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 Antibufala, Bill Gates ti paga 243 euro; topi...
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Inserito il - 05/10/2005 : 11:16:46  Mostra Profilo  Rispondi Quotando
Antibufala, Bill Gates ti paga 243 euro; topi rigeneranti;
Office salva in PDF; e altro


by Paolo Attivissimo


__Antibufala: Bill Gates ti paga per diffondere e-mail!__

Ha ripreso a circolare in versione aggiornata (convertita in euro)
una delle bufale più classiche della Rete: quella che promette soldi
da Bill Gates se inoltrate un suo messaggio di prova.

L'appello che circola attualmente dice:

"Io vi invio questa lettera, in quanto tale informazione mi è
stata inviata da un professionista e caro amico.

La Microsoft e AOL al giorno d'oggi le piu grandi compagnie
della rete, per assicurare ad Internet Explorer il posto di programma
più usato, hanno testato la versione beta di questo programma.

Quando invierete questa lettera ai vostri amici, Microsoft la
controllerà (sempre che essi usino Microsoft Windows) per 2 settimane.

Microsoft vi pagherà €245 per ogni persona a cui manderete
questa comunicazione. Microsoft pagherà €243 per ogni vostra lettera
forwardata e per ogni terza persona che riceverà la vostra
comunicazione, Microsoft pagherà €241.

Tra due settimane, Microsoft si metterà in contatto con voi via
e-mail e vi spedirà l'assegno. Io all'inizio ho dubitato fino a
quando, due settimane dopo che ho mandato tale comunicazione, non ho
ricevuto per posta elettronica la comunicazione e alcuni giorni dopo
l'assegno di €24800.00.

Dovete assolutamente mandare tale comunicazione prima che
termini il test della versione beta di Internet Explorer.

Colui che si può permettere tutto questo è il signor Bill Gates.

Tutte le spese di marketing sono da lui sostenute."

E' uno scherzo. Non esiste alcuna campagna promozionale pagata da
Bill Gates e basata sull'inoltro di questo messaggio.

Una volta tanto si sa esattamente chi è l'artefice della burla: se vi
interessano i dettagli, leggete la mia indagine:

http://www.attivissimo.net/antibufala/billgates_ti_paga/
billgates_ti_paga.htm




__"Il dottore mi ha dato una pillola e il rene mi è ricresciuto!"__

Può darsi che la battuta di Star Trek (non ditemi che devo indicarvi
da quale film è tratta) non sia poi troppo fantascientifica. Per
adesso segnalo qui questa notizia con riserva, più che altro per non
perderne traccia, ma sembra che sia stato scoperto un ceppo di topi
in grado di rigenerare i propri organi e arti. Se la scoperta venisse
confermata e fosse estendibile all'uomo, sarebbe una vera e propria
rivoluzione biologica.

Proprio per questo la cosa va presa con molta cautela. Come riferito
da Wired, Ellen Heber-Katz, professore di oncogenesi cellulare e
molecolare alla Wistar, in Pennsylvania, avrebbe scoperto
accidentalmente nel 1998 un ceppo di topi da laboratorio, denominato
MRL, che ha delle straordinarie proprietà di riparazione dei tessuti:

http://www.wired.com/news/medtech/0,1286,68962,00.html

La Heber-Katz aveva praticato dei fori nelle orecchie dei topi
geneticamente modificati per distinguerli da un gruppo di controllo,
ma si è accorta che i fori si rimarginavano senza lasciare cicatrici.
La stessa ricrescita sarebbe avvenuta amputando dita delle zampe e la
punta della coda, recidendo il midollo spinale, il nervo ottico e
vari organi interni (cuore, fegato e cervello).

I ricercatori avrebbero scoperto inoltre che se si iniettano in topi
normali cellule provenienti da topi "rigeneranti", anche i topi
normali acquisiscono transitoriamente la stessa capacità di
rigenerazione.

Troppo bello per essere vero? Come tutte le scoperte scientifiche,
anche questa dovrà superare il vaglio delle verifiche indipendenti.
La Heber-Katz pubblicherà prossimamente i suoi risultati riguardanti
la ricrescita di dita in una rivista medica il cui contenuto è
controllato da esperti, e ha presentato nuovi dati in una conferenza
tenutasi a Cambridge, nel Regno Unito.



__Microsoft Office 12 salverà anche in PDF, anni dopo tutti gli altri__

L'annuncio ufficiale dice con tripudio che Microsoft Office 12 potrà
salvare documenti in formato PDF. Cosa che OpenOffice.org fa da due
anni (versione 1.1, ottobre 2003) e che Mac OS X fa da quattro (e
Windows stesso fa, ma soltanto se vi aggiungete programmi prodotti da
terzi). Era ora che ti svegliassi, zio Bill; scusaci, ma la festa è
cominciata senza di te:

http://www.microsoft.com/presspass/features/2005/
oct05/10-02OfficePDF.mspx

Fra l'altro, secondo il comunicato stampa, il PDF supportato da
Microsoft Office sarà semplicemente un "Salva come" che genererà
documenti compatibili con la versione 1.4 della specifica PDF di
Adobe. Quindi i PDF di Microsoft Office potranno contenere link
cliccabili e saranno accessibili anche agli screen reader, ma non
supporteranno le password o i sistemi "anticopia" di Adobe.

E' interessante vedere Microsoft, che vuole dipingersi come la Grande
Innovatrice, annaspare per offrire finalmente quello che gli altri
già offrono da tempo. Firefox ha già la navigazione a schede? Ce
l'avrà anche Internet Explorer 7. Firefox ha l'anti-pop-up? Ce l'ha
anche IE, se l'avete aggiornato al Service Pack 2. Mac OS X ha già la
ricerca istantanea nel disco rigido? Ce l'avrà anche Windows Vista, e
ce l'ha anche il Windows attuale, grazie alla barra di ricerca... che
però è un prodotto di Google.

E' ancora più interessante notare la curiosa coincidenza che questo
annuncio del supporto al formato PDF avvenga proprio pochi giorni
dopo che il governo del Massachusetts ha detto formalmente no ai
formati proprietari chiusi come quelli finora offerti da Microsoft
Office e quindi Microsoft non possa rimanere fornitore della pubblica
amministrazione.

Certo, la versione ufficiale, recitata dall'annuncio, è che "la
richiesta della funzione PDF era la seconda più numerosa
nell'interazione dei clienti con la nostra organizzazione di
assistenza internazionale" (la prima era forse "come diavolo si
elimina quel dannato fermaglio animato?").

Capito? Microsoft ascolta i suoi clienti. I clienti chiedono il
supporto PDF, e zio Bill glielo fornisce. Ma se, come dice il
comunicato, il PDF "è disponibile da molto tempo come specifica
pubblica", perché non supportarlo prima?

Non sarà che invece Microsoft sta reagendo sconsideratamente alla
sconfitta in Massachusetts, che rischia di avere un effetto domino
travolgente e di toglierle l'attuale monopolio di fatto?

Il caso del Massachusetts è infatti importantissimo perché se questo
stato dimostra che si possono risparmiare un sacco di soldi usando
prodotti alternativi che supportano formati pubblicamente documentati
e liberi (Openoffice.org, ma non solo, con il formato OpenDocument),
lo seguiranno a ruota anche tutti gli altri stati. Bang, fine del
monopolio dei formati Microsoft. Il bello è che Microsoft è uno degli
sponsor del formato OpenDocument (tramite OASIS).

Siccome Microsoft sa che la gente usa (e paga) Office principalmente
perché è costretta a farlo dai suoi formati chiusi, l'idea di un
formato aperto che permette di usare qualsiasi software è
pericolosissima, quindi va combattuta. Ma il Massachusetts è
categorico: chi vuole vendere software alla pubblica amministrazione
deve usare formati aperti. Così zio Bill s'inventa la soluzione che
salva capra e cavoli: ehi, guardate qua, anche Office usa un formato
aperto, perché salva in PDF.

Soltanto che non siamo mica scemi e non lo sono, presumibilmente,
neppure nel Massachusetts. Il PDF è un formato fondamentalmente di
sola lettura, inutile se occorre scambiare documenti editabili.
OpenDocument, invece, è un formato completo di lettura e scrittura.

A me questa storia del "salva in PDF" pare il compromesso di chi non
ha il coraggio di prendere il toro per le corna e non è abituato a
trovarsi alle corde. Invece di sprecare tempo con il PDF, perché non
includere direttamente in Microsoft Office 12 l'opzione di salvare e
leggere in formato OpenDocument? Se è vero che Microsoft Office è il
migliore pacchetto per le aziende, non ha bisogno di legare a sé gli
utenti con il guinzaglio dei formati proprietari. O no?

Volete dare una mano a zio Bill affinché prenda la decisione
coraggiosa? L'annuncio dice che ogni mese Microsoft riceve "oltre
120,000 richieste da tutto il mondo riguardanti la parola 'PDF'
tramite Microsoft Office Online". Da questa massa di richieste
sarebbe scaturita l'improvvisa decisione di supportare il PDF.
Microsoft è buona. Microsoft ascolta gli utenti.

C'è un modo semplice per sapere se è vero: andiamo tutti alla pagina
di Microsoft Office Online e digitiamo "OpenDocument" nella casella
di ricerca. Così magari zio Bill ascolterà le nostre suppliche e ci
regalerà un plug-in che legge e scrive il formato OpenDocument,
proprio come fa OpenOffice.org:

http://office.microsoft.com/it-it/default.aspx



__Fotografie d'acqua__

Ho trovato una collezione spettacolare di foto di gocce d'acqua
scattate con tempi di posa ultrarapidi. Sono anche in vendita le
versioni ad alta risoluzione stampate:

http://www.liquidsculpture.com/galleries.htm

Buona visione.



__Il decimo pianeta ha una luna__

Gli astronomi che hanno rivendicato la scoperta del decimo pianeta
del sistema solare (che NON è in rotta di collisione con la Terra
come prevedono alcuni catastrofisti) hanno annunciato che il decimo
pianeta ha una luna che ha un diametro di circa 250 km:

http://www.space.com/scienceastronomy/ap_051001_newmoon.html

L'avvistamento, effettuato dal team team diretto da Michael Brown,
del California Institute of Technology, risale al 10 settembre scorso
ed è stato effettuato grazie al telescopio Keck da 10 metri situato
alle Hawaii.

La presenza di questa luna consentirà di misurare la massa del nuovo
pianeta, che è più grande di Plutone e si trova oltre Nettuno.
Michael Brown ha battezzato il pianeta Xena, ispirandosi al
personaggio principale dell'omonima serie TV. La luna, di
conseguenza, è stata chiamata Gabrielle, in onore della compagna di
Xena. Entrambi i nomi sono provvisori, in attesa della decisione
formale dell'Unione Astronomica Internazionale.



__Spam nei commenti, sto perdendo la pazienza__

In qualsiasi cosa libera e gratuita c'è sempre qualche imbecille che
ne approfitta e guasta la festa a tutti. Ricordate, per esempio, i
gateway SMS per inviare messaggini gratis da Internet? Sparirono
perché qualcuno ebbe la geniale idea di usarli per mandare spam ai
cellulari.

Adesso tocca ai commenti dei blog. Ho passato un buon quarto d'ora,
stamattina, a purgare tutti i miei articoli del blog da commenti-spam
che non c'entravano nulla con l'argomento dell'articolo e rinviavano
semplicemente a webcam porno e simili.

Temevo che sarebbe successo, ma ho ritenuto che fosse più importante,
immediato e utile concedere a tutti la possibilità di aggiungere
commenti ai miei articoli. Adesso, però, il troppo ha stroppiato.

Mi dispiace molto, ma d'ora in poi i commenti nel blog saranno
ammessi soltanto se digitate un "captcha": una di quelle parole
fortemente distorte usate spesso dai siti per verificare che sia un
essere umano, non un programma automatico, a gestire l'interazione.
So che questo penalizzerà non vedenti e ipovedenti, ma non credo di
avere altra scelta.

Speriamo che basti: il passo successivo sarebbe accettare commenti
soltanto da utenti che si sono registrati, e questo toglierebbe molta
della spontaneità del commento.

Fatemi sapere come vi trovate, o nei commenti oppure scrivendomi al
solito topone@pobox.com.


__Guerre Stellari, scene tagliate: prime immagini dal DVD di Episodio
III__

Ain't It Cool News segnala le prime immagini tratte dalle scene
tagliate di Guerre Stellari Episodio III: Grievous uccide una Jedi di
fronte a Obi-Wan Kenobi; Obi e Anakin tagliano il pavimento con le
spade laser per crearsi una via di fuga; Obi e Anakin finiscono in
una vasca di liquido (secondo i miei libri, è un serbatoio di
carburante o simili); e Yoda arriva su Dagobah:

http://www.aintitcool.com/display.cgi?id=21422

Mancano, per il momento, scene ben più clou, che so che sono state
girate ma mancano dal film: il momento in cui Palpatine spiega ad
Anakin chi è il suo vero padre, per esempio... come, non lo sapete?

Il DVD esce il primo novembre. Nel blog ho pubblicato un solo
fotogramma: gli altri li trovate su Ain't It Cool News.

http://attivissimo.blogspot.com/2005/09/guerre-stellari-scene-
tagliate-prime.html



__Elogio della Pirateria__

Vi segnalo uno dei pochi libri d'informatica in italiano che mi è
capitato di leggere ultimamente: Elogio della Pirateria - dieci
storie di ribellioni creative. E' un testo ben documentato e pieno di
idee provocatorie sulla cosiddetta pirateria disco-cinematografica.
Idee che non sempre mi sono trovato a condividere, ma che mi sono
piaciute abbastanza da scrivere una prefazione, anche perché Carlo
Gubitosa, l'autore, è amico di posta elettronica da una vita.

Un altro motivo per cui segnalo il testo è la licenza con la quale è
distribuito: la Creative Commons "Attribution-NonCommercial-NoDerivs
2.0", consultabile in Rete. E' insomma un libro libero, che può
essere riprodotto e distribuito, con ogni mezzo fisico, meccanico o
elettronico, a condizione che la riproduzione del testo avvenga
integralmente e senza modifiche, ad uso privato e a fini non
commerciali.

Il libro è in vendita nelle librerie a 9 euro o acquistabile online:

http://shop.terre.it/

Il suo codice ISBN è 8889385375; l'editore è Terre di mezzo. Comunque
la pensiate sulla pirateria, vi garantisco che dopo aver letto questo
libro avrete molto su cui riflettere.



__Guerre Stellari su Internet prima che al cinema: colpa degli
addetti ai lavori__

Prima di andare a caccia di streghe fra gli utenti, i signori di
Hollywood farebbero bene a guardarsi in casa. Ricordate il clamore
che fece la distribuzione di Guerre Stellari Episodio III nei
circuiti P2P prima ancora che uscisse al cinema? Be', è colpa di un
addetto ai lavori di una casa di post-produzione. Uno che per il
cinema ci lavora, insomma.

Come riferisce la Associated Press, il 27 settembre scorso sono state
accusate formalmente otto persone. Secondo la ricostruzione
depositata in tribunale a Los Angeles, il ventottenne Albert Valente
ha preso una copia del film dal centro di post-produzione dove
lavorava e dove venivano preparati gli screener (le copie su DVD date
in anteprima ai critici) e l'ha data a un amico. Quest'amico l'ha
data a un suo amico, che poi l'ha passato a tre amici, uno dei quali
ne ha fatto una copia per il cugino, che poi l'ha prestata a Marc
Hoaglin, 36 anni, di Huntington Beach, che è colui che ha messo il
film su Internet il 18 maggio:

http://sfgate.com/cgi-bin/article.cgi?file=/news/archive/2005/09/27/
state/n172247D86.DTL

Valente è accusato di violazione volontaria del diritto d'autore per
aver distribuito la propria copia del film e rischia fino a un anno
di carcere, come gli altri componenti dell'informale catena di
distribuzione. Hoaglin è accusato di aver pubblicato il film su
Internet e rischia fino a tre anni di galera.

Episodio III ha raccolto incassi per 380 milioni di dollari soltanto
negli USA, secondo l'Internet Movie Database. Una cifra spettacolare
che rende poco plausibili le pretese perdite dovute alla pirateria
cinematografica.

Fra l'altro, Dan Glickman, capo della MPAA, dice che i responsabili
sono stati identificati grazie a segni univoci nascosti nelle varie
copie d'anteprima del film destinate ai critici.

Mi sa che non hanno ancora capito, là a Hollywood, che chi guarda un
film scaricato da Internet non sarebbe mai andato al cinema a pagare
il biglietto, né tanto meno l'avrebbe comperato o noleggiato in DVD;
quindi non è un cliente perduto.

L'altra cosa che andrebbe forse capita è che i critici, invece di
starsene comodi a casa a vedersi i film in DVD in anteprima,
farebbero bene a prendere il loro augusto sedere e ficcarlo nella
poltrona di un cinema, come tutte le persone normali. Così non solo
si chiuderebbe la falla degli screener, ma i critici potrebbero anche
avere la reazione autentica del pubblico in sala.

Andare alla prima assoluta di Episodio III, gremita di fan sfegatati
(in costume!!), e vederli uscire in imbarazzato silenzio a fine film
è molto più illuminante di qualsiasi recensione scritta nello
splendido isolamento di una redazione. Ve lo garantisco per esperienza.


Ciao da Paolo.
-.-.-.-.-.-.-.-.-.-.-.-.-.-.-.-.-.-.-.-.-.-.-.-.-.-.-
(C) 2005 by Paolo Attivissimo (www.attivissimo.net).



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