admin
Webmaster
    

Regione: Italy
Prov.: Pisa
Città: Capannoli
24850 Messaggi |
Inserito il - 02/09/2005 : 11:09:34
|
SALUTO AD AMBROGIO FOGAR
dalla Newsletter motivazionale a cura di HRD e Roberto Re
IL NOSTRO SALUTO AD AMBROGIO FOGAR
Mercoledì 24 agosto ci ha lasciato un grande amico, Ambrogio Fogar, più volte ospite d’onore agli appuntamenti di HRD Academy. Questo è il nostro modo di rivolgere a lui un ultimo saluto. Chi non ricorda Johnatan Dimensione Avventura? La trasmissione che ha affascinato e fatto sognare alcune generazioni di telespettatori negli anni ’80. Alcuni trentenni forse ricorderanno di aver giocato all’esploratore, immedesimandosi in lui, Ambrogio Fogar, un uomo che ha fatto delle imprese straordinarie la propria mission. Probabilmente molti al posto suo si sarebbero fermati dopo il primo grave incidente con il paracadute o dopo il naufragio che costò la vita al proprio compagno di viaggio, ma lui no. Paradossalmente la sua passione per la vita lo spinse ad affrontare sfide sempre più al limite della sopravvivenza. Una passione che venne messa a dura prova quando nel 1992, durante il raid Parigi-Mosca-Pechino la macchina su cui viaggiava si capovolse e Ambrogio Fogar si ritrovò con la seconda vertebra cervicale spezzata e il midollo spinale tranciato. Da allora ha vissuto per anni su una sedia a rotelle ed attaccato ad un! a macchina. In un’intervista al Corriere della Sera disse:"All'inizio ho pensato molte volte di morire, ho pregato le mie sorelle di portarmi in Olanda per farla finita. È difficile accettarsi quando non sei più quello di prima: ogni impulso è una frustata, ogni desiderio una ferita, nelle mie condizioni devi chiedere aiuto anche per grattarti il naso". Ma una notte in cui non riusciva a prendere sonno ed osservava il soffitto, ripensando ad alcuni bei momenti della propria gioventù, Fogar fece una scoperta importante: stava sorridendo. Allora capì che se avesse voluto avrebbe potuto tornare a sorridere e provare di nuovo belle emozioni. Negli ultimi anni Ambrogio Fogar non ha mai perso la sua passione per la vita e soprattutto la speranza. In questi giorni si stava preparando per affrontare la sua ennesima avventura, un viaggio in Cina dove si sarebbe sottoposto ad un trapianto di cellule ! staminali. “Non mollo.- diceva - Spero un giorno di tornare a camminare con le mie gambe, non accetto che si arrenda chi ha la vita in pausa e non voglio credere di morire così, immobile”. Nulla avrebbe potuto fermare il suo spirito indomito, tranne la morte che l’ha colto poco prima dell’inizio di questa sua ultima avventura.
A noi oggi piace ricordare quelle da lui compiute durante questi anni vissuti intensamente.
per proseguire la lettura dell'articolo: http://www.hrdonline.it/inner.jsp?section=ambrogiofogar
|
|