, se la vittima usa Windows viene attivato il virus, che disattiva la maggior parte degli antivirus, si diffonde anche attraverso le cartelle condivise, tenta di comunicare col proprio padrone via Internet, inietta pezzi del proprio codice in vari punti di Windows, e poi spedisce di nascosto copie di se stesso a tutti gli indirizzi che trova nei file presenti nel computer della vittima. Già che c'è, il virus modifica Windows in modo da essere eseguito automaticamente ogni volta che la vittima riavvia Windows e una volta ogni ora.
Le versioni di Windows vulnerabili sono 98, ME, NT, 2000, XP e Server 2003. Gli utenti Mac e Linux possono dormire sonni vigili ma tranquilli.
La cosa più sgradevole di questo virus "K a m a S u t r a" è che rischia di mettervi in una posizione difficile, ma non del tipo che state pensando: infatti il terzo giorno di ogni mese, mezz'ora dopo l'avvio di Windows, cancella tutti i file con le estensioni DMP, DOC, MDB, MDE, PDF, PPS, PPT, PSD, RAR, XLS e ZIP. Al posto del contenuto dei file, trovate una falsa indicazione di "errore dati".
Il prossimo 3 febbraio, quindi, potrebbe essere una giornata molto dolorosa per gli imprevidenti che si sono fatti infettare. Rischiano di perdere, per esempio, tutti i loro documenti Word e Acrobat, le presentazioni PowerPoint e gli spreadsheet di Excel se non ne hanno una copia di scorta.
Per rimuovere il virus non potete fare affidamento sull'antivirus che avete, perché probabilmente "Kama Sutra" lo ha disattivato: usate uno degli appositi programmi di rimozione, come quello scaricabile gratuitamente dal sito dell'antivirus Nod32.it:
http://www.nod32.it/cgi-bin/mapdl.pl?tool=VBClean
La raccomandazione è sempre la stessa: imparate (e fate imparare) a non aprire gli allegati, di qualsiasi genere, senza controllarli prima con un antivirus aggiornato. Non fidatevi degli allegati inattesi.
In questo caso specifico, come per altri virus recenti, il mittente del messaggio infetto può essere falsificato, per cui non scagliatevi contro chi sembra avervelo mandato: potrebbe essere del tutto innocente. Limitatevi a controllare che il vostro computer non sia infetto (se usate Windows) e invitate gli altri a fare altrettanto.
Se gestite gruppi di discussione e ve li trovate pieni di messaggi- esca del virus, segnalate il problema nel gruppo e chiedete a tutti di eseguire un controllo antivirale usando gli strumenti di rimozione sopra citati invece dell'antivirus.
I dettagli tecnici di "K a m a S u t r a" sono disponibili in italiano presso Nod32.it:
http://www.nod32.it/pedia/v/vb-nei.htm
e in inglese presso vari siti, come per esempio quello di Trend Micro:
http://it.trendmicro-europe.com/enterprise/vinfo/encyclopedia.php? LYstr=VMAINDATA&vNav=3&VName=WORM_GREW.A
Se i link di questo messaggio sono spezzati, usate la versione presente nel mio blog:
http://attivissimo.blogspot.com/2006/01/virus-kamasutra.html
__Antibufala: Yahoo traccia gli utenti!__
Questo articolo vi arriva grazie alle gentili donazioni di "ninob****", "dipaolo.****" e "pzenco".
Sta circolando da circa metà gennaio 2006 un allarme secondo il quale chi usa i gruppi di Yahoo viene "tracciato", registrando "ogni sito Web e ogni gruppo" che visita. Trovate il testo dell'appello nella versione blog di questo articolo:
http://attivissimo.blogspot.com/2006/01/yahoo-spiona.html
Una volta tanto, la fonte dell'allarme è facilmente individuabile: è citata nell'appello, sia pure in forma incompleta, ed è il sito Disinformazione.it (o .info), specificamente in questa pagina:
http://www.disinformazione.it/yahootraccia.htm
A sua volta, però, Disinformazione.it ha attinto la storia da un altro sito, Rense.com,
http://www.rense.com/general69/tracking.htm
che ripete l'allarme in inglese e rimanda a un altro sito, About.com, e specificamente a una sua pagina risalente a maggio 2005:
http://antivirus.about.com/od/spywareandadware/a/yahoobugs.htm
La pagina di Yahoo citata dall'appello esiste (è la descrizione, in inglese, della politica di riservatezza dell'azienda):
http://privacy.yahoo.com/privacy
e contiene effettivamente un rimando a una pagina che parla dei "web beacon":
http://privacy.yahoo.com/privacy/us/beacons/details.html
Si tratta di piccolissimi file (di solito immagini da un pixel) che vengono inclusi spesso nelle pagine Web per consentire di contare quante volte sono state viste. Yahoo e le società che collaborano con Yahoo o sono sue clienti possono includere questi mini-file nelle proprie pagine o nei propri e-mail per ricavarne statistiche di lettura: una sorta di Auditel per la Rete.
Questo è ben diverso da quello che dice l'appello, che parla di "registrare ogni sito Web e ogni gruppo che venga visitato". In realtà possono essere acquisiti dati statistici soltanto sulle visite fatte ai siti che collaborano con Yahoo. Se per esempio visitate il mio sito o il mio blog, o Disinformazione.it, che non usano i "web beacon" di Yahoo, Yahoo non ha alcun modo di sapere della vostra visita. Yahoo può sapere soltanto quando visitate un sito che è suo partner commerciale.
Se utilizzate i gruppi di Yahoo, tenete presente che anche la posta gestita tramite questi gruppi può contenere lo stesso sistema di tracciamento, per cui è tecnicamente fattibile per Yahoo farsi un'idea abbastanza precisa delle vostre attività nell'ambito di Yahoo e dei suoi gruppi. Ma è ancora da dimostrare che lo faccia. Yahoo, nelle sue pagine di privacy, dice sostanzialmente che non lo fa.
Va detto che è comunque abbastanza futile preoccuparsi di questo tracciamento basato su "Web beacon" se usate Yahoo per le vostre discussioni private: in tal caso, infatti, Yahoo ha già sui propri computer tutto quello che avete scritto nei gruppi, e il "web beacon" è superfluo.
In ogni caso, se desiderate evitare questa forma di "sorveglianza", potete usare il link fornito da Yahoo per disattivarla. Come dice giustamente l'appello, la procedura va ripetuta per ogni browser e per ogni computer che adoperate per visitare Yahoo. E' inoltre opportuno disattivare la visualizzazione delle immagini remote nella posta, cosa che dovreste già fare comunque per ben altre ragioni (virus e spam pornografico, per esempio), e più in generale conviene disattivare la visualizzazione dell'HTML nella posta, come consiglio nel mio Acchiappavirus:
http://www.attivissimo.net/acchiappavirus/
Se preferite uno spiegone in italiano, usate le pagine equivalenti di Yahoo Italia che spiegano la politica della privacy di Yahoo:
http://privacy.yahoo.com/privacy/it/
e l'uso dei Web beacon:
http://privacy.yahoo.com/privacy/it/pixels/details.html
Quest'ultima pagina contiene anche il link che permette di disattivare il tracciamento effettuato tramite Web beacon. Disattivandolo, otterrete la schermata mostrata all'inizio della versione blog di questo articolo.
__Beccato l'untore di mezzo milione di PC__
http://attivissimo.blogspot.com/2006/01/500000-infetti.html
Questo articolo vi arriva grazie alle gentili donazioni di Mirko Nicol****, Giancarlo Pa**** e "avvfrancofa****".
Un ventenne statunitense ha confessato di aver preso il controllo via Internet di circa 500.000 PC Windows, usandoli per disseminare spam e commettere altri crimini informatici. La sua attività gli aveva fruttato, in quattordici mesi, oltre sessantamila dollari e una BMW. Ma a novembre 2005 è stato beccato, e ora dovrà restituire il malloppo, pagare i danni ai siti militari che ha infettato, e farsi da quattro a sei anni di galera, se il patteggiamento viene approvato dal giudice di Los Angeles che segue il caso; altrimenti rischia fino a 50 anni di reclusione.
Come riferisce la BBC,
http://news.bbc.co.uk/2/hi/technology/4642566.stm
Jeanson James Ancheta ha creato quella che si chiama in gergo una botnet, ossia una rete di computer comandabili a distanza, ad insaputa dei relativi proprietari, e usabile per attacchi informatici, per disseminare spam e per altre attività criminose in Rete. Il Dipartimento di Giustizia della California ha pubblicato vari dettagli tecnici di queste attività:
http://www.usdoj.gov/criminal/cybercrime/anchetaArrest.htm
Tutte le tecniche e le procedure usate da Ancheta per gestire un sistema di adware e una botnet sono descritte in un altro documento legale:
http://news.findlaw.com/hdocs/docs/cyberlaw/usanchetaind.pdf
Ancheta ha creato la botnet sfruttando una vulnerabilità di Windows per infettare i computer e "zombificarli". L'utente-vittima non si accorge di nulla: il PC continua a funzionare come prima, ma nel frattempo esegue di nascosto gli ordini del suo nuovo padrone.
Il caso di Ancheta spiega perché gli attacchi virali recenti danneggiano sempre più raramente i computer ma si limitano invece a "zombificarli": perché le botnet che ne risultano vengono rivendute, come ha fatto Ancheta, finendo in mano agli spammer o a chi vuole far comparire sui computer infetti le proprie pubblicità o quelle di qualche circuito pubblicitario dal quale riceve una commissione.
Le botnet possono essere usate anche per forme di ricatto informatico, del tipo "o ci dai cinquantamila dollari, o scateniamo contro di te mezzo milione di PC che visitano il tuo sito a ripetizione, intasandolo", come è successo pochi giorni fa
http://news.bbc.co.uk/2/hi/technology/4621158.stm
al giovanissimo titolare di Million Dollar Homepage
http://www.milliondollarhomepage.com/
quando è arrivato al suo traguardo di guadagnare un milione di dollari vendendo pixel pubblicitari nel suo sito.
Incidenti come questo dimostrano che tenere pulito e sicuro il proprio Windows non è soltanto questione di sicurezza personale (chi ha infettato il computer può leggerne tutto il contenuto), ma un dovere verso gli altri utenti della Rete.
Ciao da Paolo.
-.-.-.-.-.-.-.-.-.-.-.-.-.-.-.-.-.-.-.-.-.-.-.-.-.-.- (C) 2006 by Paolo Attivissimo (www.attivissimo.net).
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